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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2012
 
   
  BIOTECNOLOGIE: ASSOSEMENTI, RILANCIARE LA RICERCA E LA PRODUZIONE AGRICOLA

 
   
  Nel 2050 l´agricoltura mondiale dovrà sfamare in modo sostenibile 9 miliardi di persone e, secondo la Fao, per raggiungere quest´obiettivo sarà necessario aumentare del 70% le produzioni agricole e ciò dovrà realizzarsi con un grande sforzo in ricerca ed innovazione. “Dinanzi a questa sfida, lo sviluppo e l’introduzione di soluzioni innovative costituiscono gli elementi irrinunciabili per l’agricoltura di oggi e del futuro” – lo afferma il Presidente della Sezione Colture industriali di Assosementi, Giuseppe Carli – che commenta con soddisfazione la posizione espressa dal Ministro dell’ambiente, Corrado Clini, sul riconoscimento del valore e potenzialità dell’ingegneria genetica nel comparto agricolo. “L’industria sementiera - prosegue Carli – vede da sempre come prioritaria la necessità di sostenere ed incentivare la ricerca e la sperimentazione, tanto pubblica che privata, anche nel settore delle biotecnologie. Attraverso l’innovazione è possibile infatti accrescere la produttività e mettere a disposizione degli agricoltori varietà sempre più performanti in termini quantitativi e qualitativi, ed in maniera sostenibile per l’ambiente. Contribuire al contrasto ai cambiamenti climatici, alla tutela della biodiversità ed alla riduzione dell’impronta ambientale è un imperativo per il nostro settore come per l’intera agricoltura che, oltre che essere alla base dell’alimentazione, è anche attore sempre più importante nel settore delle bioenergie e dei biomateriali. Atteggiamenti di chiusura tout court – prosegue Carli – debbono essere superati per lasciare spazio ad una riflessione ed un dibattito basato sull’analisi di evidenze scientifiche ed economiche sulle applicazioni e le prospettive che le biotecnologie potrebbero portare alle produzioni agricole del nostro Paese, permettendo anche finalmente una corretta informazione dei cittadini in proposito”. “Seguiremo con attenzione i lavori dell’Unione europea auspicando che la discussione sulla coltivazione di piante Ogm possa procedere nella direzione di apertura tracciata dal nostro Ministro dell’Ambiente, nel pieno rispetto ovviamente della libertà di scelta di produttori e consumatori nei confronti dei prodotti geneticamente migliorati. Aggiungo – conclude Carli – che il nostro Paese ha già avuto modo di avvalersi in passato, di alcune applicazioni ogm e che ora sia quanto mai urgente, in considerazione dei tempi richiesti dalla ricerca per la messa a punto di nuove varietà, dare piena e rapida attuazione alle dichiarazioni del Ministro”.  
   
 

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