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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Marzo 2012 |
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UE: SANZIONI ECONOMICHE PER LA BIELORUSSIA
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Bruxelles, 29 marzo 2012 - I ministri europei agli Affari esteri hanno imposto delle sanzioni economiche alla Bielorussia, un paese diretto da 18 anni da Aleksandr Lukašenko, l´"ultimo dei dittatori europei". Durante la sessione plenaria di questa settimana, il Pe dovrebbe votare una risoluzione per sostenere questa decisione. Abbiamo intervisto il deputato di centro destra a capo della delegazione parlamentare a Minsk, Jacek Protasiewicz. Qual è l´obiettivo della risoluzione che sta per essere adottata dal Parlamento europeo? Jacek Protasiewicz - Questa risoluzione indica il sostegno del Parlamento alle recenti sanzioni, non solamente diplomatiche ma anche economiche. È ciò che il Parlamento europeo richiedeva da molti anni. Abbiamo ritardato di due settimane l´adozione di questa risoluzione sperando che la possibilità delle sanzioni fosse sufficiente a suscitare una reazione da parte del governo rispetto ai prigionieri politici e ai prigionieri politici. Pensa che le sanzioni siano state efficaci in passato? Jp - In tutta sincerità, le sanzioni hanno avuto un effetto limitato quando si sono ridotte ad un livello diplomatico. Mentre le sanzioni economiche rappresentano una minaccia reale e una reale preoccupazione per il governo bielorusso. Questo paese ha più bisogno di una cooperazione economica con l´Unione europea, quindi credo che le sanzioni avranno un impatto positivo. La Lettonia e la Slovenia si sono pronunciate in maniera diversa: cosa pensa di queste divisioni all´interno del Consiglio? Jp - Per la prima volta certi Stati membri hanno bloccato l´adozione delle sanzioni. Hanno spiegato chiaramente che potrebbero colpire le proprie aziende. Nonostante ciò, non possiamo rimanere indifferenti e accettare un tale deterioramento della situazione, in particolare rispetto ai diritti umani in un paese cosi vicino come la Bielorussia. Non ci aspettiamo certamente dei cambiamenti rivoluzionari o un passaggio improvviso da un regime autoritario a una democrazia. Ciò nonostante ci aspettiamo che i prigionieri politici vengano liberati e che il regime smetta di perseguitare i propri cittadini. Le recenti esecuzioni di due uomini accusati dell´attentato nella metropolitana di Minsk hanno influito la decisione del Parlamento? Jp - Molti deputati europei sono rimasti scioccati dalla violenza delle esecuzioni. Anche se molte proteste della comunità internazionale. Questo è un segno chiaro che il regime di Minsk non è pronto a comunicare al di fuori del paese. E questa è una delle ragioni per la quale la risoluzione del Parlamento è stata così decisa rispetto ai recenti sviluppi in Bielorussia. |
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