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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Marzo 2012
 
   
  TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: UN PASSO AVANTI VERSO IL MERCATO UNICO

 
   
  Strasburgo, 22 marzo 2012 - Il mercato unico europeo deve essere rinforzato e il settore finanziario dovrebbe fare la sua parte per aiutare l´Ue a uscire dalla crisi. La tassa sulle transazioni finanziarie andrebbe proprio in questa direzione. Il Commissario europeo per la fiscalità Algirdas Šemeta ha sottolineato il 20 marzo l´importanza d´introdurre questa nuova tassa durante l´incontro della commissione parlamentare agli Affari economici. Ecco i principali elementi della proposta. La crisi finanziaria ha aggravato la situazione economica degli Stati membri: il debito pubblico è aumentato dal 60 all´80% del prodotto interno lordo. Per salvare il settore finanziario, gli Stati membri hanno speso 4600 miliardi di euro. Nonostante ciò, lo stesso settore finanziario beneficia di ogni anno di circa18 miliardi di euro in vantaggi fiscali. La proposta - La Commissione europea ha presentato l´anno scorso una tassa sulle transazioni finanziarie nei 27 Stati membri. Questa tassa sarebbe applicabile su tutte le transazioni tra istituti finanziari, nel caso in cui almeno uno dei due sia basato all´interno dell´Unione europea. L´aliquota sarebbe fissata a 0,1% per ogni transazione di azioni o obbligazioni, e a 0,01% per i contratti derivati. L´obiettivo della proposta è quello di assicurare che il settore finanziario faccia la sua parte per aiutare l´Ue a uscire dalla crisi. La proposta indica inoltre che i cittadini europei hanno fatto dei grandi sacrifici per sostenere il settore finanziario. Al contempo, questa tassa dovrebbe rafforzare il mercato unico europeo. Infatti permetterebbe di ridurre le distorsioni di concorrenza, scoraggerebbe le rischiose attività di speculazione, contribuendo a implementare le misure per evitare le crisi future. La proposta prevede che le entrate di questa tassa siano distribuite tra Unione europea e Stati membri. Una parte delle entrate dovrebbe essere utilizzata come una risorsa propria all´Ue per poter ridurre le contribuzioni nazionali al budget europeo. La commissione dovrebbe votare la proposta il 25 aprile passando in sessione plenaria il 12 giugno.  
   
 

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