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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Aprile 2012
 
   
  NUOVA PAC, LA BASILICATA PRONTA ALLA SCOMMESSA DELLE ECCELLENZE

 
   
  Cinquant’anni fa la riforma Agraria rivoluzionò il comparto primario meridionale. Oggi la riforma della Politica Agricola Comune per il 2014-2020 si annuncia come un evento di pari impatto, in grado di modificare profondamente il settore e adeguarlo alle mutate necessità di uno scenario divenuto globale anche in questo settore. Scenari analizzati nei tre appuntamenti organizzati per oggi in Basilicata con la partecipazione del Presidente della Commissione Parlamentare Agricoltura dell’Unione Europea, Paolo De Castro, a Sant’arcangelo a Potenza e Stigliano, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone e il Presidente di Acquedotto Lucano, Rosa Gentile. “La riforma della Pac – ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo - dovrà dare le risposte per affrontare le sfide importanti alle quali ci chiama l’Unione Europea. In linea con quanto dichiarato dal Parlamento Europeo – ha detto il Presidente - deve essere anche sostenuta una maggiore flessibilità di intervento, al fine di disporre di strumenti che siano in grado di fronteggiare gli eventuali stati di crisi del settore, che negli ultimi anni si sono manifestati con un ritmo e un’intensità preoccupanti”. “L’auspicio - ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Rosa Mastrosimone - è che la riforma della Pac diventi più mirata e tenga in debita considerazione le specificità del mondo rurale, insieme all’esigenza di una semplificazione delle sue norme e dei controlli. Le priorità individuate dal secondo pilastro della Pac – ha aggiunto – puntano la propria attenzione sul potenziamento della competitività dell´agricoltura e sulla redditività delle aziende agricole, incentivando l´organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo. Queste priorità – in linea con le politiche messe in campo dalla Regione Basilicata ha evidenziato infine l’assessore - da un lato tentano di incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole e il ricambio generazionale, dall´altro tendono al miglioramento della integrazione dei produttori nella filiera agroalimentare”. Due i punti della nuova Pac su cui si è incentrata l’attenzione del Presidente di Acquedotto Lucano - Rosa Gentile, e cioè l’incoraggiamento delle iniziative agro ambientali, in particolare per quel che concerne l’uso efficiente delle risorse e l’attenzione alle zone fragili”. “Ad esempio - ha detto Gentile - gli impianti di trattamento dei reflui potrebbero rendere disponibili ingenti quantitativi di acqua. I 181 depuratori presenti in regione sono in grado di produrre acqua dalle caratteristiche già accettabili e che sarebbero migliorabili con modesti adeguamenti strutturali. Acquedotto Lucano segue con attenzione tutte le possibilità per conseguire il risparmio idrico e ha deciso di supportare una sperimentazione condotta dall’Università della Basilicata a Ferrandina. Un altro aspetto estremamente importante è legato al fenomeno dell’erosione. La sperimentazione condotta a Ferrandina – ha detto infine Gentile - sta dimostrando che i fanghi dei depuratori civili determinano un rilascio di nitrati nel suolo molto graduale rispetto ai tradizionali concimi chimici e questo migliora l’assorbimento dell’acqua piovana rafforzando la stabilità dei suoli”. L’appuntamento di Stigliano ha previsto anche la presentazione del libro “Corsa alla Terra - cibo e agricoltura nell’era della nuova scarsità” curato dal Presidente della Commissione Parlamentare Agricoltura dell’Unione Europea - Paolo De Castro. “Il cibo – afferma De Castro prospettando una crescente importanza del settore primario - costerà di più per tutti, con un impatto che sarà più forte sulle fasce più povere della popolazione mondiale, ma che si farà sentire in modo diretto e indiretto anche nei paesi ricchi”. Secondo De Castro “non servono politiche fatte in casa, quanto uno sforzo per costruire una politica di sicurezza alimentare coordinata a livello globale”.  
   
 

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