Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2012
 
   
  MORNINGSTAR PRESENTA MARKOWITZ 2.0 E LE NUOVE FRONTIERE DELL’ASSET ALLOCATION

 
   
  Milano, 21 Marzo 2012 – Morningstar Italy, societa’ del gruppo Morningstar Inc ha promosso ieri a Milano il convegno “Markowitz 2.0. Asset allocation nel Xxi secolo”, in partnership con Eurizon Capital Sgr e il Cfa Institute. Nel corso dell’evento, esperti di fama internazionale hanno dibattuto di nuove frontiere efficienti, misure di rischio alternative, soluzioni di investimento a prova di shock di mercato. La Modern Portfolio Theory, elaborata dal Premio Nobel Harry Markowitz nel 1952, che per decenni è stata alla base delle strategie dei gestori a livello mondiale, è sfidata da crisi sistemiche, aumento delle correlazioni e volatilita’. I recenti accadimenti hanno generato scetticismo intorno alle teorie tradizionali e aperto la strada a nuovi modelli. Paul D. Kaplan, direttore della ricerca quantitativa di Morningstar Europe e autore di “Frontiers of Modern asset allocation”, ha presentato il nuovo approccio, da lui battezzato “Markowitz 2.0”. Nel modello tradizionale, è possibile costruire portafogli efficienti assegnando un peso a ciascuna asset class (azioni, obbligazioni, ecc.) ottimizzando il rapporto rischio-rendimento rispetto a tre variabili: il rendimento atteso, il rischio e le correlazioni. I limiti di questa teoria sono emersi con tutta evidenza nell’ultimo decennio, che ha mostrato come la probabilita’ di rendimenti fortemente negativi sia stata superiore rispetto a quanto stimato dalle distribuzioni probabilistiche normalmente utilizzate evidenziando quindi il fenomeno delle cosiddette “code spesse”. Kaplan ha proposto un nuovo approccio che tiene conto di questi aspetti e pone l’accento sul rischio, in particolare in caso di eventi estremi. L’investitore, infatti, è molto più sensibile a questo fattore quando lo percepisce come perdita di ricchezza. Tra gli altri relatori, Giorgio Di Giorgio, professore di Macroeconomia ed Economia Monetaria presso l’Universita Luiss “Guido Carli” di Roma e consigliere indipendente di Eurizon Capital Sgr, ha presentato i temi macro e di mercato per il 2012, partendo da quello che il 2011 ha insegnato agli investitori. Per Di Giorgio, nei prossimi mesi i mercati si guarderanno da eventuali colpi di coda della crisi dell’euro, ma soprattutto cercheranno di capire se la politica monetaria accomodante promossa dalla Bce avra’ successo nel fare ripartire la crescita economica, soprattutto del sud Europa. Il 2011 lascia in eredita’ un accresciuto peso delle banche centrali nel sistema economico-finanziario e un loro maggior coinvolgimento nella vigilanza e nella regolamentazione. Al convegno,che ha permesso di maturare 2,5 ore di crediti formativi Cfa, sono intervenuti anche Hal Ratner, direttore degli investimenti di Morningstar Investment Consulting Europe, e Dario Castagna, Cfa, senior portfolio analyst di Morningstar Investment Management.  
   
 

<<BACK