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Notiziario Marketpress di Martedě 24 Aprile 2012
 
   
  UE: COME MODERNIZZARE L´INSEGNAMENTO SUPERIORE

 
   
  Strasburgo, 24 aprile 2012 - Solo 200 dei 4000 istituti d´istruzione superiore europei figurano nella classifica dei migliori 500 al mondo. Per sostenere la competitivitŕ europea a livello internazionale, i deputati hanno adottato una relazione il 20 aprile, durante la plenaria, incoraggiando gli Stati membri a modernizzare i propri istituti di educazione superiore promuovendo la mobilitŕ e incoraggiando le universitŕ a cooperare con le realtŕ private locali e le istituzioni pubbliche. La relazione del deputato rumeno di centro destra László Tökés č nata in reazione alla comunicazione della Commissione europea sulle sfide per il futuro legate all´educazione superiore. Nonostante gli Stati membri siano responsabili dell´educazione superiore, le iniziative dell´Ue contribuiscono al loro coordinamento. Per raggiungere gli obiettivi della strategia 2020, il 35% dei posti di lavoro dell´Ue necessiteranno delle qualifiche superiori. Attualmente, solo il 26% della manodopera possiede un diploma d´insegnamento superiore. La relazione invita gli istituti a facilitare l´accesso agli studenti provenienti da classi sociali meno privilegiate e a prendere in considerazione i bisogni di una societŕ multietnica e multilinguistica. I lavoratori dovranno anche restare aggiornati e migliorare le loro conoscenze parallelamente alla loro attivitŕ professionale. Secondo László Tökés, le istituzioni d´insegnamento superiore dovranno adottare i loro programmi e i loro metodi ai nuovi studenti. Favorire la mobilitŕ e lavorare con le imprese - La relazione richiede anche una maggiore cooperazione tra gli Stati membri e la creazione di programmi comuni, sostenendo anche la proposta della Commissione europea che mira a migliorare il riconoscimento degli studi svolti all´estero. Infine gli istituti vengono incoraggiati al dialogo con le aziende, comprese le piccole e medie imprese, gli organismi regionali e locali. Questo permette d´insegnare le competenze piů ricercate nel mercato del lavoro e ridurre il tasso di disoccupazione dei giovani, che oggi sfiora il 21% in Europa.  
   
 

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