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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Marzo 2012
 
   
  LOMBARDIA: NUOVO WELFARE, CITTADINI RESPONSABILI

 
   
  Lecco, 26 marzo 2012 - La crisi del mondo del lavoro e dell´occupazione spesso è percepita come prioritaria da opinione pubblica e sistema dei media che invece pongono in secondo piano la grave criticità in cui è precipitato il welfare: al contrario, proprio la capacità di offrire servizi a chi è in difficoltà economiche o di salute, è direttamente connessa al tema del lavoro e ne costituisce parte essenziale. E´ questo lo scenario tracciato come sfondo del convegno ´Lo stato sociale in una fase di crisi economica - Fattore famiglia e piani di zona quale welfare´ organizzato da Cisl di Lecco, al quale è intervenuto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli. Avviato Laboratorio Di Riforma - "La Lombardia - ha sottolineato l´assessore regionale - ha deciso di candidarsi ad essere da subito il primo vero laboratorio italiano di riforma del welfare: perché l´unico aspetto positivo della crisi è che mette tutti con le spalle al muro e obbliga ciascuno, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, ad assumere un atteggiamento propositivo e ad aprirsi alla possibilità di sperimentare forme innovative di risposta ai bisogni". "Nel 2011 - ha ricordato Boscagli - siamo riusciti sostanzialmente ad azzerare i tagli al sociale originariamente previsti e nel 2012 vedremo cosa e quanto sarà possibile recuperare in sede di assestamento di bilancio. Ma se ci limitassimo a questo, sarebbe una battaglia di retroguardia. Se vogliamo che il nostro Stato sociale sopravviva dobbiamo cambiarlo, creare un sistema di assistenza e previdenza integrativa che riesca a responsabilizzare i cittadini e le realtà sociali rispetto ai bisogni e ai costi del welfare, offrendo libertà di scelta rispetto ai percorsi di cura e assistenza alle persone e alle famiglie". Fattore Famiglia - L´introduzione del Fattore Famiglia è un elemento trasversale importante che si inserisce a pieno titolo nel progetto di riforma del welfare: "Se andiamo verso un sistema in cui la compartecipazione dei cittadini al welfare sarà la norma - ha spiegato Boscagli - dobbiamo farlo dando tutto la spazio al principio di eguaglianza sostanziale". Il primo successo del Fattore Famiglia è che sono stati ben 161 i Comuni lombardi che hanno chiesto di aderire alla sperimentazione, 15 i selezionati: a ciascuno sarà affiancato un Tutor e la sperimentazione sarà monitorata da una Cabina di Regia che vedrà la partecipazione di tutti i Comuni che hanno manifestato il proprio interesse. "Fondamentale sarà anche il ruolo attivo dei sindacati - ha aggiunto l´assessore regionale - attraverso i Centri di Assistenza Fiscale che vorremmo coinvolgere direttamente e formalmente nella sperimentazione, magari attraverso apposite convenzioni". Non è mancato un riferimento ai Piani di Zona: "I fondi non siano buttati nelle spese amministrative ma nelle iniziative" e soprattutto sulla crescita della "cultura e consapevolezza delle politiche di conciliazione, sempre più una parte decisiva del welfare che cambia".  
   
 

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