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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Aprile 2012
 
   
  COMMISSIONE EUROPEA, AMBIENTE: L´ALCHIMIA DEI RIFIUTI – COME ALCUNI STATI MEMBRI LI TRAMUTANO IN RISORSA

 
   
   Bruxelles, 17 aprile 2012 – Gli Stati membri più virtuosi vantano percentuali di riciclo dei rifiuti fino al 70% e non interrano praticamente nulla in discarica, dove invece altri Stati membri smaltiscono ancora oltre i tre quarti dei rifiuti. Come si è riusciti a tramutare i rifiuti da problema a risorsa? Lo spiega la nuova relazione pubblicata oggi dalla Commissione europea: combinando strumenti politici diversi. Una combinazione di imposte e divieti sulle discariche e sull´incenerimento, programmi di responsabilizzazione dei produttori e sistemi di "paga quanto butti" risulta essere la soluzione più efficace per incanalare i flussi dei rifiuti verso percorsi più sostenibili. Affinché l´Ue riesca a conseguire gli obiettivi fissati nella Tabella di marcia verso l´impiego efficiente delle risorse (zero conferimento in discarica, massimizzazione del riciclaggio e del riutilizzo, limitazione del recupero di energia ai rifiuti non riciclabili), si dovrà generalizzare a tutti gli Stati membri l´introduzione di questi strumenti economici. Janez Potočnik, commissario per l´ambiente, ha dichiarato: "I rifiuti sono troppo preziosi per essere semplicemente buttati via: con una gestione oculata è possibile reiniettarne il valore nell´economia. In sei Stati membri uno smaltimento in discarica pari praticamente a zero si associa oggi a percentuali di riciclo elevate. In tal modo questi Stati non soltanto sfruttano il valore dei rifiuti, ma hanno contestualmente creato anche industrie fiorenti e numerosi posti di lavoro. La relazione illustra come ci sono riusciti: aumentando l´attrattiva economica della prevenzione, del riutilizzo e del riciclaggio mediante strumenti economici selezionati. Condividiamo oggi con gli Stati membri e gli enti locali la responsabilità comune di far sì che tali strumenti siano usati efficacemente e diffusi in tutta l´Ue. È questo uno degli obiettivi centrali della Tabella di marcia verso l´impiego efficiente delle risorse." L´esperienza maturata negli Stati membri insegna che il modo ottimale per migliorare la gestione dei rifiuti passa per la combinazione degli strumenti seguenti: imposte e/o divieti sulle discariche e sull´incenerimento – i risultati dello studio sono inequivocabili: le percentuali di conferimento in discarica e di incenerimento sono scese nei paesi in cui imposte o divieti hanno innalzato i costi di tali operazioni; i sistemi di "paga quanto butti" si sono rivelati molto efficienti nel prevenire la produzione di rifiuti ed incoraggiare i cittadini a partecipare alla raccolta differenziata; i meccanismi di responsabilizzazione dei produttori hanno consentito a vari Stati membri di raccogliere e ridistribuire i fondi necessari a migliorare la raccolta differenziata e il riciclaggio. Tuttavia, date le grandi divergenze riscontrate fra Stati membri e fra flussi di rifiuti in termini di efficienza rispetto ai costi e di trasparenza, questi programmi presuppongono una pianificazione accurata ed un monitoraggio attento. Considerevoli differenze tra gli Stati membri - La gestione dei rifiuti varia notevolmente da uno Stato membro all´altro: stando alla relazione pubblicata il 27 marzo da Eurostat (cfr. Stat/12/48), i sei Stati membri più avanzati in materia (Belgio, Danimarca, Germania, Austria, Svezia e Paesi Bassi) conferiscono in discarica meno del 3% dei rifiuti urbani, percentuale che, all´estremo opposto, sale tuttora ad oltre il 75% in nove Stati membri. I dati statistici pubblicati di recente da Eurostat indicano progressi continui in alcuni nuovi Stati membri, con un rapido aumento delle percentuali di riciclaggio. Anche la produzione di rifiuti urbani è diminuita in vari Stati membri, probabilmente a causa della flessione dell´economia. Strumenti economici necessari per il conseguimento degli obiettivi dell´Ue - Affinché l´Ue riesca a raggiungere gli obiettivi previsti nella sua normativa in materia di rifiuti e quelli fissati in materia di impiego efficiente delle risorse, occorrerà generalizzare gli strumenti citati a tutti gli Stati membri. Nel contesto del riesame degli obiettivi dell´Ue in materia di rifiuti, previsto per il 2014, si vaglierà pertanto l´ipotesi di prevederne per legge l´obbligatorietà in alcuni casi. La Commissione sta inoltre inserendo la buona gestione dei rifiuti fra le condizioni per l´ottenimento di determinati fondi europei (cfr. Ip/11/1159 e Memo/11/663). I rifiuti sono un buon affare - Nel frattempo la Commissione esorta gli Stati membri ad attuare in modo più efficace la normativa sui rifiuti vigente. Nel 2008 il settore della gestione dei rifiuti e del riciclaggio nell´Ue ha realizzato un fatturato di 145 miliardi di euro per un totale di circa 2 milioni di posti di lavoro. La piena attuazione della politica unionale sui rifiuti potrebbe creare altri 400 000 posti di lavoro nell´Ue, incrementando di 42 miliardi di euro il fatturato annuo del settore (cfr. Ip/12/18). Migliorando la gestione dei rifiuti si contribuirebbe al conseguimento di vari obiettivi e traguardi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Per ulteriori informazioni Relazione e risultati particolareggiati per ciascuno Stato membro: http://ec.Europa.eu/environment/waste/use.htm  
Relazione Eurostat sulla gestione dei rifiuti urbani: Stat/12/48 Studio sulla modellistica macroeconomica dello sviluppo sostenibile e legami fra economia e ambiente: http://ec.Europa.eu/environment/enveco/studies_modelling/index.htm#macro  
Si veda anche: http://ec.Europa.eu/environment/waste/index.htm  
 
   
 

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