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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Aprile 2012
 
   
  I CONSUMI DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI, 2009-2010

 
   
  Pescara, 24 aprile 2012 - Lo studio sui Consumi delle famiglie abruzzesi, il primo realizzato specificamente in Abruzzo, si iscrive nella scelta effettuata dal Cresa qualche anno fa di dare corpo alla qualificazione “sociale” presente nel suo acronimo e di indagare in modo sistematico e strutturato i principali fenomeni che interessano la regione sia sotto il profilo economico sia sotto quello sociale. I consumi delle famiglie sono l’aggregato economico che maggiormente contribuisce alla formazione del Pil nazionale (61,6% nel 2009) e, ancor di più, regionale (66% nel 2009) e forniscono al contempo, in modo più puntuale degli indicatori di reddito, informazioni sul benessere effettivo degli individui residenti in un territorio. I consumi delle famiglie abruzzesi analizza struttura quantitativa e qualitativa, livello e variazioni nel tempo della spesa per consumi, evidenzia tenore e qualità della vita della popolazione residente in regione e fornisce, in tal modo, una piattaforma conoscitiva utile per le scelte di investimento degli operatori economici e per quelle di policy degli amministratori locali. Lo studio ha alla base un’indagine che ha coinvolto, nel periodo settembre 2009-settembre 2010, 1.089 famiglie residenti in Abruzzo realizzata per conto del Cresa dalla società Doxa. L’analisi socio-economica dei risultati è stata impreziosita da una lettura sociologica fornita dal prof. Domenico Secondulfo, professore ordinario di sociologia presso l’Università di Verona. Il rapporto di ricerca evidenzia peculiarità e diversità delle scelte e dei comportamenti d’acquisto delle famiglie abruzzesi e fornisce indicazioni sulle loro principali caratteristiche sociali, economiche e territoriali. Indaga, infine, alcuni aspetti del disagio sociale e le aspettative per il prossimo futuro, aprendo, in tal modo, una “finestra” su aspetti immateriali che incidono in maniera non quantificabile ma sostanziale sulla percezione del tenore e della qualità che gli abruzzesi hanno della propria vita. Le informazioni, oltre ad essere fornite a livello regionale e confrontate con quelle medie nazionali, sono state elaborate anche per classi di dimensione demografica dei comuni nonché per area del cratere sismico e resto d’Abruzzo, analisi quest’ultima particolarmente interessante perché offre uno spaccato della particolare situazione in cui versava un’ampia parte della società regionale a poco più di anno di distanza dal sisma.  
   
 

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