NUOVA BUFERA SUI CERTIFICATI VERDI: APER BOCCIA L’IPOTESI DI DILAZIONE NEI PAGAMENTI DELL’INCENTIVO.
Milano, 6 aprile 2012 – E’ di poche ore fa la notizia dell’inserimento nella bozza del “decreto elettrico” di una nuova norma che disciplina il riacquisto da parte del Gse dei Cv 2011 e che prevede una dilazione di sei mesi nel pagamento dei certificati verdi sulla produzione già effettuata. Una norma che se confermata metterebbe in ginocchio le aziende: Aper ne chiede pertanto l’immediato ritiro. «Potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso e mette definitivamente e inesorabilmente in crisi l’intero comparto delle rinnovabili » afferma il Presidente di Aper, Agostino Re Rebaudengo. Il posticipo del pagamento dei certificati verdi, contenuto in una piccola norma presente tra le pieghe delle bozze del decreto – ufficiosamente in circolazione - prevede in pratica il pagamento dei Cv relativi alla produzione 2011 a dicembre 2012 e non, come di consueto, dopo sei mesi e quindi al 30 giugno 2012. «Un rinvio questo – commenta il Presidente di Aper - che non solo metterebbe in crisi di liquidità le aziende, ma renderebbe impossibili i pagamenti di mutui e rate bancarie. Assistiamo ancora una volta quindi all´ennesimo dispositivo retroattivo che cambia le regole del gioco in corsa, oltretutto in un momento di enorme difficoltà dell’accesso al credito bancario, a danno di aziende che hanno messo a punto le proprie attività con precisi business plan economico-finanziari, mettendone a rischio l´esistenza stessa». Aper chiede pertanto con fermezza che tale ipotesi normativa venga stralciata dalla bozza del “decreto elettrico” e che venga confermato anche per quest’anno che il pagamento dei certificati verdi sulle produzioni del 2011 da parte del Gse avvenga entro la naturale scadenza temporale del 30 giugno 2012.