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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Marzo 2012
 
   
  GENOVA (GALLERIA GUIDI&SCHOEN): NUOVA PERSONALE DI GIACOMO COSTA - FINO AL 21 APRILE 2012

 
   
  Landscapes, è lʼultima serie di lavori dellʼartista fiorentino Giacomo Costa. Il nuovo ciclo di opere rappresenta un ulteriore capitolo della ricerca che sin dagli esordi ha caratterizzato la poetica di Costa. Al centro di tutto il rapporto tra l´uomo, nel suo agire, e la natura. Il termine inglese “landscape” traduce quella componente dellʼambiente che in italiano chiamiamo “paesaggio”. Nel testo della “Convenzione europea del paesaggio” (Firenze, 2000) esso viene definito come una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dallʼazione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni, inoltre, viene concepito come una componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità. Il paesaggio è dunque frutto di pratiche, saperi, sistemi di produzione, costumi giuridici, organizzazioni sociali ed economiche. Denota caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche, etniche, ed è imprescindibile dallʼosservatore che lo percepisce e lo vive. Eʼ un prodotto sociale, un bene culturale a carattere identitario. Racchiude in sé componenti oggettive e soggettive, significati molteplici, estesi e complessi. Per questo motivo, si occupano di paesaggio discipline diverse - dalla geografia allʼestetica, dallʼarchitettura allʼarcheologia, dallʼantropologia allʼarte. Il paesaggio è lʼaspetto di un luogo, lʼelemento formale del sistema natura-cultura, sintesi ed espressione di una regione. Eʼ un linguaggio, una trasmissione di informazioni, autonoma, dialettica, articolata. Eʼ una stratificazione di significanti. In quanto elemento chiave del benessere individuale e sociale va salvaguardato, progettato, organizzato e gestito nel rispetto di diritti e responsabilità per ciascun individuo. Il dissennato uso del territorio e delle sue risorse perpetrato dallʼuomo ormai da anni ha compromesso, forse irreversibilmente, i processi biologici e chimici che permettono la vita sulla terra. Nelle serie precedenti Costa ha analizzato la città nel suo assoluto ruolo dominante rispetto alla natura. Il risultato di questʼindagine è stato tradotto dallʼartista con immagini di enormi cantieri dove le architetture sembravano crescere fino a conquistare il mondo, soffocando completamente lʼambiente circostante. Nel 2006 nella serie Atti la distruzione delle città ad opera di giganteschi elementi metafisici dalle sembianze di navi metteva in evidenza la fragilità del territorio di fronte alle conseguenze dei modelli incauti di sviluppo che la nostra società ha sposato e continua a perseguire. Nel 2008 la distruzione inarrestabile della città e della civiltà umana si è pienamente realizzata. Dell´illusione di poter ancora intervenire sul paesaggio non resta traccia. Ne sopravvivono solo pochi resti che fanno da contorno ad una natura che ha ormai preso il sopravvento crescendo a dismisura in maniera selvaggia e vendicativa. Esibiti nell´omonima mostra, questi Secret Gardens, rappresentano il punto di partenza della ricerca che si completerà nell´opera presentata alla Biennale di Venezia del 2009 dal titolo Private Garden. La serie Landscape rappresenta la sconfitta totale della natura che pur avendo trionfato sull´uomo ed essendosi riappropriata del proprio spazio, porta su di sé i segni ormai indelebili che i comportamenti dissennati dellʼuomo le hanno lasciato addosso. Resta il territorio e la sua morfologia come unica prospettiva del paesaggio. Un paesaggio impossibile, acido, inospitale. Eʼ quindi un luogo ormai privo di vita e senza una connotazione geografica, una zona dove le sostanze di cui abbiamo abusato sono diventate il soggetto principale della realtà descritta, mondi appiattiti dagli idrocarburi, ricoperti di plastica, saturati di agenti tossici, composti da ghiacci acidi o altre sostanze impossibili. Questa ambiguità sottolinea lʼurgenza di riflettere sul significato dellʼinterazione tra uomo e ambiente, non solo alla ricerca di nuove tecnologie sostenibili in grado di risolvere i problemi conseguenti ad uno sviluppo avido di risorse, ma piuttosto nel formulare una nuova idea di stile di vita e di sviluppo. Il petrolio è il liquido fondamentale per sostenere il nostro attuale modello di sviluppo, è la sostanza che crea la plastica, che ci riscalda, che ci permette di muoverci e di creare l´energia necessaria per alimentare le nostre periferiche...È anche la sostanza che genere l´inquinamento e il devastante innalzamento della temperatura del pianeta. Il nostro mondo ne è dipendente e al contempo schiacciato. La lotta per il controllo ed il possesso di questo prezioso elemento è la causa scatenante di sanguinosi conflitti e catastrofiche strategie economiche che nel futuro prossimo potrebbero rendere il mondo simile ai Landscape. A completare la ricerca di Costa, è prevista a inizi del 2013 la pubblicazione di una monografia organizzata in sezioni visive. Abbandonando il criterio cronologico utilizzato per il precedente volume Chronicle of time edito da Damiani nel 2008, il libro seguirà un percorso per immagini introdotte da saggi di autori - architetti, economisti, sociologi - che affrontano le stesse tematiche legate alle urgenze ambientali ogni giorno nel loro lavoro. Info: Giacomo Costa. Landscapes - Fino al 21aprile 2012 - Guidi&schoen - Arte Contemporanea, Vico Casana 31r, Genova, Centro Storico - Tel: 0102530557 - info@guidieschoen.Com  - http://www.guidieschoen.com/  - Orari: Dal lunedì pomeriggio al sabato 10:00/12:30 – 16:00/19:00  
   
 

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