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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Aprile 2012
 
   
  CAPPELLACCI PRESENTA LABORATORIO ENERGIE RINNOVABILI: "SUPERIAMO MODELLO ECONOMICO OBSOLETO PER CREARE NUOVA IMPRESA E NUOVA OCCUPAZIONE"

 
   
  Tuili, 17 Aprile 2012 - Con il progetto Co2.0 la Sardegna lancia una sfida di grande portata "una vera e propria rivoluzione culturale ed economica". Lo ha dichiarato il 14 aprile il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, all´inaugurazione del laboratorio sulle energie rinnovabili ("Terra, difendiamola con energia", il tema dell´iniziativa) presso il parco Sardegna in Miniatura. "Una sfida - ha aggiunto il presidente - che fa parte integrante del nostro nuovo modello di sviluppo e che conduce ad una Sardegna capace di generare nuove opportunità per i giovani". Il laboratorio si sviluppa all’interno di una cupola trasparente di 12 metri di diametro e, in parte all´esterno, con l’allestimento di apposite "isole tematiche", ha uno scopo didattico-divulgativo ed è rivolto in modo particolare al mondo della scuola. I ragazzi potranno sperimentare, confrontandosi in gruppi, le criticità del modello di sviluppo attuale e quali potrebbero essere i comportamenti virtuosi che innescano i meccanismi di una crescita ecosostenibile. Fondamentale per l’apprendimento risulta l’utilizzo di appositi sistemi multimediali, progettati nell’ambito del progetto Co2.0 della Regione e predisposti appositamente dal Crs4 e dall’Open Media Center del Distretto Ict del parco tecnologico Polaris di Sardegna Ricerche. Qui i ragazzi, divisi in squadre, si confronteranno su dei monitor touch screen, scegliendo degli elementi dotati di appositi sensori rappresentanti tipologie di produzione energetica o comuni pratiche comportamentali che concorreranno alla definizione di un modello di vita e di sviluppo ecosostenibile. "In questa nuova prospettiva - ha spiegato il presidente della Regione - devono essere inquadrati i ragionamenti che oggi facciamo sulle enormi opportunità della green economy che non è solo industria verde, ma ha la capacità di sapersi raccordare con le nostre produzioni agricole su logiche moderne di multifunzionalità e piena integrazione con il settore del turismo". La scommessa che la Sardegna lancia con il progetto Co2.zero è quella di arrivare, entro il 2030, a produrre almeno il 75% della dell’energia elettrica da fonti pulite. In questa direzione, la Giunta ha recentemente approvato il nuovo piano regionale delle energie rinnovabili che fissa un importante traguardo intermedio per l´Isola, che si propone di passare dalla attuale percentuale di produzione da Fer dell’8,7% a quella del 18% entro il 2020. "La nostra ambizione - ha sottolineato Cappellacci - e´ quella di ridurre progressivamente, fino ad azzerarle, le emissioni di anidride carbonica e, in questo modo, rendere ´verde´ non soltanto il nostro territorio, ma anche la nostra economia e la nostra società. Sfida difficile, ma alla nostra portata se riusciremo a farla diventare una sfida che coinvolge ognuno di noi e tutti nostri i nostri territori". La Sardegna punta a costruire un percorso di crescita, di sviluppo e di benessere, senza per questo compromettere - ha rimarcato ancora il presidente - le potenzialità di un sistema ambientale unico, dotato di peculiarità naturalistiche di inestimabile valore che non possono essere sacrificate sull’altare di nessuna opzione economica. L’aspetto culturale è una delle componenti essenziali di Co2.zero che propone un’approccio fortemente innovativo, integrato e intersettoriale che non ha solo implicazioni economiche, ma anche culturali, investendo direttamente i processi educativi e le regole di condotta delle nostre comunità. "Sardegna Co2.0 non è un solo progetto - ha concluso il Governatore - E´ un grande contenitore di progetti. Progetti che guardano tutti nelle medesima direzione e per il raggiungimento dei medesimi obiettivi: quelli dell’uso razionale ed efficiente dell’energia; dell’impegno nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie, che consentano da una parte un ricorso pulito alle fonti fossili, e dall’altra un ampio utilizzo delle fonti rinnovabili; del coinvolgimento delle comunità locali nei nuovi processi produttivi e di efficientamento energetico entro un quadro di sensibilizzazione e educazione allo sviluppo. Risparmio energetico, fonti rinnovabili, carbone pulito e gas naturale sono le parole chiave del nostro nuovo modello di sviluppo. Vogliamo cosi´ andare oltre un modello di sviluppo ereditato dal passato e creare nuove opportunità di impresa di occupazione"  
   
 

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