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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2012
 
   
  FORMIGONI E I 4 MOTORI IN PRESSING SULL´EUROPA

 
   
  Bruxelles, 22 marzo 2012 - Inizia dal dibattito sui fondi europei di sviluppo la giornata di ieri fitta d´incontri dei Quattro motori d´Europa a Bruxelles. Dopo essersi confrontati a Milano, lo scorso settembre, alla seconda edizione del World Regions Forum promosso dalla Lombardia, le quattro Regioni forti d´Europa hanno deciso di darsi appuntamento nella sede del Parlamento europeo. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni è presente assieme al numero uno di Rhône-alpes Jean-jack Queyranne, alla delegazione della Catalogna e al ministro per l´Europa del Baden-württemberg Peter Friedrich. In agenda una fitta serie di incontri con i presidenti delle varie Commissioni riguardo le varie politiche (e i vari fondi) per il prossimo settennio, dalle infrastrutture alla ricerca e innovazione, dall´agricoltura alla formazione. 1. Lobbying Per I Fondi Strutturali - Alle 9 a place du Luxembourg le Regioni più competitive si sono ritrovate per fare lobbying in vista della ripartizione dei fondi strutturali comunitari da programmare tra il 2014 e 2020. "Esprimiamo preoccupazione - ha detto Formigoni a colloquio con il presidente della Commissione europea per lo sviluppo regionale Danuta Hübner - per l´esclusione delle Regioni più sviluppate dal campo di applicazione del fondo europeo di sviluppo regionale nell´ambito degli investimenti in infrastrutture". La richiesta concreta è quella di un ripensamento: lo sviluppo dei servizi di base ai cittadini nei settori dell´ambiente, dei trasporti e dell´Ict - ha sottolineato - "sono indispensabili per il raggiungimento di obiettivi coerenti con la strategia Ue 2020". 2. Horizon 2020: 15 Per Cento Alle Pmi - La politica industriale europea deve ripartire dal rilancio delle piccole e medie imprese. Lo dice il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ad Amalia Sartori, presidente della Commissione europea per l´Industria, la Ricerca e l´Energia. È Formigoni ad aprire i lavori del secondo incontro dei Motori d´Europa in programma a Bruxelles alle 9.45: "Condividiamo l´obiettivo - dice, assieme alle delegazioni di Rhône-alpes, Baden-württemberg e Catalogna - di destinare il 15 per cento del budget del nuovo programma Horizon 2020 alle Pmi". La Lombardia avanza anche la richiesta "di rafforzare le iniziative in una logica di partenariato pubblico-privato", sollecitando altresì le istituzioni europee a una più alta frequenza di pubblicazione dei bandi e alla drastica riduzione dei tempi di pagamento. Ricerca E Semplificazione - La battaglia della Regione è diretta anche all´aumento delle risorse destinate all´attività di ricerca e, allo stesso tempo, allo sviluppo della mobilità di ricerca, nell´ottica di realizzare uno spazio unico e integrato d´innovazione in Europa. Tutto ciò non può prescindere - spiega Formigoni, riferendosi al programma quadro Horizon 2020, destinato alla ricerca e all´innovazione - da "un´ulteriore semplificazione delle procedure di approvazione in materia di aiuti di Stato soprattutto per le Pmi, riducendo i loro oneri burocratici in tutta la catena ricerca di base-innovazione-industrializzazione". Appalti Pubblici Per Prodotti Innovativi - In questo contesto Formigoni suggerisce che venga garantito il pieno sostegno finanziario alle Pmi innovative "soprattutto nelle fasi più delicate di pre-industrializzazione e commercializzazione, anche grazie a un forte sostegno agli appalti pubblici e agli appalti pre-commerciali per prodotti innovativi". La strada è quella di promuovere i servizi altamente innovativi che non hanno ancora un mercato e si trovano nella fase antecedente a quella della commercializzazione: tutto questo, appunto, per sostenere il penultimo stadio della catena dal laboratorio al mercato senza incorrere nelle prescrizioni in tema di aiuti di Stato. No alla diminuzione della dotazione della Politica agricola comunitaria (Pac), no alla minore produzione di alimenti nell´Unione europea, sì al sostegno delle agricolture produttive, sì alla valorizzazione delle produzioni di qualità della Lombardia come carne, latte e riso. È declinato secondo il linguaggio della concretezza l´intervento al Parlamento europeo del presidente della Regione più agricola d´Italia. 3. La Pac Non Trascuri I Sistemi Intensivi - Al terzo incontro di oggi, programmato a Bruxelles alle 10.30 dai Motori d´Europa, Formigoni è partito da un dato di fatto: "Le risorse della Pac - ha sottolineato a Georg Häusler, capo di gabinetto del commissario europeo all´Agricoltura e Sviluppo rurale - rappresentano la quasi totalità delle risorse pubbliche destinate alle politiche agricole". Cosa fare di questa messe di fondi è da vedere e rivedere. Solidarietà Ma Maggiore Equità - L´allarme di Formigoni è rivolto agli impatti negativi che la proposta sulle prospettive finanziarie 2014-2020 della Pac e la proposta di regolamenti potrebbero avere sui sistemi agricoli specializzati e intensivi. L´argomento è particolarmente sentito. "La solidarietà per i Paesi di nuova