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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2012
 
   
  ASP-PRESENTATO A POTENZA IL VOLUME "IL FILO DELL´AQUILONE"

 
   
  Potenza, 21 marzo 2012 - “Non è un romanzo: è una raccolta di testimonianze, da leggere in piccole dosi!” Questa la premessa fatta da Nicola Serini, Presidente della Fondazione Marina Sinigaglia nel corso della presentazione, nella Sala “A” del Consiglio Regionale di Basilicata, del volume “Il Filo Dell’aquilone” . Il libro contiene,infatti, gli elaborati sui Disturbi del Comportamento Alimentare presentati dagli studenti dell´ultimo anno degli Istituti Secondari Superiori, che hanno partecipato al concorso nazionale per l´assegnazione della Borsa di studio Marina Sinigaglia 2011. Tante le riflessioni, le suggestioni e gli stimoli suI problemi e sui disagi legati ai Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso contenuti nel volume, edito dalla Fondazione Marina Sinigaglia. Protagonisti, gli studenti (un centinaio circa) provenienti da otto regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Umbria, Lazio, Calabria, Puglia e Basilicata), che costituiscono sicuramente un campione rappresentativo della realtà italiana. “Dietro ogni proposta di questi ragazzi c’è una storia, una vita, una persona che è degna e bisognosa della nostra attenzione e del nostro amore- ha sottolineato Nicola Serini- Insieme a noi hanno operato istituzioni e volontari, che ci hanno aiutato e sostenuto con il loro impegno concreto”. Il volume è il frutto delle sinergie raggiunte, all’interno di un progetto unico, tra Fondazione "Marina Sinigaglia", Asp, Fondazione Stella Maris Mediterraneo, Commissione Regionale per le Pari Opportunità della Basilicata, e mondo della scuola. “Abbiamo dato subito la nostra adesione al progetto, consapevoli che il fenomeno colpisce soprattutto il mondo femminile- ha sottolineato Antonietta Botta, Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità- Le donne sono vittime di una immagine incentrata sul loro corpo e non sulle loro capacità e professionalità. Oggi abbiamo una struttura, come il Centro regionale "G. Gioia" di Chiaromonte, che può diventare il punto di riferimento di tutto il Mezzogiorno per combattere i Disturbi del Comportamento Alimentare”. In pochi anni il Centro di Chiaromonte ha fatto passi da gigante, occupando spazi vuoti e dando risposte qualificate in un settore sconosciuto “Nel 2005 non avrei mai immaginato di partecipare a una giornata come questa- ha confessato Mario Marra, Direttore Generale Asp- Il Centro di Chiaromonte nasce dalla fusione di ragione e passione. All’epoca, infatti, avevamo l’esigenza di dare risposte a una giovane, costretta a lunghi e costosi viaggi in Svizzera per risolvere i problemi di anoressia Avevamo anche l’esigenza di dare una nuova destinazione ad un’ala in disuso dell’ospedale di Chiaromonte”. Ragione e passione utilizzate anche nella ricerca degli operatori della struttura, in possesso di forti motivazioni e grande cap0acità relazionale. L’iniziativa ha consentito di esplorare il mondo dei Disturbi del Comportamento Alimentare e di illustrare progetti, strategie e modello organizzativo del Centro di Chiaromonte. “Ci troviamo di fronte a un fenomeno dilagante, a una vera epidemia sociale, che interessa persone, dai 10 ai 50 anni, non solo del mondo femminile ma, anche se in misura inferiore, anche di quello maschile- ha sottolineato Rosa Trabace, Responsabile Centro per i Dca “G. Gioia” Chiaromonte- I nostri non sono interventi parcellizzati, ma multidisciplinari e integrati con professionisti che parlano lo stesso linguaggio”  
   
 

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