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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 31 Gennaio 2007 |
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RIFORMA DEL LAVORO RETRIBUITO: UN PREREQUISITO PER LA PARTECIPAZIONE DEGLI UOMINI ALLA VITA FAMILIARE, AFFERMA UNO STUDIO
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Bruxelles, 31 gennaio 2007 - Secondo un recente studio sul nuovo ruolo degli uomini all´interno della famiglia, la partecipazione del sesso maschile ai compiti domestici e familiari è molto più rivoluzionaria del coinvolgimento delle donne nell´ambito del lavoro retribuito. Lo studio è stato finanziato dalla Commissione europea nel quadro del programma per la parità di genere, in collaborazione con l´Istituto belga per le pari opportunità tra donne e uomini e Coface, la Confederazione delle organizzazioni familiari della Comunità europea. Ad esso hanno partecipato nove organizzazioni non governative (Ong) di sette Stati membri dell´Unione europea: Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Grecia, Italia e Portogallo. «E´ un numero molto ristretto di uomini e donne, sia tra i non professionisti, i responsabili decisionali, gli impiegati pubblici, i sindacalisti e gli imprenditori sia nella società civile, ad avere già compreso appieno che la partecipazione degli uomini alla vita familiare mette molto più sostanzialmente in discussione la gerarchia di genere istituita nel Xix secolo negli Stati democratici e nelle società industriali moderne rispetto alla presenza sempre più rilevante della forza lavoro femminile», afferma la relazione finale dello studio. Se da un lato è percepibile un cambiamento nel ruolo svolto dagli uomini all´interno della famiglia, dall´altro tale cambiamento è frenato da atteggiamenti che sono difficili da modificare per i seguenti motivi: disparità di condizioni retributive e lavorative; segregazione sul mercato del lavoro causata da una mancanza di equilibrio di genere nei corsi scolastici; settorialismo basato sull´interesse; ambienti di lavoro e rischi per la carriera; politiche di organizzazione del lavoro e congedi parentali e familiari; mancanza di servizi di sostegno alla famiglia; persistenza degli stereotipi di genere. Secondo la relazione, l´obiettivo della parità di genere delineato nella tabella di marcia della Commissione per il periodo 2006-2010 verrà raggiunto solo attraverso il riconoscimento del valore di entrambi i tipi di lavoro (retribuito e familiare), nonché tramite una radicale ristrutturazione del lavoro retribuito. Il documento sostiene inoltre che non si verificherà alcun cambiamento fintantoché il tempo trascorso con la famiglia verrà ritenuto una perdita in termini di capitale umano e sarà considerato dannoso sia per la carriera che per l´occupabilità. Per eliminare le disparità di genere, la relazione raccomanda di avviare azioni politiche in sei ampi settori: parità di genere nell´occupazione, sostegno familiare, congedi parentali e orari di lavoro flessibili, istruzione e formazione, disponibilità delle informazioni e organizzazione sociale del tempo. Le raccomandazioni sono rivolte alle autorità locali, regionali, nazionali ed europee, affermano gli autori della relazione, poiché ciascun livello ha un importante ruolo da svolgere. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Coface-eu. Org . |
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