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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2012
 
   
  ROMA CAPITALE: VIA LIBERA DELLA GIUNTA ALLA MANOVRA DI BILANCIO 2012 RIGORE, EQUITÀ, SVILUPPO E MODERNIZZAZIONE PER USCIRE DALLA CRISI

 
   
   Roma, 19 marzo 2012 - La Giunta di Roma Capitale presieduta dal sindaco, Gianni Alemanno, ha approvato, il 16 marzo su proposta dell’assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Carmine Lamanda, la manovra di bilancio 2012 e le relative deliberazioni propedeutiche che delineano, tra l’altro, il percorso di riorganizzazione del Gruppo Roma Capitale. I numeri della manovra di parte corrente: le maggiori esigenze da coprire - Le ultime manovre varate dal Governo hanno determinato pesanti effetti sul bilancio di Roma Capitale. Complessivamente è emersa la necessità di reperire 730 milioni di euro per compensare sia i minori trasferimenti da parte dello Stato e della Regione per un importo complessivo di 478 milioni di euro sia la correzione degli utili per l’anticipo di dividendi già affluiti nello scorso esercizio dalle società partecipate (30 milioni di euro). Incidono negativamente anche le minori valorizzazioni delle contravvenzioni (70 milioni), maggiori spese per oneri finanziari per opere pubbliche (37,3 milioni), minori entrate di varia natura (14,7 milioni) e ulteriori maggiori esigenze della spesa corrente (107 milioni). Tra queste ultime sono compresi 7 milioni per le agevolazioni Tia, 27 milioni di risorse compensative al sociale, 15 milioni per il sostegno dell’occupazione e l’imprenditorialità giovanile, 10 milioni per la manutenzione del verde. Il meccanismo di copertura: determinazione dell’aliquota Imu e nessun incremento addizionale Irpef - Considerato che l’Imu ad aliquota base determina maggiori introiti e minori trasferimenti solo a vantaggio dello Stato, le maggiori esigenze sopra indicate sono state affrontate nel modo seguente. L’aliquota Imu è stata fissata al 5 per mille per quanto riguarda le prime case e al 10,6 per mille sulle seconde case e gli altri tipi di fabbricati; complessivamente il gettito dell’addizionale Imu per Roma Capitale sarà pari a 656 milioni di euro. Si è privilegiato l’Imu come leva del riequilibrio dei conti proprio per i contenuti di maggiore equità connessi con il carattere patrimoniale dell’imposta, evitando ogni ulteriore aumento dell’addizionale comunale Irpef. Hanno concorso all’equilibrio di bilancio altre risorse e, in particolare, i tagli ai contratti di servizio ed ad altre spese (39,2 milioni di euro), i risparmi fiscali derivanti dalla costituzione della holding (20 milioni di euro) e ulteriori maggiori entrate per 14,7 milioni di euro. Gli obiettivi del bilancio 2012: rigore, equità, sviluppo e modernizzazione - In questo scenario il bilancio 2012 persegue una molteplicità di obiettivi: assicurare meccanismi di equità fiscale a favore delle categorie più deboli (famiglie, disoccupati, pensionati ecc.); garantire l’attuale livello di agevolazioni previste senza ulteriori incrementi tariffari (asili nido e Tia); avviare il processo di riorganizzazione del Gruppo Roma anche alla luce degli indirizzi normativi sui servizi pubblici locali. Priorità viene attribuita agli interventi per la riduzione della spesa attraverso il potenziamento della Centrale Unica per gli acquisti, il taglio della spesa dei Dipartimenti (con esclusione delle spese per il sociale) e la riduzione dei cosiddetti “costi della politica” (ulteriori interventi sulle auto blu, il freno alle missioni di servizio). Queste iniziative di contenimento vengono estese alle Partecipate su cui si interviene anche con limiti più stringenti ai compensi dei dirigenti e degli amministratori. Equità: quoziente familiare, blocco delle tariffe e conferma della spesa sociale - Vengono mantenute le agevolazioni per le famiglie e le categorie deboli, viene disposto il blocco degli incrementi tariffari, introdotto il Quoziente Roma nella tariffa comunale dei rifiuti modificando l’Isee in chiave di quoziente familiare e portando le agevolazioni a 27 milioni. Rafforzati, anche attraverso la costituzione di una task force, gli strumenti di lotta all’evasione fiscale i cui proventi verranno destinati