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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Aprile 2012
 
   
  UMBRIA, ANNO EUROPEO INVECCHIAMENTO ATTIVO: UNA SFIDA PER LE ISTITUZIONI

 
   
  Perugia, 24 aprile 2012 - L´invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni rappresentano una sfida culturale che riguarderà tutti gli assetti istituzionali che dovranno rivedere il loro modello sanitario e sociale: è il messaggio emerso dall´incontro organizzato il 19 aprile dalla Presidenza del Consiglio dei ministri a Roma, dal titolo "Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni: sfide demografiche e solidarietà tra le generazioni". A renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, che ha partecipato all´iniziativa insieme agli amministratori e ai rappresentanti di diverse Regioni. "Nel suo intervento il ministro per la cooperazione internazionale e l´integrazione, Andrea Riccardi - ha detto la vicepresidente - ha ricordato che il Governo per la famiglia ha stanziato risorse pari a 70 milioni di euro, di cui 45 saranno destinati alle Regioni. Le Regioni in Commissione politiche sociali ieri hanno espresso parere positivo apprezzando l´impegno del ministro in questo difficile momento. In particolare alla Regione Umbria sono destinati 738 mila euro che andranno a rinforzare le risorse già stanziate in bilancio regionale per la famiglia e politiche finalizzate allo sviluppo e al consolidamento del sistema integrato socio-educativo per la prima infanzia e per finalità a favore degli anziani, anche per la permanenza presso il proprio domicilio, la promozione di una vita indipendente, per favorire il rapporto tra le generazioni e colmare il divario digitale". "I contenuti e le indicazioni emerse durante l´incontro avvalorano il percorso intrapreso dalla Regione Umbria che ha preadottato un disegno di legge a tutela della promozione e della valorizzazione dell´invecchiamento attivo, con lo scopo di promuovere azioni per il benessere e la prevenzione degli anziani, per la formazione continua, per incentivare il turismo sociale, individuare strumenti utili a favorire la fruizione della cultura, lo scambio di saperi e conoscenze tra le generazioni, anche attraverso progetti che coinvolgono le scuole. Tutto ciò - ha aggiunto - è in sintonia con quanto previsto dal nuovo Piano sociale regionale che punta a valorizzazione le persone anziane come risorsa della società anche attraverso un impegno utile e gratificante". "Il principio - ha aggiunto - acquista maggior valore alla luce dell´indagine effettuata dal servizio di sondaggi e analisi della Commissione europea, Eurobarometro, dalla quale emerge in modo chiaro l´importanza degli anziani in Italia e in Europa. Su 1.039 intervistati sul territorio nazionale, l´81 ha dichiarato che gli anziani possono avere un ruolo fondamentale nella cura dei nipoti, l´83 per cento ritiene che siano ancora importanti sotto il profilo del sostegno economico per la famiglia, il 71 per cento sostiene che possano dare impulso ai consumi e ciò vale anche per l´assistenza ai familiari. Il 77 per cento degli intervistati dichiara che possano ancora lavorare dietro retribuzione, mentre il 61 per cento trova importante la loro attività nel volontariato. Il dato trova grande riscontro anche in Umbria, visto che nella nostra regione la popolazione anziana gode di un alto livello di autonomia che, realisticamente, può rimanere tale se supportato da politiche attive in grado di contrastare i rischi tipici connessi all´avanzare dell´età - ha concluso la vicepresidente - Promuovere politiche per l´invecchiamento attivo rappresenta quindi, per le amministrazioni locali una nuova sfida e ciò lo è a maggiormente per l´Umbria che, essendo la quarta regione italiana per indice di vecchiaia, è fortemente interessata dal fenomeno".  
   
 

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