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Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Gennaio 2007
 
   
  STRATEGIA REGIONALE DI AZIONE AMBIENTALE PER LA SOSTENIBILITA`` STRAS 2006-2010 - IL CONSIGLIO APPROVA LŽATTO CHE INDIRIZZA LA POLITICA REGIONALE VERSO LA SOSTENIBILITA`

 
   
   Ancona, 31 gennaio 2007 - Il Consiglio regionale marchigiano ha approvato nel corso della seduta di ieri, con un solo voto contrario, la Strategia regionale di azione ambientale per la sostenibilita` - Stras 2006-2010, un atto fondamentale di politica ambientale proposta dallŽassessorato allŽAmbiente e arricchitosi nel corso dellŽesame della Iv Commissione consiliare ŽAmbiente-territorioŽ. ŽLŽapprovazione della Stras - dichiara lŽassessore regionale allŽAmbiente, Marco Amagliani, che ha proposto lŽatto - segna un momento cruciale della politica regionale. Adottando lŽatto, sulla scia degli impegni e delle strategie internazionali, europee e nazionali, la Regione riconosce infatti il ruolo trasversale delle politiche ambientali che consentira` la revisione delle politiche economico-territoriali in chiave sostenibileŽ. La Stras si articola in 4 filoni: clima e atmosfera, natura e biodiversita`, ambiente e salute, gestione delle risorse naturali e dei rifiuti. ŽI cambiamenti climatici in atto ormai da diversi anni - ha aggiunto Amagliani - sono oggi sotto gli occhi di tutti, sotto forma, purtroppo, di eventi estremi disastrosi e sempre piu` frequenti. La questione dei cambiamenti climatici e` il tema dirimente delle prossime politiche ambientali perche` rimandare ulteriormente le risposte politiche non e` piu` possibile per salvaguardare il benessere delle future generazioni e anche della nostraŽ. Sulle risorse idriche, lŽacqua rappresenta un patrimonio comune dellŽumanita` da tutelare e da gestire pubblicamente: un concetto chiaro per la Regione Marche tanto da averlo trasfuso in una legge regionale specifica. Quanto al problema rifiuti, come gia` ribadito in passato, sara` necessario applicare la regola delle cinque ŽerreŽ: riduzione, raccolta differenziata, riutilizzo, riciclo, recupero di materia. LŽassessore Amagliani ha ricordato infine un ulteriore valore aggiunto dellŽatto approvato dal Consiglio. La Stras e` stata infatti elaborata internamente alla Regione senza ricorrere a costosi incarichi esterni, grazie al sostanziale contributo dei componenti, di cui molti precari, dellŽAutorita` Ambientale Regionale. Altro elemento di novita` e` rappresentato dalla concretezza del documento. La Stras tiene conto degli atti e dei piani regionali di settori ed e` calata sulla realta`; e` attuabile, gestibile e finanziabile. Ogni argomento trattato elenca strumenti e azioni che possono essere finanziate. La Regione Marche fino al 2013 puo` del resto vantare una dotazione di fondi europei molto cospicua e puo` quindi attivare interventi sia da parte di soggetti pubblici e privati per far si` che le politiche ambientali diventino lŽasse centrale di ogni strumento di sviluppo. Il Consiglio ha ritenuto opportuno sostituire le parole Žsviluppo sostenibileŽ con Žsostenibilita`Ž per rimarcare il fatto che oggi va riconsiderato il concetto stesso di sviluppo. Questo non va letto in correlazione al Pil ma ad altri indicatori del benessere dei cittadini e dello stato di salute dellŽambiente, come bene mettono in evidenza gia` da diversi anni i sostenitori della ŽdecrescitaŽ. Lo stesso Consiglio ha poi approvato una serie di emendamenti per rafforzare la portata dellŽatto. E` stato previsto infatti un aggiornamento entro 180 giorni, rafforzando in particolare alcuni aspetti come: lŽeducazione ambientale, premi per i comportamenti ŽvirtuosiŽ degli enti pubblici e delle imprese, semplificazione amministrativa per le imprese ecocertificate, contabilita` ambientale, interventi per la mobilita` sostenibile, sostegno dei prodotti biologici, lŽazione volta a favorire modelli di consumo ŽcriticoŽ, vendita dei prodotti alla spina, utilizzo di prodotti non monouso e/o monouso biodegradabili, centri di riuso/scambio dei materiali, raggiungimento delle nuove percentuali di raccolta differenziata, inserimento nei bandi pubblici di criteri ambientali per favorire gli acquisti pubblici verdi. .  
   
 

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