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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Aprile 2012
 
   
  TURISMO: BUONO IL 2011 IN PROVINCIA DI PARMA

 
   
  Presentato al tavolo di coordinamento il report con i dati su arrivi, presenze e ricettività Sono incoraggianti i dati 2011 sull’andamento del turismo in Provincia di Parma, numeri di tutto rispetto in periodi di crisi come questo e con un settore termale che continua a soffrire. Numeri che raccontano di come Parma e il territorio siano di richiamo per i turisti (557.074 arrivi +7,6 % rispetto al 2010) ma che evidenziano anche la difficoltà a far fermare le persone per più notti e non per una sola (1.497.094 presenze -1,6%). Sono queste alcune tendenze emerse dal report elaborato dall’Ufficio Statistica della Provincia e presentato oggi nella sede dell’ente ai componenti il Tavolo di coordinamento provinciale del turismo. “Dati buoni, con circa 30mila arrivi in più – ha sottolineato l’assessore provinciale Agostino Maggiali commentando l’andamento – c’è un calo delle presenze dovuto a una criticità che abbiamo su Salso, una ferita aperta e un problema che riguarda tutto il territorio. Sono buoni i dati di Parma, delle zone collinari e ottimi in montagna in particolare nella est. Ci dicono che il nostro territorio piace, è attrattivo per gli stranieri, sempre più in aumento, un turismo che se supportato da una buona organizzazione può crescere e far crescere quel Pil che deriva da questo settore, che crea posti di lavoro e sviluppo”. Molti gli spunti forniti nella presentazione dei dati affidata a Andrea Gaiani, responsabile dell’Ufficio Statistica della Provincia. Mentre i turisti italiani hanno avuto un aumento del 6,3% degli arrivi, ma una diminuzione del 3,1% delle presenze (in valore assoluto 398.556 arrivi e 1.131.085 presenze), sono gli stranieri a portare buone notizie per gli operatori locali. Crescono infatti sia gli arrivi (+11%) sia le presenze (+3,2% con permanenza media stabile rispetto all’anno precedente) degli stranieri, ancora una quota minoritaria del movimento complessivo (il 28,5% e 24,4% del totale) ma questo segmento di mercato è ad alto valore aggiunto per le ricadute sull’economia locale. Le nazionalità più rappresentate sono, in ordine decrescente: Francesi (6mila presenze (+14,5%), Tedeschi, Statunitensi (2.800 presenze +11,6%) e Inglesi. L’aumento degli arrivi e delle presenze avviene in tutte le aree tranne che nella zona termale. Le variazioni più positive si sono verificate nelle località collinari (+8,7% arrivi e +13,8% presenze) e montane (+13,8% arrivi e +15,4% presenze) con la notevole crescita nella Est che presenta i dati percentuali migliori di tutto il territorio. Il Capoluogo fa segnare un solido incremento degli arrivi (+12,3%) e un + 2,8% delle presenze mentre nel comparto “Città d’arte” si rileva una leggera crescita sia per gli arrivi con +1,9% sia per le presenze (+1,7%). Si conferma la sofferenza delle località termali (-0,4% gli arrivi e -12,7% le presenze). Complessivamente l’offerta ricettiva in provincia di Parma alla fine del 2011 conta 760 strutture attive e 19.488 posti letto, con un aumento di 45 strutture (+6,3%) e 364 posti letto (+1,9%) rispetto all’anno precedente. Le performance migliori sono nel comparto extralberghiero (B&b, agriturismi, campeggi, ecc...) dove si registra una consistente crescita degli arrivi (+14,1%) e un aumento dell’8,9% delle presenze, mentre nelle strutture alberghiere c’è un calo del 4,5% delle presenze e di un incremento del 6,5% degli arrivi. Va tuttavia ricordato che l’extralberghiero rappresenta una quota decisamente minoritaria del movimento clienti complessivo, il 15,3% degli arrivi totali e il 23,8% delle presenze nell’anno 2011. Sui dati arriva una importante novità annunciata nella riunione e frutto della sinergia fra l’Ufficio statistica e quello Turismo e Cultura della Provincia: una indagine campione che partirà fra breve in collaborazione con strutture ricettive che vi hanno aderito e che permetterà già nel corso di quest’anno di avere dati molto “freschi” su cui ragionare e impostare il lavoro. Il bisogno di attrezzarsi meglio per affrontare il futuro e risolvere le criticità è emersa nel confronto che è scaturito nel corso della riunione e che ha posto l’accento su molti elementi a partire dall’importanza per il settore della presenza delle Fiere di Parma, ente che con i suoi eventi è sempre più fonte di attività anche per il turismo e in grado di incidere, come dimostrano i dati, positivamente su arrivi e presenze ed è quello che è accaduto con la Fiera del Camper. E’ stata inoltre evidenziata la necessità di mantenere attiva la struttura dell’Aeroporto di Parma, soprattutto in rapporto all’aumento dei turisti stranieri, la strategicità del turismo congressuale e la forza attrattiva dei grandi appuntamenti, primo fra tutti il bicentenario verdiano a cui occorre pensare in fretta. Ancora: la necessità di superare la stagionalità con una organizzazione puntuale e la costruzione di pacchetti a disposizione anche dell’indotto che deriva dall’attività scientifica dell’Università. Diversi i problemi sollevati: dalla mobilità interna, alla difficile fruizione di spazi che possono costituire una occasione visita per il turista, a quello delle risorse e degli investimenti. Alla riunione del tavolo sono intervenuti il sindaco di Salso Giovanni Carancini, Achille Borrini di Upi, Claudio Franchini di Ascom, Stefano Cantoni di Confesercenti, Emio Incerti di Federalberghi, Roberto Squeri di Fiere di Parma, Alessio Concari di Confcooperative, che si occupa dell´Ostello della Gioventù di Parma, Brunella Marchione dell’Università di Parma , Cristina Nizzoli per il Comune di Parma  
   
 

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