|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Aprile 2012 |
|
|
  |
|
|
LUGANO (PALAZZO DEI CONGRESSI): ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA - DIRETTORE ION MARIN - SOLISTA VILDE FRANG VIOLINO -
VENERDÌ 20 APRILE 2012, ORE 20.30
|
|
|
 |
|
|
Jean Sibelius (1865-1957) Concerto per violino e orchestra in re minore, op. 47 (1904) Antonín Dvořák (1841-1904) Otello, ouverture op. 93, B. 174 (1892) Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893) Romeo e Giulietta, ouverture fantasia (1880) Nota al programma «Con le ali lievi d’amore volai sopra quei muri: confini di pietra non sanno escludere amore, e quel che amore può fare, amore osa tentarlo». Difficile rimanere indifferenti a simili parole, soprattutto se la temperie culturale in cui si vive è quella del Romanticismo europeo, vera e propria esaltazione dell’onnipotente sentimento d’amore. E malgrado tali parole fossero state scritte tanto tempo prima, da William Shakespeare sul finire del Cinquecento, fu proprio nel pieno Ottocento che diventarono imprescindibili per chi volesse trattare d’amore in musica: Berlioz, Čajkovskij, Prokof’ev, Gounod, Bellini, Kabalevsky e Delius sono solo alcuni dei compositori che hanno scritto opere (drammi, balletti o lavori sinfonici) ispirati a Romeo e Giulietta. Fu Milij Balakirev – padre di un’intera generazione di compositori russi – che suggerì al giovane Čajkovskij di dedicarsi al capolavoro di Shakespeare. L’ouverture fantasia Romeo e Giulietta che ne scaturì si basa su tre temi principali, strettamente legati alla narrazione shakespeariana: quello di Frate Lorenzo (il francescano vicino ai due innamorati), l’odio tra i Montecchi e Capuleti (le famiglie di appartenenza dei due amanti) e – finalmente – l’amore di Romeo e Giulietta (con tanto di scena del balcone condensata nel celeberrimo “tema d´amore”). Malgrado il titolo ugualmente shakespeariano, assai più distante dal modello letterario è l’ouverture Otello di Antonín Dvořák. Al punto che lo stesso compositore aveva a lungo meditato di cambiare titolo, per non indurre in fallaci parallelismi. Quel che di Shakespeare rimane in Dvořák è dunque l’ispirazione generale e la tematizzazione dell’amore, ovvero nella sua distruzione da parte della gelosia. Il tutto ottenuto con un “tema della natura” (di carattere malefico) che si oppone al “tema di Otello” (al tempo stesso irrequieto e perentorio), temperati dal tenero “tema dell’amore di Desdemona”. Anche Jean Sibelius ha spesso guardato alla letteratura come fonte d’ispirazione per le proprie composizioni. E nemmeno lui ha potuto evitare di soccombere al fascino shakespeariano, nella fattispecie creando le musiche di scena per La Tempesta. Ma tutto il suo vivido universo immaginifico lo si deve a quelle quattro corde, a quel violino con cui ha esperito le prime emozioni musicali. E non è perciò un caso che sia riuscito a restituirle (con gli interessi!) nel Concerto per violino e orchestra in re minore, l’opera che lo ha reso immortale in tutte le sale del mondo. Gli artisti Orchestra Della Svizzera Italiana Costituita nel 1935 come Orchestra della Radiotelevisione della Svizzera italiana, ha esordito sotto la bacchetta di Leopoldo Casella e si è formata nel trentennio di lavoro con Otmar Nussio. Dal 1969 al 1990 ha visto sul podio Marc Andreae, che ha curato molte prime esecuzioni, soprattutto di compositori svizzeri. Nel corso degli anni è stata diretta da personalità eminenti quali Ernest Ansermet, Igor Stravinskij, Leopold Stokowski, Sergiu Celibidache ed Hermann Scherchen. Nel 1991 ha preso il nome attuale e ha iniziato a mettersi in luce a livello internazionale esibendosi nelle più prestigiose sale di città come Vienna, Amsterdam, San Pietroburgo, Parigi, Milano e Salisburgo. Nel 1999 ha avviato un’intensa collaborazione con Alain