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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Aprile 2012
 
   
  VAR: GLI UNDICI SITI DA NON PERDERE

 
   
  Ecco da est a ovest undici siti naturali, storici o del patrimonio da non perdere, che devono assolutamente fare parte del programma di un soggiorno nel Var. La rada di Tolone Tolone, Ollioules, La Seyne-sur-mer e Saint-mandrier-sur-mer formano insieme una delle rade più belle d’Europa, circondata da alte colline di calcare dove stanno appollaiati i pini marittimi. Qui mare e montagna si completano in modo armonico. All’ingresso della rada, Tolone e il Mont Faron. Sulla linea d´orizzonte a livello dell’acqua, la diga, costruita dai carcerati dello storico bagno penale, segna la fine della "Grande Rada" e l’ingresso della "Piccola Rada". Al fondo della rada, La Seyne-sur-mer e il Massiccio di Cap Sicié. Dalla Corniche de Tamaris con i suoi allevamenti di cozze, la vista sul porto militare di Tolone e sulla rada è splendida. Proprio in fondo, la Presqu´île de Saint- Mandrier chiude la rada, di fronte a Tolone. La rada ospita il principale porto militare francese. Essendo stata sempre un punto strategico, possiede un sistema difensivo molto interessante da scoprire : Tutto lungo la costa, si trovano dei forti, come il Fort Balaguier, o la potente Tour Royale che oggi ospita concerti. Sulla sommità delle colline che circondano la rada, altri forti vengono a completare il sistema difensivo. La "Petite rade", la piccola rada, comprende belle baie e spiagge selvagge, costellate di porticcioli di pesca, come il Port du Manteau sulla Corniche de Tamaris. Si trovano invece sulla "Grande rade", la grande rada, le ampie spiagge di Mourillon e i cabanons, i capanni dei pescatori delle anse di Méjean e Magaud. Per scoprire la totalità del sito, salite in alto, per una vista panoramica dalla sommità del Mont-faron, e poi imbarcatevi a bordo di uno dei battelli che propongono un tour commentato della rada e delle navi della Marina Nazionale, fra cui la portaerei Charles de Gaulle Le iles d´Hyères o iles d´or Al largo della rada di Hyères, sono i gioielli di questa parte di litorale. Ricche di storia e di vestigia di un passato famoso, sono pure dei luoghi per escursioni molto piacevoli tutto l’anno: L´ isola di Porquerolles, la più grande, dalle splendide spiagge di sabbia fine, da scoprire a piedi o in bicicletta. L´ isola di Port-cros, Parco Nazionale, paradiso della fauna e della flora sottomarine. L´isola di Levant, paradiso dei naturisti. Il massiccio dei maures Il Massiccio dei Maures si estende fra Hyères e Fréjus su 60 km di lunghezza e 30 km di larghezza. Coprendo 135 000 ettari, è una vera montagna in miniatura, frammento di un vasto continente che comprendeva un tempo la Corsica e la Sardegna. Le isole di Hyères sono altre vette di quella terra che ancora emergono dal Mediterraneo. I Maures, "Leï Mauro" in provenzale, litteralmente « la montagna nera » , sorprendono per l’asprezza del paesaggio. Devono probabilmente il proprio nome al colore scuro delle rocce e della foresta. Famoso per i suoi castagneti, il Massiccio dei Maures è una delle terre più selvagge e antiche della Provenza. E’ costituita da quattro lunghe barre montuose parallele, poco elevate, e comprende 26 deliziosi villaggi. Saint-tropez e il Golfo di Saint Tropez Tra gli 11 luoghi e siti da non perdere del dipartimento, Saint-tropez con il suo golfo è certamente il più famoso. Se il villaggio di Saint-tropez rimane la star più corteggiata del Golfo, Port-grimaud, chiamata « la piccola Venezia provenzale ». Le Marine di Gassin e di Cogolin e Sainte-maxime sono le sue degne compagne. Approfittate della tranquillità del fuori stagione per visitare il golfo al vostro ritmo, passeggiare lungo la costa, e perchè no, per rivivere gli anni di Brigitte Bardot. F r é j u s , città d’arte e storia Fondata su un rilievo di roccia di grès che domina la piana dell’Argens, la città di Forum Julii è stata un’importante centro urbano. Situata sulla Via Aurelia, occupava un posto economico e militare privilegiato nella Provincia Romana. "Città d’arte e storia", il suo patrimonio romano ma anche quello medievale segnato dall’impronta episcopale costituiscono uno scenario prestigioso : arena, acquedotto, teatro, battistero palocristiano, cattedrale, chiostro, antico arcivescovado... Senza dimenticare naturalmente l’eredità militare e di numerosi altri tesori. Fréjus è insignita anche del marchio "Ville et Métiers d´Art", ed è impegnata a promuovere la creazione di atelier d’artisti nel proprio centro storico. Un circuito permette di partire alla scoperta di una tradizione secolare : pittori, scultori, ceramisti, rilegatori, litografi, artisti