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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Aprile 2012
 
   
  PRESIDENTE UMBRIA MARINI A CONVEGNO FIRENZE: “ITALIA DI MEZZO MODELLO PER CRESCITA INTERO PAESE”

 
   
  Firenze, 18 aprile 2012 - "L´italia di mezzo non è un territorio di risulta tra il Nord e il Sud. È, anzi, un pezzo dell´Italia che ha una sua forte ed anche antica identità, basata sul suo alto grado di coesione sociale, su di un comune tessuto economico fatto di piccole e medie imprese, una ricchezza architettonica, paesaggistica ed ambientale. Dunque un pezzo dell´Italia che può rappresentare un vero e proprio modello e che può contribuire alla crescita di tutto il Paese". È quanto affermato ieri dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ai lavori del convegno organizzato a Firenze dall´associazione "Bruno Trentin" e Cgil nazionale sul tema "Europa-italia: Italia di mezzo, quale modello di sviluppo". Presenti, tra gli altri, il presidente dell´associazione "Trentin", Guglielmo Epifani, e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Tra i principali caratteri comuni dell´identità delle regioni dell´Italia di mezzo, quello del modello socio-economico, "fortemente incentrato su un alto livello dello sviluppo economico - ha proseguito la presidente Marini, sottolineando che tale aspetto vale un po´ meno per l´Umbria -, un alto livello dei servizi pubblici, un alto senso di solidarietà sociale e quindi di coesione sociale, un welfare ormai patrimonio diffuso, ed un basso grado di egoismo territoriale". C´è, inoltre, l´antica presenza delle Università, che in questa parte dell´Italia è particolarmente diffusa, dalle quali è venuta anche di recente una analoga iniziativa di riflessione, proprio sull´Italia mediana ed il ruolo degli atenei. Insomma, per la presidente Marini, il modello dell´Italia mediana ha origini antiche e nasce e si fortifica nel corso del tempo proprio in quella parte di Paese "dove l´Italia è più Italia". La presidente della Regione Umbria ha quindi ricordato anche l´esperienza del regionalismo che in proprio in queste regioni, all´inizio degli anni ´70 quando furono istituite, ebbe caratteri molto forti e partecipati, e contribuì a costruire quel sistema economico che ne ha garantito crescita e sviluppo. "Noi, Italia di mezzo - ha detto - abbiamo le carte in regola per poter ambire ad essere un modello virtuoso per l´Italia e l´Europa. Un modello che possiamo rafforzare e far crescere guardando alle sfide che l´Europa ci pone, più che per una sorta di omogeneità politica. Certamente il tema delle infrastrutture ci unisce, se si pensa alla Quadrilatero o alla E78, ma dobbiamo andare oltre. Dobbiamo soprattutto saper costruire una comune strategia di sviluppo economico, immaginando di essere già una macro regione d´Europa". Una ipotesi di lavoro, questa, che la presidente Marini lega alla attuale fase di negoziati a livello europeo per la definizione della nuova programmazione delle risorse comunitarie per il periodo 2014-2020: "Insieme - ha detto la presidente - dobbiamo saper elaborare, con ´pensieri lunghi´, una strategia che sappia affermare in ambito europeo e nazionale la nostra identità, e contrastare i processi di marginalizzazione che, per effetto dei percorsi di globalizzazione e dei centri di potere politico ed economico di aree emergenti del centro e nord Europa, tendono ad acuirsi".  
   
 

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