Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Aprile 2012
 
   
  GORIZIA: DUE MOSTRA VENERDI´ 20 E SABATO 21 APRILE

 
   
 

Si apriranno in sequenza, con la vernice a Palazzo Della Torre in programma venerdì alle 17.30, e quindi con l’inaugurazione nelle scuderie di Palazzo Coronini sabato 21 aprile alle 17, le due mostre “Il tempo sospeso. La storia del Monte di pietà di Gorizia (1831-1929). Tra beneficenza e credito” (visitabile a Palazzo Della Torre, sede della Fondazione Carigo fino al 30 settembre 2012) e “Delle mie gioie ed oggetti d’oro … Le mode e gli affetti nei gioielli dei conti Coronini Cronberg di Gorizia”, che esporrà per la prima volta i gioielli dei conti Coronini Cronberg. Due mostre e un unico percorso per ritrovare e rileggere la storia dell’isontino e delle sue popolazioni, ricostruita attraverso carte, preziosi e oggetti personali, documenti, carteggi e registri che compongono un archivio articolato e prezioso, capace di svelare la storia economica e sociale del suo tempo e delle diverse generazioni che si sono succedute in questi 180 anni in città e nell’Isontino. Un’unica mostra, dunque, per raccontare la “doppia vita” dei gioielli di famiglia: quelli impegnati, talvolta ripresi e piu’ spesso rimasti in deposito al banco dei pegni, e quelli di una dinastia di riferimento per la nobilta’ mitteleuropea, i conti Coronini Cronberg. Info: www.fondazionecarigo.it

Gli oggetti preziosi lasciati presso il Monte di pietà a garanzia della restituzione di un prestito, e mai ritirati, sono dunque rimasti in un “tempo sospeso”. La mostra di Palazzo Della Torre si propone di raccontare la storia del Monte di Pietà voluto nel 1831, con l’annessa Cassa di Risparmio, dal conte Giuseppe Della Torre Valsassina. Nella duplice ricorrenza dei 180 anni dalla sua costituzione e del ventennale d’attività  della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia sono stati riuniti materiali provenienti da diversi archivi: l’Archivio di Stato di Trieste e quello di Gorizia, l’Archivio Storico Provinciale e quello della Curia Arcivescovile della stessa città, nonché dal ricco archivio storico del Monte di pietà e della Cassa di Risparmio, riordinato e inventariato nell’ultimo decennio, dal 2002 al 2012. Nell’allestimento dello studio Modland, a cura di Maddalena Malni Pascoletti, Lucia Pillon e Luca Geroni, si snoda un percorso di oltre 3700 pezzi archivistici, databili fra il 1831 e gli anni Settanta del ‘900, distinto in più sezioni. La prima, dedicata alla costituzione e alle fasi evolutive del Monte di pietà, permette di ripercorrere, oltre alla storia dell’ente, le vicende degli istituti che l’hanno preceduto, il Pio Monte fondato nel 1753 dal primo arcivescovo cittadino, Carlo Michele d’Attems, e la Cassa d’imprestanza aperta nel 1790. Una seconda sezione riguarda la sede storica. Inventari e relazioni, piantine e progetti architettonici permettono di seguire le modifiche subite dall’edificio che ha sempre ospitato il Monte di pietà ed è sede, attualmente, della Fondazione Carigo. La sezione dedicata ai Documenti contabili riunisce registri e protocolli d’incanto, utili a comprendere il funzionamento del credito su pegno e la gestione dei depositi. Infine sono esposti i preziosi, suddivisi in sezioni che ne ricalcano le diverse tipologie: gioielleria, oreficeria popolare e borghese, bigiotteria, argenteria e orologeria. Il tutto ruota intorno a un nucleo centrale, una sorta di installazione tesa a ricreare, con pile di antiche carte e oggetti, le atmosfere del vecchio Monte, quasi il tempo fosse rimasto sospeso. Due ulteriori sezioni raccolgono gli esiti delle collaborazioni avviate, in occasione della mostra, con la Scuola dei corsi merletti di Gorizia e con il Liceo artistico “Max Fabiani”. Traendo spunto da alcuni gioielli della raccolta le insegnanti della Scuola merletti hanno realizzato originali lavorazioni di merletto a fuselli, gli studenti del Liceo Artistico abiti, decorazioni e rilievi. Negli stessi spazi che ne contengono le realizzazioni, agli allievi del “Max Fabiani” saranno affidati i laboratori didattici connessi all’esposizione. Orari: da martedì a venerdì in orario 16.00-19.00, sabato e domenica ore 10.00-19.00, chiuso lunedì ingresso gratuito.

