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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2012
 
   
  AMMINISTRATIVE IN SICILIA: SU GURS CIRCOLARE SULLA NUOVA LEGGE ELETTORALE

 
   
  Palermo, 19 marzo 2012 - Sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 16 maggio eŽ stata pubblicata, a firma dellŽassessore per le Autonomi locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, la circolare esplicativa della legge 6/2011, in materia di elezioni comunali. Alle prossime consultazioni amministrative, giaŽ fissate per il 6 e 7 maggio (ballottaggio il 20 e 21), infatti, si voteraŽ, per la prima volta, con il nuovo sistema elettorale. La circolare era attesa da molti enti locali, visto che saranno 149 le amministrazioni comunali coinvolte nella consultazione. La nuova legge modifica in parte il sistema precedente, introducendo la sostanziale novitaŽ che il voto espresso dallŽelettore per la lista dei candidati al consiglio comunale non si estende al candidato sindaco cui la stessa eŽ collegata e viceversa (cosiddetto effetto trascinamento). Questo comporteraŽ che lŽelettore deve manifestare espressamente il proprio voto, sia per il candidato consigliere, sia per il candidato a sindaco. Resta inalterata il cosiddetto "voto disgiunto", ovvero la possibilitaŽ di esprimere la preferenza per un candidato sindaco e per una lista ad esso non collegata. La nuova legge prevede, inoltre, lŽobbligo della rappresentanza minima di genere, sia nella composizione delle liste (almeno un quarto dei candidati deve essere di sesso diverso), sia in quella delle giunte (almeno un assessore appartenente a un genere diverso). In tema di composizione delle giunte, previsto lŽobbligo di almeno 4 componenti nei comuni superiori a 10mila abitanti. Inoltre viene sancita lŽincompatibilitaŽ a far parte della giunta per i congiunti piuŽ stretti di sindaco (o presidente della Provincia), assessori e consiglieri. Rispetto al passato, eŽ ammessa la possibilitaŽ per i consiglieri di essere nominati assessori (fino al massimo del 50 per cento dei componenti la giunta). Cambia anche la percentuale per lŽapprovazione della mozione di sfiducia del sindaco o del presidente: dal 65 per cento si passa ai 2/3 dei componenti. Viene introdotto, inoltre, lŽistituto della revoca del presidente del consiglio, le cui modalitaŽ di presentazione e approvazione (almeno i 2/3 dei componenti) sono rimesse ai singoli statuti comunali o provinciali. La legge chiarisce, inoltre, che i voti raccolti dalle liste che non abbiano superato la soglia di sbarramento del 5 per cento non sono computabili per lŽattribuzione del premio di maggioranza.In tema di circoscrizioni di decentramento, lŽelezione del presidente eŽ diretta. Viene introdotta, infine, la fascia dei comuni tra 10 e 15mila abitanti, prevedendo una sorta di sistema misto. CosiŽ come nei comuni con popolazione inferiore, non eŽ previsto il turno di ballottaggio. LŽelezione dei consiglieri, invece, avviene con il metodo proporzionale DŽhondt (come nei comuni piuŽ grandi) e cosiŽ anche lŽattribuzione del premio di maggioranza del 60 per cento, la possibilitaŽ del collegamento del sindaco a piuŽ liste e la soglia di sbarramento del 5% per lŽassegnazione dei seggi.  
   
 

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