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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Marzo 2012 |
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GIV GRUPPO ITALIANO VINO: RISULTATI E STRATEGIE
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In un 2011 caratterizzato da difficoltà economico-finanziarie e da consumi in contrazione, Giv aumenta significativamente il proprio fatturato e rafforza le proprie Marche, espressione dei vini italiani di qualità. Contesto di settore Il calo dei consumi interni è compensato da una buona crescita dell’Export. Sostenuta anche dai contributi per la promozione all’esportazione. L’espianto di molti vigneti e il ricorso alla vendemmia verde, sostenuta anch’essa dalla nuova Ocm ha dato vita ad un cambiamento strutturale dell’offerta. La viticoltura italiana sta raccogliendo la sfida lanciata dalla nuova Ocm, partita definitivamente il 1° agosto dello scorso anno, con una nuova filosofia del Valore. Strategie del Gruppo In tale contesto, Gruppo Italiano Vini si è dato obiettivi importanti: ulteriore rafforzamento della penetrazione commerciale e distributiva; creazione di valore sulle Marche. Rafforzamento nei mercati esteri “Core” Il Gruppo ha sviluppato fin dalla sua nascita una propria rete distributiva sui principali mercati esteri mediante la costituzione o l’acquisizione di società di importazione, distribuzione e agenzia. Riteniamo che i mercati “tradizionali”di sbocco del vino italiano (Stati Uniti, Germania, Canada, etc.) presentino ancora un forte potenziale di crescita. Ad esempio, gli Usa hanno superato Italia e Francia nel consumo di vino in valore assoluto diventando il primo mercato al mondo e con il vino italiano saldamente in testa tra i vini importati. Giv prosegue il lavoro di rafforzamento e sviluppo delle principali società estere già esistenti e in particolare: Frederick Wildmann e gli Stati Uniti, con la creazione di due reti autonome National e lo sviluppo del ramo Wholesale; Giv Deutschlandgmbh in Germania, con l’evoluzione da semplice agenzia a società di importazione e distribuzione dei vini Giv. Da gennaio 2012 Giv ha aperto una nuova società a Shanghai(shanghai Giv) con lo scopo principale di studiare il mercato, affiancare e supportare gli attuali importatori e distributori, organizzare eventi e manifestazioni diretti a comunicare le Marche del Gruppo nei principali canali distributivi. Nel 2011 sono stati raddoppiati i volumi del 2010, superando 1 milione di bottiglie. Riteniamo che alcuni mercati (Cina e Russia in primis) evidenzino segnali di sviluppo che non possono essere ignorati. L’evoluzione attesa per la Cina per il periodo 2011 –2015 è pari al +54,25%e per i vini importati del 103,5%(su 25 milioni di casse circa importate nel 2011); per la Russia il trend atteso è pari a circa il +17%.(fonte: Vinexpo–iwsr 2012). Si chiude un primo anno di soddisfazioni e se ne è aperto uno nuovo con un segno ancora più positivo. Il Gruppo vuole mantenere anche nel 2012 un forte focus per la valorizzazione di una Marca che è nel portafoglio da solo un anno ma che ègià molto importante e che ha conquistato tutti coi suoi Valori. Per questo ha ridisegnato il “Marchio Storico”, quello dei Vini delle Doc Modenesi, la linea che ha creato e continuamente innalzato il valore del Brand Cavicchioli dalla sua nascita ai giorni nostri. Ma soprattutto il 2012 sarà l’anno del Rinascimento del Chianti: Melini presenta il Re Chianti, il Chianti che si Reinventa e si Ripropone al Nuovo Consumatore con un Nuovo Chianti, ottenuto grazie alla Riscoperta ed al Recupero di un’Arte Antica, il Governo all’Uso Toscano, presentato in una storica bottiglia Melini Rivisitata Il Re Chianti sarà“Il”progetto del 2012 in Italia per la Forza Vendita. Dopo averlo “testato”con successo a Prowein, Re Chianti sarà presentato al prossimo Vinitaly e ad inizio estate con un evento dedicato. Il Re Chianti sarà distribuito entro l’anno anche in U.s.a., Canada, Francia e Giappone. Bolla è la Prima Marca di Giv e ne sarà l’Ambasciatore a Vinitaly, accogliendo gli ospiti con la presentazione di uno dei suoi gioielli, l’Amarone. Amarone Bolla che quest’anno sarà sotto i riflettori grazie al Progetto I Tre Tenori, tre diversi Amarone a riprova dell’importante radicamento della Cantina Bolla nella Valpolicella |
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