Lombard, che dapprima ha ricoperto il ruolo di direttore principale per poi esserne nominato – nel 2005 – direttore onorario. Attualmente l´Orchestra della Svizzera italiana attira a Lugano i grandi nomi del panorama direttoriale e i più celebri solisti del momento, alcuni dei quali sono divenuti ospiti ricorrenti, come Frank Peter Zimmermann, Rudolf Buchbinder, Martha Argerich e Heinz Holliger. Ion Marin Ritenuto uno dei direttori più emozionanti dell’odierno panorama musicale, Ion Marin è nato in Romania, ha la cittadinanza austriaca e attualmente vive a Lugano. Ha studiato composizione e direzione d’orchestra a Bucarest, Salisburgo e Siena, iniziando la propria carriera come direttore residente della Staatsoper di Vienna, quando Claudio Abbado ne era direttore musicale. La sua predilezione per la musica sinfonica, soprattutto quella tardo-romantica e del ventesimo secolo, si è sviluppata attraverso la direzione di orchestre quali Berliner Philharmoniker, London Philharmonic, Gewandhaus Leipzig, Israel Philharmonic, National de France e Staatskapelle Dresden. Ha collaborato con solisti di fama internazionale come Renée Fleming, Yo-yo Ma, Gidon Kremer, Martha Argerich, Sarah Chang, Yuri Bashmet e Frank Peter Zimmermann. Ricca è la sua attività concertistica, condotta nelle più prestigiose sale del mondo, così come quella discografica, premiata nei più importanti contesti critici. Vilde Frang Nata nel 1986 in Norvegia, è stata notata giovanissima da Mariss Jansons che, rimarcandone il virtuosismo e la maturità espressiva, l’ha invitata ad esibirsi con la Oslo Philharmonic Orchestra a soli dodici anni. La sua formazione si è poi completata in patria (al Barratt Due Music Institute di Oslo) e in Germania (alla Musikhochschule Hamburg con Kolja Blacher). Determinante è stato il suo debutto con la London Philharmonic Orchestra nel 2007, che le è immediatamente valso un ulteriore ingaggio con la stessa orchestra e il suo direttore principale Vladimir Jurowski per un concerto alla Royal Festival Hall. Nel 2010 ha debuttato anche in ambito discografico con i concerti di Prokof’ev e di Sibelius, pubblicati dalla Emi ed accolti con entusiasmo dalla critica specializzata. Nell’attuale stagione gli impegni più importanti la vedono accanto ai direttori Paavo Järvi, Mariss Jansons, David Zinman, Esa Pekka Salonen e Gianandrea Noseda e ad orchestre quali Bayerisches Rundfunk, Mahler Chamber, Bbc Symphony, Filarmonica di Mosca, Tonhalle Zürich e Nhk Symphony Tokyo. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Lugano Festival, in collaborazione con la Città di Lugano e con Lugano Turismo, con il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino/fondo Swisslos, Municipio di Lugano, Rsi Retedue, Fosi, Casinò di Lugano, Artephila Stiftung, Fondazione Ing. Pasquale Lucchini. Lugano Festival gode inoltre del sostegno di Ubs e Bsi e di un folto team di sponsor, che con il loro contributo rendono possibili i diversi appuntamenti: Vesperali, Suono Vivo, Credit Suisse, Corner Banca, Banca Stato, Migros, Ett Media partner: Corriere del Ticino. Modalità di ingresso Abbonamenti 500/150Fr Prevendita presso Lugano Festival, via Foce 1 - tel. +41 (0) 58 866 82 40 Lunedì, martedì e giovedì dalle 14 alle 17.30 Biglietti Categoria I 70/60Fr – Categoria Ii 55/45Fr – Categoria Iii 40/35Fr – Categoria Iv 30/25Fr I biglietti ridotti sono riservati a studenti, apprendisti e beneficiari Avs e Ai Prevendita presso tutti i punti Ticket Corner (uffici postali, Manor, stazioni Ffs) e online su www.Ticketcorner.com I biglietti sono inoltre in vendita la sera dei concerti dalle ore 19 al Palazzo dei Congressi - tel.+41 (0) 91 923 31 20. Www.luganofestival.ch Info: Tel. +4158.866 82 40 lunedì, martedì, giovedì 14-17.30 info@luganofestival.Ch |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|