all’abbattimento dell’Imu e ad interventi per il sociale e l’occupazione. La spesa sociale non è stata ridotta, anzi è stata incrementata nel bilancio previsionale dai 202,5 milioni del 2011 a 211,4 milioni del 2012. Tuttavia, per giungere ai livelli finali del 2011 (la spesa sociale nel bilancio di assestamento era stata di 231 milioni di euro) è necessario un recupero di 18 milioni di mancati trasferimenti della Regione Lazio (a causa dei tagli operati dal Governo) che saranno individuati nell’assestamento di bilancio regionale e comunale. Sviluppo: interventi per l’occupazione - Viene prevista la costituzione di un Fondo Giovani per favorirne l’auto-imprenditorialità e l’auto-impiego (5 milioni di euro) e la costituzione di un Fondo di sostegno per l’occupazione (10 milioni di euro). Modernizzazione: creazione della Holding Gruppo Roma Capitale - La costituzione di una Holding in cui confluiranno tutte le società partecipate da Roma Capitale, esclusa Acea che è una società quotata in Borsa, produrrà vantaggi industriali rafforzando il controllo sulla gestione delle società e realizzando economie di costi e importanti sinergie. Ad essa sono associati rilevanti vantaggi sotto il profilo fiscale derivanti dal consolidamento e dalla gestione dell’Iva di gruppo per un importo quantificabile in circa 20 milioni di euro. Rispetto ai profili di governance si è innovato inserendo per le nomine degli organi di amministrazione e controllo il rispetto del principio dell’equilibrio di genere. Nella holding è inoltre prevista la presenza di un Comitato Consultivo composto da cinque membri designati da Roma Capitale, quattro dei quali indicati dalle rappresentanze sindacali. Un membro del Consiglio di Amministrazione sarà eletto dai lavoratori delle società controllate e un membro del collegio sindacale sarà indicato dal Comitato Consultivo. Cessione del 21% di Acea - Dall’operazione Acea che ottempera a precise indicazioni normative sono stimati incassi pari a 200 milioni di euro. L’operazione che sarà sottoposta al vaglio dell’assemblea capitolina aumenta lo spazio per investimenti sia rispetto ai vincoli del patto di stabilità sia rispetto alle esigenze di liquidità e sarà conforme ai seguenti principi: - prevedere strumenti di Governance e altre disposizioni finalizzate a garantire un adeguato livello di controllo di Roma Capitale sulla società; - privilegiare il trasferimento di quote a partner strategici (investitori istituzionali di natura pubblica), impedendo inoltre la cessione di quote a chi è già in possesso di più del 2% del capitale della società; - realizzare l’operazione in modo coerente con i risultati del referendum sul settore idrico. Un Piano di Investimenti di oltre 3 miliardi, pagamenti possibili per 350 milioni, metropolitane escluse - Il finanziamento degli investimenti fa riferimento a risorse pubbliche per 1,3 miliardi circa mentre gli interventi restanti dovranno essere realizzati con il concorso del capitale privato. La destinazione privilegiata dei fondi resterà ovviamente il settore del trasporto pubblico (metropolitane) con circa 750 milioni di risorse comunali investite. Seguono in ordine di impegno gli interventi sul territorio e l’ambiente (269 milioni), la viabilità e mobilità (188 milioni) nonché gli interventi sul patrimonio comunale (61 milioni). Patto di Stabilità - Il Patto di stabilità per Roma Capitale, tutt’ora in fase di negoziazione con il Governo e la Regione Lazio, ha l’obiettivo finale di pagare almeno 350 milioni per gli investimenti oltre quelli delle metropolitane. Sono immediatamente disponibili ulteriori 45 milioni per nuovi interventi di manutenzione di strade e scuole. Municipi: + 7 milioni di euro per la spesa corrente, + 13 milioni per opere pubbliche - Le risorse di parte corrente per i Municipi vengono complessivamente incrementate di 7 milioni di euro rispetto all’importo definitivo del 2011, tenendo conto anche delle risorse necessarie per la refezione scolastica in appalto, collocate presso i capitoli di bilancio della Centrale Unica per gli Acquisti. Tra le risorse per gli investimenti, sono previsti anche 13 milioni di euro in più ai municipi per opere pubbliche.  
   
 

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