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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Aprile 2012
 
   
  SECONDO UNA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, PROGREDIRE VERSO LA PARITÀ TRA UOMINI E DONNE STIMOLA LA CRESCITA ECONOMICA

 
   
  Bruxelles, 17 aprile 2012 - Migliorare la parità tra uomini e donne è una componente essenziale della risposta dell´Ue all´attuale crisi economica: è quanto emerge dall´ultima relazione annuale della Commissione europea sulla parità di genere. La relazione prende in esame i progressi compiuti durante lo scorso anno per colmare il divario tuttora esistente tra uomini e donne in ambito professionale, economico e sociale. Malgrado i timidi progressi in termini di aumento del numero di donne ai vertici aziendali e di riduzione del divario nelle retribuzioni, resta ancora molto da fare. Per raggiungere l´obiettivo generale dell´Ue di un tasso occupazionale del 75% della popolazione adulta entro il 2020, i paesi membri devono promuovere maggiormente la presenza delle donne nel mercato del lavoro. Un modo per accrescere la competitività dell´Europa consiste nel conseguire un migliore equilibrio tra uomini e donne nei posti di responsabilità in ambito economico. Vari studi hanno dimostrato che la diversità di genere apporta notevoli benefici e le aziende con una percentuale più alta di donne nei consigli di amministrazione sono più performanti rispetto a quelle guidate da soli uomini. "Le ragioni economiche a favore di una maggiore occupazione femminile e una maggiore presenza delle donne ai vertici aziendali sono evidenti", ha affermato Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il portafoglio Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza. "Saremo in grado di raggiungere gli obiettivi economici ed occupazionali solo se sapremo sfruttare al meglio le nostre risorse umane, sia nel mercato del lavoro in generale che ai vertici delle aziende. Ciò costituisce una parte essenziale del piano per la ripresa economica". La relazione pubblicata oggi, relativa ai progressi realizzati nel 2011 in tema di parità tra i sessi, fa parte di una relazione più ampia della Commissione europea sull´applicazione, nello scorso anno, della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea (Ip/12/370). La relazione illustra i principali sviluppi a livello nazionale ed europeo nei cinque settori chiave della strategia Ue in materia di parità di genere per il 2010-2015, ovvero l´economia, la parità di retribuzione, il processo decisionale, la violenza contro le donne e la parità tra uomini e donne fuori dai confini dell´Ue. Sul mercato del lavoro, il tasso di occupazione delle donne è pari al 62,1%, rispetto al 75,1% degli uomini. Ciò significa che l´Ue potrà raggiungere l´obiettivo di portare l´occupazione al 75%, come previsto nella strategia Europa 2020, solo attraverso un forte impegno a sostegno della parità di genere. Nella strategia Europa 2020, la Commissione ha sottolineato la necessità di promuovere un migliore equilibrio tra vita privata e professionale, in particolare attraverso strutture adeguate di assistenza all´infanzia, un migliore accesso a formule di lavoro flessibili, e facendo in modo che i sistemi fiscali e previdenziali non penalizzino le persone che costituiscono la seconda fonte di reddito (Ip/11/685). Tutto ciò contribuirà ad assicurare che un maggior numero di donne possa inserirsi e restare nel mercato del lavoro. Il divario retributivo tra uomini e donne nell´Ue è diminuito leggermente. In media però, le donne guadagnano ancora il 16,4% in meno degli uomini per ogni ora di lavoro. Tale disparità è provocata da diversi fattori, come la segregazione nel mercato del lavoro e le differenze nelle scelte dei percorsi formativi. La seconda Giornata europea per la parità retributiva ha evidenziato questo problema e le possibili soluzioni (Ip/12/211). Gli scarsi progressi compiuti nell´assicurare l´equilibrio di genere nei consigli di amministrazione aziendali hanno portato la Commissione ad avviare una consultazione pubblica sulle possibili misure a livello europeo per affrontare un problema che rischia di frenare l´innovazione e la crescita in Europa (Ip/12/213). Infine, la Commissione ha realizzato un importante passo avanti verso l´obiettivo di porre fine alla violenza contro le donne, attraverso una serie di misure che mirano a rafforzare i diritti delle vittime di reato (Ip/11/585), fra cui figurano interventi specificamente volti ad aiutare le donne vittime di violenza domestica.  
   
 

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