 

Il panorama delle collaborazioni poste in essere in occasione della mostra è arricchito, inoltre,  dalla mostra “Delle mie gioie ed oggetti d’oro … Le mode e gli affetti nei gioielli dei conti Coronini Cronberg di Gorizia” che, da domenica 22 aprile, e fino a domenica 2 settembre 2012 esporrà per la prima volta i gioielli dei conti Coronini Cronberg, nelle Scuderie del Palazzo Coronini a Gorizia. Orari da martedì a sabato 10.00-13.00 14.00-19.00 e domenica 10.00-13.00 15.00-20.00. Ingresso € 3,00 studenti € 1,00, ingresso gratuito bambini fino ai 10 anni. Un’opportunità unica per scoprire il gusto di un’epoca, ma soprattutto il modo in cui una famiglia della nobiltà goriziana dell’Ottocento seppe recepire le mode, le tendenze e le convenzioni sociali che, tra il XIX e l’inizio del XX secolo, condizionarono la produzione, le forme e l’uso dei gioielli. Organizzata dalla Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, realizzata grazie al sostegno e con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, la mostra, curata da Cristina Bragaglia Venuti e Maddalena Malni Pascoletti, ha selezionato 108 pezzi, su un totale di oltre trecento. Un ruolo assai significativo per la composizione della collezione è stato giocato nel tempo da due figure femminili che entrarono a far parte della famiglia Coronini attraverso il matrimonio: Carolina Ritter de Zàhony e Olga Westphalen Fürstenberg, rispettivamente nonna e madre del conte Guglielmo. Grazie alla loro rete di parentele, nei primi anni del Novecento i Coronini entrarono in possesso di cospicue eredità comprendenti arredi, dipinti e numerosi gioielli. Lungo il percorso espositivo della mostra, accanto agli ornamenti appartenuti alle diverse generazioni di Coronini, si troveranno dunque anche gioielli legati ad altri importanti rappresentanti della nobiltà e dell’alta borghesia goriziana, come Heinrich e Angiolina Ritter de Zàhony, i banchieri di origine inglese Smart e i baroni Löhneysen. I gioielli esposti rappresenteranno, per varietà di forme e tipologia, uno spaccato in linea con il gusto diffuso presso la grande aristocrazia e le case regnanti di tutta Europa. Attraverso le nove sezioni in cui è suddivisa la mostra la raccolta Coronini offrirà una testimonianza significativa della straordinaria varietà del gioiello ottocentesco, soggetto a rapidi mutamenti sotto la spinta di mode e tendenze suggerite da regine e imperatrici, ma anche da eventi storici, scoperte scientifiche e tecnologiche.

Durante il periodo di apertura delle due mostre sono previsti numerosi eventi collaterali, realizzati con il concorso delle diverse realtà operanti sul territorio: ricordiamo che la messa in rete e la creazione di sinergie mirate alla promozione e allo sviluppo culturale e turistico del territorio è, oggi più che mai, uno dei principali obiettivi perseguiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

 

Il progetto è promosso dalla Fondazione Carigo con il contributo della Cassa di Risparmio del FVG ed in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici e la Soprintendenza Archivistica per il Friuli Venezia Giulia, i Musei Provinciali di Gorizia, la Scuola dei Corsi Merletti e il Liceo Artistico “Max Fabiani” di Gorizia, e si avvale di un Comitato scientifico composto da Lucia Pillon, Luca Geroni, Paolo Iancis e Maddalena Malni Pascoletti. La rassegna gode inoltre del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’ACRI, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia - Direzione Generale Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Provincia di Gorizia, del Comune di Gorizia e della mediapartnership del quotidiano Il Piccolo
 
   
 

<<BACK