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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2012
 
   
  ACQUA. AI MILANESI PIACE QUELLA DEL RUBINETTO, AUMENTA LA SENSIBILITÀ AMBIENTALE PER EVITARE GLI SPRECHI LO RIVELA UNA RICERCA ISPO REALIZZATA PER METROPOLITANA MILANESE

 
   
  Milano, 22 marzo 2012 - Ai milanesi piace l’acqua del Comune e sono sensibili alle tematiche ambientali. Quasi sette su 10 (il 69%) sanno che, per un minore impatto ambientale, bisogna utilizzare l’acqua del rubinetto, ma oltre la metà (il 54%) dei cittadini beve ancora quella in bottiglia. Il 72% è consapevole che bisogna stare attenti a non sprecare l’acqua, per cui è meglio fare la doccia piuttosto che il bagno, il 63% chiude il rubinetto mentre ci si lava i denti. Sono alcuni dei dati più significativi dell’indagine condotta dall’Istituto Ispo per Metropolitana milanese sul tema “L’acqua a Milano: percezione e consumi”, presentata questa mattina a Palazzo Marino. “I cittadini milanesi dimostrano una buona consapevolezza e sensibilità sul tema dell’acqua che ci piace e ci stimola a diffondere sempre più una conoscenza diffusa in materia. Questa Amministrazione intende difendere e consolidare il risultato referendario sulla gestione pubblica dell’acqua, anche adottando una Carta dell’acqua che sancisca il nostro impegno nella difesa di questo bene comune”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani. “Siamo soddisfatti - ha dichiarato il Presidente di Mm Lanfranco Senn - del giudizio positivo e della fiducia che gli utenti del Servizio Idrico ci hanno attribuito. Per poter migliorare ulteriormente il nostro ruolo di gestore, avevamo bisogno di valutare il mutamento degli stili di vita e, quindi, le nuove esigenze dei consumatori. Ora gli utenti, ad esempio, hanno molta più consapevolezza di quanto il tema ambientale incida sul futuro e, di conseguenza, sentono l’esigenza di ridurre i consumi anche dell’acqua. Questa indagine - conclude Senn - ci fornisce delle indicazioni molto importanti. Vorrei solo ricordare che a Milano un metro cubo di acqua (1.000 litri) costa 60 centesimi, la tariffa in assoluto più bassa in Italia e una delle minori in Europa. Nemmeno il prezzo di una tazzina di caffè!”. Mm, che gestisce il Servizio Idrico della città di Milano dal giugno 2003, ha voluto approfondire l’opinione che i cittadini hanno dell’acqua pubblica del proprio Comune e ha chiesto a Renato Mannheimer, Presidente dell’Istituto Ispo di condurre questo studio che ha coinvolto tre differenti target: le famiglie, intervistando un campione composto da 800 individui responsabili della gestione della casa e delle bollette per il proprio nucleo familiare; gli amministratori condominiali, intervistandone 81 sull’intero territorio comunale; le aziende ad elevato consumo d’acqua, realizzando un’indagine che ha coinvolto un campione di 300 attività economiche per le quali l’acqua costituisce un elemento centrale nel processo produttivo. Dallo studio emerge che l’opinione sulla qualità dell’acqua da parte della cittadinanza e di coloro che gestiscono le riunioni condominiali e rappresentano l’anello di congiunzione tra i privati ed il gestore, è decisamente positiva. L’acqua che sgorga dal rubinetto di casa registra da parte di famiglie, aziende ed amministratori il 50% di giudizi molto positivi ed il 30% di abbastanza positivi. Anche le aziende, la maggior parte delle quali non richiede un’acqua con caratteristiche differenti rispetto a quelle attuali, non segnalano particolari criticità per la qualità. Tutti i target coinvolti esprimono una valutazione positiva (voto superiore al 7 in una scala da 1 a 10, come a scuola) su Mm in qualità di gestore del servizio idrico. In particolare, gli amministratori condominiali, che sono particolarmente “vicini” a Metropolitana milanese, ritengono il gestore competente, moderno e caratterizzato da un accettabile livello di burocratizzazione. La soddisfazione espressa da tali professionisti (giudizio pari a 7,2) indica il clima positivo con cui l’azienda mantiene le relazioni con il proprio pubblico. Lo studio è stato l’occasione per comprendere quanto la popolazione desideri intervenire sulle caratteristiche dell’acqua di rubinetto per avvicinarla ancor più al proprio gusto. Inoltre, Mm ha testato presso le aziende alcune proposte di servizi a valore aggiunto attualmente allo studio, che hanno lo scopo di creare una più stretta collaborazione tra le attività presenti sul territorio ad elevato consumo d’acqua e il gestore stesso. A Milano, quindi, in un contesto in cui è nota la qualità dell’acqua e dove il gestore dialoga con il pubblico, il pubblico risponde in modo positivo dimostrando l’esistenza di sensibilità ambientale (l’88% sa che il consumo domestico d’acqua possiede un impatto ambientale e che quella del rubinetto garantisce il minore impatto possibile; l’86% sa che l’acqua non è un bene inesauribile) e consapevolezza nel confronti del consumo idrico. Tale consapevolezza si traduce spesso in comportamenti virtuosi nell’utilizzo dell’acqua per le attività quotidiane (il 63% dichiara di chiudere il rubinetto mentre si lava i denti e, se anche qualcuno “mentisse”, la maggior parte sa che è da farsi) e nell’aumento, in molti casi, dell’attenzione al consumo e al mancato spreco rispetto a quanto si facesse 5 anni fa. Anche tra le aziende, 1 su 4 dichiara di fare oggi più attenzione rispetto ad un lustro fa, e il 15% prevede misure volte al risparmio idrico per il prossimo futuro, oppure le ha già in atto. Si tratta quindi di un contesto, quello milanese, in cui esiste un buon rapporto tra i cittadini e l’acqua.  
   
 

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