del vetro, degli arazzi, dei costumi, ecc… Il massiccio dell´estérel Massiccio di porfido di orgine vulcanica situato fra Saint-raphaël (Var) e Mandelieu (Alpes-maritimes), i suoi paesaggi, rimasti selvaggi, sono grandiosi : gole, rocce a strapiombo, cime frastagliate, infilate di rilievi si succedono in un affascinante contrasto nonostante l’altezza limitata del massiccio che culmina con il Mont Vinaigre a 618 m d´altitudine, e si tuffa letteralmente nel Mediterraneo. Un contrasto che colpisce, e una magia garantita. La flora è ricca e varia. Nonostante diversi incendi, pini d’Aleppo, castagni, carpini, fichi e ulivi crescono a profusione, accanto a palme, agavi, mimose, eucalipti, acacie e piante tropicali importate che qui hanno prosperato particolarmente bene grazie alla dolcezza delle temperature. Attraversato da numerosi sentieri di randonnée, offre la possibilità di fare delle splendide passeggiate a piedi o in bicicletta. I Villaggi arroccati del Pays de Fayence Sui contrafforti delle Alpi dell’Alta Provenza si ergono gli otto « villages perchés », villaggi arroccati, del Pays de Fayence, non lontano da Saint-raphaël. Queste antiche piazzeforti dalle stradine scoscese in salita conservano un patrimonio storico di grande ricchezza: castelli, cappelle e chiese con polittici classificati tra i monumenti storici, vestigia medievali, porte signorili, vecchie dimore borghesi. Attorno alla dracénie La campagna attorno a Draguignan presenta un insieme di paesaggi a terrazzamenti. Qui regna l’agricoltura tradizionale e la natura protetta è ideale per tutte le pratiche di randonnées e attività sportive. Alcuni siti protetti appartengono agli 11 siti da non perdere del dipartimento, in particolare le Gole di Châteaudouble chiamate anche Gole della Nartuby. Accolgono una fauna e una flora ricche e varie, che comprende anche l’aquila reale. L’abbazia di Thoronet L´abbazia di Thoronet, fondata da monaci cistercensi, venne edificata fra il 1160 e il 1190. Classificata Monumento Storico, costituisce uno dei complessi architettonici più puri e suggestivi dell’epoca romanica in Provenza, interamenre costruito in pietre a secco secondo una tecnica austera e ancestrale. Il massiccio della Ste-baume e la basilica di St-maximin-la-stebaume Il Massiccio della Sainte-baume si presenta come una muraglia di calcare che si eleva fino a oltre 1100 m d´altitudine e si estende da ovest a est su circa 14 km di lunghezza. Questa impressionante barriera rocciosa trae il nome da una grotta (baumo in provenzale) che avrebbe ospitato Santa Maria-maddalena alla fine della sua vita. La grotta, attrezzata come luogo sacro nel Xiii secolo, è uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati del mondo occidentale: ben 8 papi e 18 sovrani sono venuti qui dal Medioevo, in mezzo a una folla di anonimi pellegrini. La Sainte Baume figura, come la montagna Sainte Victoire e il Mont Ventoux, fra le montagne "sacre" della Provenza. La basilica, classificata Monumento Storico, è costruita sul luogo in cui sorgeva una chiesa merovingia, che accoglieva la tomba di Santa Maria Maddalena. Fu eretta fra il Xiii e il Xvi secolo in 3 successive campagne di lavori. La Basilica di St-maximin-la-ste-baume comprende un prezioso mobilio. Da notare in particolare nella navata i grandiosi organi, opera del 1773 di frate Isnard, del convento di Tarascon, classificati Monumenti Storici, e nel coro una gloria (ornamento sacro) in legno scolpito dorato che raffigura l’Estasi di Maria Maddalena, anch’essa monumento storico. E’ il più importante edificio religioso gotico della Provenza : misura 72,60m di lunghezza, 32,70m di larghezza ; la navata con volta su nervature che si intersecano è alta 29,70m. Le Gole del Verdon Frontiera naturale fra il dipartimento del Var e quello delle Alpi dell’Alta Provenza, il Verdon nasce ai margini del Parco Nazionale del Mercantour, a ovest del Col d´Allos. Attraversa il Parco Naturale Regionale del Verdon e si getta nella Durance all’altezza di Cadarache (Bouchesdu- Rhône). Della lunghezza totale di 170 km, trae il suo nome dal colore smeraldo delle sue acque. Dopo Castellane (Alpi dell’Alta Provenza), s’infila per 30 km, in una profonda gola chiamata correntemente il Grand Canyon del Verdon. Questa gola gigantesca, la cui profondità varia fra i 250 e i 750 metri, è il risultato del fantastico lavoro di erosione sugli altopiani calcarei della Provenza. "Niente è più straordinario di questo alternarsi di rocce e abissi, acque verdi e ombre porpora, di questo cielo che sembra il mare di Omero e di questo vento che parla con la voce degli dei scomparsi" (Jean Giono)  
   
 

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