entrata nell´Unione europea - ha ammonito il presidente - non può incidere su tutti i fondi comunitari. Il rischio è di trascinare in basso chi oggi produce competitività e lavoro, più che di innalzare chi ne ha più bisogno". Valorizzare Le Produzioni In Vista Di Expo - Altro rischio concreto è quello di "diminuire percettibilmente la capacità di autoproduzione degli alimenti all´interno dell´Unione europea". "Questa possibilità - ha dichiarato Formigoni - va contrastata in tutti i modi". Certamente non con la riduzione del 12,5 per cento della Pac, così come previsto oggi, ma con la valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità che un territorio come la Lombardia è in grado di offrire. Un tema questo che s´intreccia da vicino con quello dell´Expo 2015 per il quale Formigoni, in veste di commissario generale, torna a chiedere da place du Luxembourg la presenza dell´Unione europea con un proprio padiglione. 4. Fondo Sociale Europeo Per Rilanciare L´occupazione - È all´implementazione del Fondo sociale europeo (Fse) in direzione di una maggiore flessibilità che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si è richiamato nel corso del quarto incontro, riservato alle ore 11 ai Quattro motori d´Europa e presieduto dal presidente della Commissione per l´occupazione e gli affari sociali Pervenche Bérès. Il focus è l´utilizzo dell´Fse come leva anticrisi e di rilancio dell´occupazione. Elevare Le Soglie Di Attribuzione - "I nodi da scogliere sono diversi - ha detto Formigoni - a partire dalla definizione preliminare di soglie minime di attribuzione delle risorse al Fondo". Il 52 per cento riservato alle Regioni più sviluppate non trova l´accordo dei Motori d´Europa: "un limite eccessivo - ha commentato Formigoni - che riduce le possibilità d´integrazione, determinando il rischio di sviluppare programmazioni rigide che non possano far fronte ai bisogni emergenti". Le soglie, in sintesi, "dovrebbero avere carattere indicativo e non vincolante poiché occorre tener conto dei fabbisogni territoriali di ciascuna Regione". La Politica Non Si Fa Con La Rigidità - La parola che ritorna frequente negli incontri ufficiali a Bruxelles è flessibilità. È questo l´antidoto a quella rigidità che mette freno alle politiche europee: "L´obbligo di riservare, a livello di Stato membro, il 20 per cento delle risorse dell´Fse all´obiettivo tematico di promuovere l´inclusione sociale e combattere la povertà rischia di vincolare la programmazione in modo del tutto indipendente dai contesti di riferimento". Un esempio, appunto, di come Bruxelles possa lavorare affinché le sue azioni possano essere sempre più incisive. Un secondo esempio? "L´apertura - ha concluso Formigoni parlando con Bérès - agli investimenti riservati alle infrastrutture scolastiche e formative". I Motori d´Europa saranno presenti all´Expo 2015. Lo hanno annunciato oggi al termine della giornata di lavoro organizzata al Parlamento europeo. Il presidente della Regione Lombardia, i presidenti di Rhône-alpes e Catalogna, rispettivamente Jean-jack Queyranne e Artur Ms i Gavarró, e il ministro per l´Europa del Baden-württemberg, Peter Friedrich, hanno incontrato il presidente della Commissione europea per l´industria, la ricerca e l´energia, Amalia Sartori, il capo di gabinetto del commissario europeo all´Agricoltura e Sviluppo rurale, Georg Häusler, il presidente della Commissione per l´occupazione e gli affari sociali, Pervenche Bérès, e alcuni membri della Commissione per la politica regionale guidata da Johannes Hahn. Motori D´europa Protagonisti Nel Mondo - I Motori d´Europa concordano sul fatto che la capacità di creare reti da parte dei grandi governi sub-nazionali "appaia oggi la vera discriminante tra l´immobilità e lo sviluppo". Per questa ragione Formigoni è stato tra i promotori dell´idea di rafforzare il rapporto dei Quattro motori d´Europa - rispettivamente Lombardia, Rhône-alpes, Catalogna e Baden-württemberg - di fronte al Parlamento europeo così come nel resto del mondo. La costruzione di sistemi interregionali maturi passa anche attraverso lo sviluppo delle collaborazioni con i Quattro motori del Mercosur su temi strategici come la tecnologia, i rifiuti e le biomasse. Motori D´europa Protagonisti Di Expo - Il passaggio ulteriore indicato da Formigoni è quello dell´Expo 2015: "Sarà un´occasione di rilancio economico e visibilità - ha sottolineato nel corso degli incontri - su scala globale per tutti i membri dell´Unione europea". Per questo, in occasione dell´incontro avuto sabato scorso a Milano con il presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, il commissario generale Formigoni ha invitato ufficialmente l´Unione europea a partecipare direttamente al progetto Expo con un proprio padiglione. Da Bruxelles Formigoni ha esteso l´invito anche ai Motori d´Europa per una "presenza comune in un padiglione delle Regioni internazionali": invito accettato - ha prontamente detto Queyranne - nel solco già tracciato dalla dichiarazione politica sottoscritta a Barcellona a luglio 2011, finalizzata a incoraggiare progetti e iniziative di collaborazione.  
   
 

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