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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Aprile 2012 |
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SE LA COLOMBA LA FA LO "STRANIERO"
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Per colombe e uova di Pasqua stanno lavorando oltre 10500 tra pasticcerie e gelaterie in Italia. Un’arte, quella della pasticceria, che interessa anche gli stranieri e, così, la Pasqua diventa anche etnica: sono circa 600 in Italia i titolari stranieri di ditta individuale attive nel settore di pasticceria e gelateria, che, seppur senza festeggiare nella maggior parte dei casi, lavorano per Pasqua, sfornando colombe e creando uova. E in Italia sono più di 16.500 le imprese individuali attive in produzione di prodotti di panetteria fresca e commercio al dettaglio di pane, con oltre 700 “panettieri” stranieri. È quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. Le pasticcerie e le panetterie in Italia Sono oltre 10500 le imprese individuali attive in Italia nel settore di pasticceria e gelateria. La regione più “dolce” è la Campania con quasi 1400 piccole pasticcerie, seguita dalla Sicilia (circa 1200), dalla Lombardia (circa 1160) e dal Lazio (circa 1010). E sono oltre 16500 le imprese individuali attive in Italia nel settore di produzione di prodotti di panetteria fresca e commercio al dettaglio di pane, distribuite soprattutto in Sicilia (circa 3200), Lombardia (1826) e Campania (1815). Le pasticcerie e le panetterie in Italia con titolare straniero Sono circa 600 in Italia i titolari stranieri di ditta individuale attive nel settore di pasticceria e gelateria e rappresentano il 5,6% del totale. La concentrazione più alta si trova in Lombardia (15,2% del totale dei pasticceri stranieri ), dove solo tra Milano e Monza e Brianza ce ne sono circa 50. Seguono in classifica il Lazio ed il Veneto (rispettivamente 11,6% e 10,3%). Ai pasticceri, si aggiungono poi circa 700 “panettieri” nati all’estero, titolari di impresa individuale attiva nella produzione di prodotti di panetteria fresca e commercio al dettaglio di pane, distribuiti soprattutto in Lombardia (16,6% del totale in Italia), Sicilia (13,9%) e Piemonte (11%). |
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