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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2012
 
   
  MASSIMILIANO DONATO DEL CENTRO TEATRALE UMBRO IN L´ARCHIVIO DELLE ANIME. AMLETO. CHIUDE CONTRAPPUNTI 2_UNIVERSI DIVERSI. E A PARTIRE DA METÀ APRILE: IL FESTIVAL “RELAZIONE URBANA”.

 
   
  Padova, 22 marzo 2012 – Venerdì 23 marzo alle 21 presso il Teatro delle Maddalene di Padova (via san Giovanni da Verdara, 40) in scena “L´archivio delle anime. Amleto”, di e con Massimiliano Donato, attore e regista nonché fondatore, assieme a Naira Gonzalez, del Centro teatrale umbro. La serata chiude Contrappunti 2_Universi Diversi, seconda parte della rassegna che proseguirà con il festival “Relazione Urbana”, dal 15 aprile all´11 maggio in diversi luoghi della città. Promossa e organizzata da Tam Teatromusica, Contrappunti è in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la Regione del Veneto e di Arteven, e vede il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali. Lo spettacolo racconta del momento in cui la tragedia si sta per compiere, quando Amleto dedica al pubblico la propria morte. Di lì a poco il suo corpo verrà portato sul palco e i cannoni annunceranno al cielo che un nobile uomo è caduto. Ma quando della morte rimane solo il silenzio e l’odore, quando i personaggi hanno compiuto il loro tragico destino, quando il pubblico ha consumato il suo pasto e sazio ha lasciato il teatro per rientrare nella sua quotidianità lasciandosi alle spalle l´artificiosa morte, chi si occupa di seppellire i sogni perché il giorno dopo rifioriscano? È davanti ad una platea vuota che prende forma la figura della riscrittura scenica di Massimiliano Donato: qui il protagonista non è Amleto, bensì il becchino. Una figura dal trucco marcato, pallido di cipria, l´ombretto che marca le occhiaie, con una barba finta di vecchio in un cappotto nero… A lui il compito di cancellare le tracce della tragedia, di raccogliere i feticci dei personaggi, di seppellire i loro desideri, i loro pensieri, i loro sogni, di cancellare i segni del loro passare perché la sera dopo li lascino come se non avessero mai percorso quella strada. Sfortunatamente per il becchino, però, non può esserci teatro senza pubblico, dunque per quanto abbia deciso di conoscersi nel silenzio e nella solitudine di un teatro vuoto, di servire un cimitero che accoglie e custodisce enigmi, celebrerà lui l’Amleto. Lui da solo, animerà i personaggi, come burattini nelle mani di un demiurgo compassionevole e ironico, ricordandone le battute. Celebrerà lui questo dramma - intessuto di domande e di dubbi, di risposte contraddittorie e di lacune - che ha un´unica certezza: la morte. Quella dei personaggi ma forse anche quella degli uomini condannati a rivivere sempre uguale il proprio destino. Www.tamteatromusica.it  
   
 

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