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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Aprile 2012 |
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LA MORTADELLA È UN PRODOTTO CON UNA RIDOTTA PERCENTUALE DI GRASSI E LE LINEE GUIDA REGIONALI NON LA SCONSIGLIANO.
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Bologna - "Molto rumore per nulla. Le linee guida regionali non sconsigliano affatto la mortadella”, così gli assessori regionali all’agricoltura e saluteTiberio Rabboni e Carlo Lusenti intervengono sul presunto obbligo di non somministrare nelle mense scolastiche uno dei prodotti simbolo della tradizione emiliano-romagnola. “La mortadella – spiegano Rabboni e Lusenti –non è nemmeno citata né direttamente, né indirettamente tra gli alimenti da evitare, perché il documento regionale parla di prodotti di salumeria freschi, da cuocere e stagionati, mentre invece la mortadella, come è noto, è un insaccato cotto. Peraltro, proprio la Mortadella di Bologna Igp è oggi, non solo un prodotto di elevata qualità e dalle inimitabili caratteristiche organolettiche, ma anche adatto a un’alimentazione corretta ed equilibrata per grandi e piccoli. Come riportano le tabelle curate dal Consorzio di tutela, consultabili al sito www.Mortadellabologna.com questo salume ha infatti una percentuale di grassi molto contenuta, del 28%, tra i più bassi in assoluto tra i prodotti assimilabili.” “Quello che le linee guida invece suggeriscono è la moderazione nelle quantità e la corretta informazione sulle proprietà degli alimenti. Non dimentichiamoci che l’Italia ha la stessa percentuale di obesi sulla popolazione giovanile degli Usa , una condizione che assieme al sovrappeso rappresenta una vera e propria emergenza sociale e sanitaria. Per questo tentiamo di conciliare l’educazione al consumo dei prodotti tipici e tradizionali dell’Emilia-romagna, Dop, Igp e del territorio con la corretta ed equilibrata alimentazione. Credo che su questa impostazione convengano genitori, docenti e tutte le persone di buonsenso. Infine – concludono gli assessori regionali – le linee guida regionali costituiscono un indirizzo e non un obbligo e come tali sono un invito alla corresponsabilità per il benessere dei giovani e giovanissimi verso scuole, istituzioni locali, famiglie e media.” |
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