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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Marzo 2012
 
   
  URBANISTICA, POLVERINI A CONVEGNO PROMOSSO DA REGIONE E ROMA CAPITALE

 
   
  Roma, 29 marzo 2012 - "Oggi si stabilisce un rapporto istituzionale forte tra la Regione Lazio e Roma Capitale, per dare risposte importanti all´emergenza abitativa, soprattutto la riqualificazione delle periferie". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo ieri al convegno ´Le grandi varianti: un Prg diverso per le periferie, il Piano Casa e la Città Policentrica´ promosso da Regione Lazio e Comune di Roma. Alla conferenza hanno partecipato il sindaco di Roma Gianni Alemanno e gli assessori all´Urbanistica della Regione Luciano Ciocchetti e del Comune Marco Corsini. In particolare, Polverini ha sottolineato che con l´articolo 3ter del Piano Casa sarà possibile accelerare le procedure di valorizzazione di proprietà pubbliche, come ad esempio l´ex Fiera di Roma. "Con il Piano Casa - ha aggiunto - abbiamo creato uno strumento straordinario, agevolando anche i processi amministrativi di tutti i Comuni. Ricordo che al nostro arrivo erano bloccati 26 piani di zona per Roma capitale che noi abbiamo sbloccato. Adesso si tratta di fare un ulteriore passo avanti: stiamo lavorando alla rivisitazione complessiva di tutte le leggi urbanistiche, con la proposta in Consiglio regionale di un Testo unico per l´Urbanistica. Inoltre stiamo lavorando per presentare a breve il piano paesistico regionale". "Questo - ha spiegato Polverini - per dare strumenti di semplificazione a Roma capitale e a tutti i comuni e le province del Lazio. Abbiamo già dimostrato che dove c´è collaborazione si riescono a dare risposte. Quindi oggi parte un segnale importante". Per quanto riguarda le periferie, la presidente ha ribadito che "oggi non si parla solo di cosa fare dal punto di vista urbanistico, ma stiamo cercando di ripensare il sistema del nostro territorio, un percorso infrastrutturale basato su scelte coraggiose. Alcune periferie, come Corviale, hanno bisogno di attenzione perché non è possibile immaginare che in quel contesto urbanistico si possano creare processi e relazioni sociali normali. Per questo stiamo sviluppando un grande lavoro sulle infrastrutture primarie. Dobbiamo - ha concluso - uscire dalla logica di una città che si è urbanizzata sotto forme di abusivismo che poi le istituzioni hanno dovuto legittimare".  
   
 

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