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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2012
 
   
  CRESCONO I PENTITI DEL RITOCCO: UN PAZIENTE SU 5 TORNA SOTTO I FERRI DEL CHIRURGO PLASTICO. L’ULTIMA DELLA LISTA L’ATTRICE FRANCESE EMANUELLE BÉART

 
   
  Anche Emanuelle Béart ci è cascata. A 48 anni la bellissima attrice francese ha confessato ad un noto quotidiano di aver ceduto al “ritocchino estetico” in gioventù, salvo poi pentirsene con gli anni: le labbra morbide e carnose, che hanno reso l’attrice famosa per il suo viso imbronciato, pare non siano affatto un regalo di madre natura ma piuttosto il risultato delle mani esperte di un chirurgo plastico. Una scelta che però ora viene rinnegata dalla Béart. Passando dalle celebrità ai comuni mortali, comunque, l’esercito dei pentiti del ritocco sembra essersi infoltito negli ultimi anni: secondo gli ultimi dati emersi dal "Rapporto Pit Salute del Tribunale per i diritti del malato", infatti, un paziente su cinque tornerebbe sotto i ferri del chirurgo estetico dopo un intervento di chirurgia plastica. La causa? Spesso l’insoddisfazione del risultato, diretta conseguenza del fatto di essersi rivolti a centri poco adeguati, magari per pagare meno l’intervento. Gli interventi con esiti non soddisfacenti sarebbero secondo la ricerca in forte aumento: in testa si registra l’intervento mastoplastica additiva (che registra i maggiori casi di errore), con il 30% di segnalazioni; seguono la riduzione del seno (15%), interventi sui capillari (12%), rinoplastica (12%), blefaroplastica (9%), chirurgia plastica alle orecchie (6%). A giocare un ruolo importante sono anche fattori psicologici, proprio come nel caso di Emanuelle Béart che ha dichiarato alla stampa di essere ricorsa al ritocco estetico in gioventù, spinta dal desiderio di migliorare il proprio aspetto fisico, senza aver valutato forse attentamente le conseguenze. Il dottor Alfredo Borriello, Dirigente dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Pellegrini di Napoli, ricorda che le conseguenze di un intervento di chirurgia estetica sono spesso definitive e può succedere che il risultato raggiunto non corrisponda al quello tanto desiderato. “La consapevolezza delle proprie scelte, delle inevitabili conseguenze e soprattutto la valutazione delle strutture sanitarie e del personale medico devono essere i criteri fondamentali da considerare in questi casi“, spiega il chirurgo plastico. Da qui il consiglio di ponderare con attenzione il rapporto effetti/benefici, anche a distanza nel tempo: “Negli ultimi anni ho ricevuto moltissime richieste soprattutto da parte di donne molto giovani, insicure del proprio aspetto forse anche a causa dell’età e poco consapevoli delle proprie scelte - osserva il dottor Borriello – Con il passare del tempo, poi capita che queste donne recuperino sicurezza e consapevolezza di sé e che non si riconoscano più nel loro “nuovo” aspetto. Non sono mancati infatti casi di pazienti che, una volta raggiunta un’età più matura, hanno espresso il loro pentimento, chiedendomi di recuperare un aspetto naturale e meno conforme a canoni estetici spesso stereotipati”. Accettare i propri difetti fisici e i segni lasciati dal tempo che scorre o intraprendere una dura battaglia alla conquista della perfezione? Ad ognuno la sua risposta, anche se la parola d’ordine dev’essere per tutti una sola: consapevolezza. Delle proprie scelte, per evitare il rischio di guardarsi un giorno allo specchio e di chiedersi di chi sia l’immagine riflessa. Dr. Alfredo Borriello, Medico Chirurgo, Specialista in chirurgia plastica ricostruttiva – estetica, Dirigente Responsabile Unità Operativa Chirurgia Plastica Ospedale Pellegrini Asl 1 - Napoli Studio di Napoli: Via San Pasquale, 55 – 80100 Napoli - Via F. Persico, 62 – 80141 Napoli - Tel. E Fax. 081/7808051 Studio di Roma: Via M. Dionigi, 29 – 00100 Roma - Cell. 337 949491 - e-mail: alfredo.Borriello@tin.it  
   
 

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