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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Marzo 2012
 
   
  SANITÀ, CON ´CREG´ RIVOLUZIONE IN CURA CRONICI PARTE SPERIMENTAZIONE CLINICA DEL MODELLO SU 40.000 PAZIENTI CINQUE ASL COINVOLTE: BERGAMO, COMO, LECCO, MILANO E MILANO 2 FORMIGONI E BRESCIANI: PIÙ CONTINUITÀ E QUALITÀ IN ASSISTENZA

 
   
   Milano, 26 marzo 2012 - Sono già oltre 40.000 (ma potrebbero diventare anche molti di più) i cittadini lombardi affetti da patologie croniche che, insieme a 415 medici di base delle Asl di Bergamo, Como, Lecco, Milano e Milano 2, inizieranno dal mese di aprile la fase di sperimentazione clinica dei Creg (Cronic Related Group), una "innovativa modalità di presa in carico globale di questi pazienti, unica a livello internazionale". Lo ha comunicato Il 24 Marzo il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha tenuto una conferenza stampa insieme all´assessore alla Sanità Luciano Bresciani proprio per fare il punto su quella che si annuncia come una grande e importante novità sul fronte delle cure territoriali. Un modello che, non a caso, ha già attirato l´attenzione di molte regioni italiane ma anche di diverse realtà estere, come ad esempio le autorità sanitarie canadesi. Novità Per Cure Territoriali - "Questa novità - ha spiegato Formigoni - guarda ad una dimensione territoriale in cui sia garantita e promossa la continuità e la qualità delle cure, sia nelle strutture extra ospedaliere sia a domicilio del paziente. Si tratta di una delle principali e più complesse sfide che i moderni sistemi di welfare si trovano a dover affrontare". "Per questo - ha proseguito Formigoni - stiamo concentrando i nostri sforzi sull´organizzazione e la crescita di una medicina territoriale più moderna e realmente innovativa. Il nostro obiettivo quindi è di favorire sempre di più l´appropriatezza e la qualità dell´offerta partendo dalla vera sfida del futuro della sanità, che è la cronicità. Essa interessa infatti il 27% della popolazione lombarda ma incide sulla spesa per il 70%". "E´ una grande soddisfazione - ha aggiunto Bresciani - aver raggiunto un risultato di questo genere che ha già notevole attratto interesse a livello internazionale. Questa innovazione rientra nella logica di una sanità che si sviluppa, si evolve e migliora costantemente. La sfida è dare più servizi a minor costi e aumentare l´umanizzazione delle cure perché i pazienti potranno rimanere a casa loro e non saranno costretti a ripetuti ricoveri in ospedale. Oggi il 37% dei malati cronici è ricoverato in aree per acuti e questo non è appropriato". Il Funzionamento Del Creg - Il meccanismo consiste nell´assegnare al medico curante una quota di risorse annua stabilita in anticipo, in funzione della tipologia di assistiti e delle patologie ad essi correlate. Sono state dunque individuate 155 tariffe, assimilabili in tutto e per tutto ai Drg già utilizzati in ambito ospedaliero. Questi Drg serviranno a remunerare l´intero "pacchetto" di cure effettuate all´esterno degli ospedali: visite ambulatoriali, esami specialistici, protesica e presìdi (es. Ossigeno), farmaceutica, cure a domicilio. Il paziente verrà seguito passo per passo nel suo percorso di cura dal proprio medico, da un call center sempre attivo (365 giorni all´anno) e, in caso di necessità, tramite ausili di teleconsulto e telemedicina. "L´obiettivo di questo flusso di comunicazione ininterrotto tra medico e paziente - ha spiegato ancora Formigoni - è quello di accompagnare il malato cronico nella gestione della sua patologia, verificandone in tempo reale tutti i parametri clinici, le tempistiche corrette di esami e controlli, la regolare assunzione di farmaci". Parte La Fase Clinica - E´ stato completato in questi giorni il primo arruolamento su base volontaria dei pazienti nelle 5 Asl oggetto della sperimentazione, che si è articolato in due fasi: l´associazione in cooperative (i cosiddetti provider) dei Medici di Medicina Generale aderenti e il reclutamento volontario degli assistiti. Su un totale di una popolazione di 96.000 potenziali arruolabili, l´esito della prima fase è stato di oltre 40.000 pazienti cronici aderenti. "Si tratta - ha commentato il presidente - di un numero davvero considerevole per una sperimentazione, sia in termini percentuali, sia in termini assoluti". I pazienti saranno seguiti dai loro 415 medici di base, organizzatisi in 9 provider differenti. La provincia che ha avuto maggiori adesioni è stata quella di Bergamo, che da sola conta 205 medici partecipanti con oltre 20.000 pazienti. Ad aprile inizierà dunque la fase clinica della sperimentazione, ovvero la vera e propria attuazione del modello, che produrrà le prime evidenze nell´arco di un trimestre (fine giugno).  
   
 

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