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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Aprile 2012 |
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CAPPELLACCI E SOLINAS ANNUNCIANO AVVIO PRENOTAZIONI ESTIVE CON LA SAREMAR: "FLOTTA SARDA OPERAZIONE DI LIBERTÀ"
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Cagliari, 10 Aprile 2012 - "Quella della flotta sarda è un´operazione di libertà, di autodeterminazione e di emancipazione rispetto a politiche piovute dall´alto che ci hanno visti stretti in una morsa che prima prendeva il nome di quella vera e propria vergogna nazionale chiamata Tirrenia e che rischiava di proseguire sotto altre sembianze". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che il 6 aprile ha annunciato insieme all’assessore per i Traporti, Christian Solinas, l´apertura sul sito della Saremar delle prenotazioni per le tratte estive da e per la Sardegna con le navi "con i quattro mori". "La Regione si è posta l’obiettivo non di diventare armatore, ma di difendere il diritto alla mobilità dei sardi, in tutte le sedi, nazionali ed europee – ha sottolineato il Presidente Cappellacci – e già alcuni degli organi a cui ci siamo rivolti hanno accolto le nostre tesi, presentate per difendere i nostri cittadini, che rischiavano di doversi rassegnare a guardare il mare perdendo lo sguardo nell’orizzonte senza aver la speranza di raggiungere l’altra sponda". "Nei primi mesi di operatività della tratta Civitavecchia-olbia - ha aggiunto l´assessore Solinas - abbiamo avuto un aumento costante sia del numero dei passeggeri sia delle merci trasportate, e le proiezioni ci dicono che la tratta in via di consolidamento, avrà delle performance ancora più soddisfacenti nei prossimi mesi. Sarebbe interessante comprendere, quali sono le proposte alternative di coloro i quali criticano l’iniziativa della Flotta Sarda, perché se ci fosse un’idea realmente percorribile saremo pronti ad esaminarla". "Noi vogliamo arrivare alle gare internazionali - ha concluso Solinas - che potranno essere svolte allorquando lo Stato trasferirà le competenze sulla continuità territoriale marittima e la relativa quota parte di risorse alla Regione. Ma sino a quel momento non potevamo permetterci di abbandonare i cittadini e l’intero sistema economico in balia dell’armamento privato, che con l’aumento vertiginoso delle tariffe voleva di fatto renderci ostaggi nella nostra Terra". |
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