Feste popolari a Cagliari e a Sassari, iniziative per le scuole, valorizzazione della lingua sarda, rinnovato interesse per il progetto Sardegna Digitale, coinvolgimento dei circoli degli emigrati. Questi i temi toccati durante l’illustrazione alla stampa delle manifestazioni previste dal 24 aprile al 4 maggio. "Sa Die de sa Sardigna" riparte, anche nel 2012. L’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo, Sport, Sergio Milia, ha illustrato il programma delle manifestazioni per la nuova edizione della giornata celebrativa dell’identità del popolo sardo.
Feste popolari a Cagliari e a Sassari, iniziative per le scuole, valorizzazione della lingua sarda, rinnovato interesse per il progetto Sardegna Digitale, coinvolgimento dei circoli degli emigrati. Questi i temi toccati durante l’illustrazione alla stampa delle manifestazioni previste dal 24 aprile al 4 maggio.
"La Regione crede ancora al progetto della realizzazione della sua festa nazionale quale momento di identificazione collettiva dei sardi al di là delle ovvie differenze culturali, di opinione, di schieramento e di estrazione. Facciamo di questo momento - ha detto l’assessore Milia - un momento di unità".
Grande importanza è stata data alla celebrazione degli avvenimenti al coinvolgimento delle associazioni culturali e delle amministrazioni comunali che hanno ricevuto anche dei piccoli, ma significativi, sostegni finanziari per organizzare delle iniziative qualificanti.
"Da un punto vista culturale e tecnico è positivo che la Regione valorizzi la giornata nazionale del popolo sardo - ha detto Giuseppe Corongiu, dirigente regionale della Direzione dei Beni Culturali - e anche che si punti sulla comunicazione in lingua sarda quale strumento di veicolarità delle tematiche identitarie".
L’assessore Milia, ribadendo il contenuto educativo del messaggio della giornata in memoria della cacciata dei piemontesi, ha colto l’occasione della presentazione per riferire che il Progetto Scuola Digitale, che ha disposizione fondi per 120 milioni, ha avuto il plauso del Ministero dell’Istruzione il quale ha deciso di farne un progetto pilota per tutto il territorio statale. I contenuti digitali di tale programma saranno proposti alle istituzioni scolastiche in tre lingue: inglese, italiano e sardo.
"Per noi - ha detto ancora Milia - è un’importante occasione per cercare di rilanciare, nei limiti del bilancio e del momento di grave crisi economica che stiamo attraversando, una manifestazione che, al di là di ogni intento celebrativo, ci ricorda il valore e la forza di essere un vero popolo. Questa festa deve stimolare un momento di riflessione e autocoscienza per la nostra comunità isolana"