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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2012
 
   
  MADE IN ITALY SOSTENIBILE: STORIE DI SUCCESSO IN UN INCONTRO ORGANIZZATO DA VIU

 
   
  Venezia, 22 marzo 2012 - L’adozione di strategie green contraddistingue le aziende con una posizione di leadership competitiva, afferenti a gruppi e strutturate dal punto di vista della gestione dell’innovazione e delle strategie di marca. È questo uno dei principali dati che emerge dall’indagine “Sostenibilità ambientale e made in Italy” realizzata dall’Osservatorio Tedis di Venice International University, e presentata il 20 marzo in occasione del simposio “Made in Italy sostenibile: storie di successo”. L’evento, organizzato dalla Viu nella propria sede sull’isola di San Servolo a Venezia, ha rappresentato un importante momento di confronto sullo stato dell’arte dell’imprenditoria italiana in relazione ai temi della green economy e della sostenibilità, grazie alla presentazione di alcuni case study di eccellenze imprenditoriali in tema di sostenibilità (Acqua Minerale San Benedetto, Gruppo San Marco, Riello Group, Lefay Resorts, Latteria Montello). Il professore Stefano Micelli ha aperto i lavori ribadendo “l’impegno di Venice International University sui temi della green economy, in particolar modo sui percorsi di innovazione delle imprese del Made in Italy in materia ambientale”. Il professor Micelli ha inoltre presentato il portale “www.Atlantegreen.it”, piattaforma dedicata al Green Made in Italy promossa da Venice International University, con il supporto del Ministero dell’Ambiente, che ha visto il suo debutto on-line nei giorni scorsi negli spazi della Triennale di Milano alla presenza del Ministro Corrado Clini e di una ventina di grandi e medie aziende italiane. Il portale è stato realizzato dal Gruppo Rem con la collaborazione di Enzo Argante. La professoressa Eleonora di Maria, responsabile dello studio per la Venice International University, ha quindi preso la parola per illustrare i dati emersi dalla ricerca “Sostenibilità ambientale e Made in Italy”. In media il 44,5% delle imprese italiane con un fatturato superiore al milione di euro ha adottato strategie green. Tale dato risulta essere influenzato dalle dimensioni aziendali: il 75% nelle imprese grandi (oltre 50 mln di fatturato) ed il 66,7% nelle medie (tra 10 e 50 mln) adotta strategie green, contro il 40,5% nelle piccole (2-10 mln) e il 38% nelle micro imprese (fatturato 1-2 mln). Le piccole imprese risultano comunque molto dinamiche sul fronte green. L’indagine ha interessato un campione di circa 500 imprese italiane, con un fatturato superiore a 1 milione di euro, specializzate nei tradizionali settori del Made in Italy. Da un’analisi settoriale emerge che le strategie green risultano essere particolarmente diffuse tra le imprese sistema casa (50%) e della meccanica-elettronica-gomma plastica (46,6%); seguono i produttori di altri prodotti manifatturieri (36,4%) e le imprese del sistema moda (35,9%). Quanto alle tipologie di innovazione green presenti, per il il 34% delle imprese si può parlare di eco-innovazione di processo, per il 17,6% di certificazioni ambientali e per il 9,6% di eco-innovazione di prodotto. Pietro Lucchese, presidente di Gruppo Rem, agenzia specializzata in “green consultancy” e new media, ha moderato la tavola rotonda di case study aziendali “che - ha detto Lucchese – rappresentano autentiche eccellenze per l’impegno profuso e per le esperienze maturate nel campo della sostenibilità ambientale”. Vincenzo Tundo, direttore marketing di Acqua Minerale San Benedetto, ha esposto l’esperienza dell’azienda di Scorzé divenuta un punto di riferimento nel suo settore, essendo stata la prima impresa in Italia ad aver sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente per il calcolo dell’impronta di carbonio della propria produzione. Di questo percorso rappresenta un importante traguardo “Easy”, la prima bottiglia di San Benedetto ad anidride carbonica compensata, eletta prodotto dell’anno 2011 nella categoria acque, che utilizza il 30% di plastica rigenerata (R•pet). Alcide Leali, managing director di Lefay Resorts, ha spiegato come questo luxury eco-resort, il cui modello non ha precedenti in Italia, realizzi appieno il principio che il benessere della persona non può prescindere dal benessere ambientale, soprattutto oggi che l’impatto dell’uomo sulla natura e i suoi effetti non possono più essere ignorati. Per questo nella progettazione e nella realizzazione dei suoi Resort, Lefay fa riferimento all’ecosostenibilità, alla bioarchitettura, alle fonti energetiche pulite e rinnovabili: ogni cosa è pensata nel rispetto della bellezza dei luoghi e della natura. Giovanni Marsili, direttore scientifico di Gruppo San Marco, ha sottolineato l’interesse dell’azienda di Marcon per il tema della sostenibilità ambientale e, in particolare, per l’analisi del ciclo di vita del prodotto e la relativa diffusione di modelli sostenibili nel settore della produzione di pitture e vernici edilizie professionali. Sia per Lefay Resorts sia per Gruppo San Marco è stata l’occasione per ricordare l’importanza degli accordi stipulati dalle aziende a fine 2011 con il Ministero dell’Ambiente per definire la contabilizzazione delle emissioni di Co2 prodotte. Con Ettore Riello, presidente e Ceo di Riello Group si è parlato di risparmio energetico dal momento che il gruppo con sede nel veronese ha puntato da tempo sull’utilizzo di energie rinnovabili, focalizzando l’attenzione sui pannelli solari. Oggi l’azienda è all’avanguardia nelle tecnologie dei gruppi termici e dei sistemi di climatizzazione più sofisticati. Silvia Lazzarin, responsabile marketing di Latteria Montello, ha raccontato come sia utilizzata l’energia sostenibile in tutto il sito produttivo di Giavera del Montello (Tv), con l’obiettivo di abbattere del 100% le emissioni di anidride carbonica, evitando così di immettere nell’atmosfera 4.284 tonnellate annue di C02, con tutte le conseguenze positive per la salvaguardia del pianeta.  
   
 

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