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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Aprile 2012
 
   
  RIFIUTI, MARINI E ROMETTI: PER AUMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA SVOLTA NEL 2011; AVANTI CON ATTUAZIONE PIANO REGIONALE UMBRIA NEL RISPETTO DIRETTIVA EUROPEA

 
   
  Perugia, 26 aprile 2012 - "Per la prima volta, dopo anni pressoché di stallo, nel 2011 c´è stata in Umbria una svolta decisiva per l´incremento della raccolta differenziata, che ha raggiunto il 43 per cento nell´ultimo trimestre, il 10 per cento in più rispetto al 2010. Un dato che ci fa stimare come possibile di superare il 50 per cento entro il 2012". È quanto hanno sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, illustrando il 24 aprile nel corso di una conferenza-stampa i dati certificati di produzione e raccolta differenziata dei rifiuti 2011. "La Regione Umbria - ha detto la presidente Marini - applicherà rigorosamente la direttiva europea in materia dei rifiuti, che pone l´accento sul recupero e il riciclo, con il superamento delle discariche. A questo scopo, è imprescindibile l´incremento della raccolta differenziata secondo quanto prevede il Piano regionale. Un obiettivo - ha aggiunto - al cui raggiungimento, in accordo con gli Ati, abbiamo sollecitato in particolare i 19 Comuni umbri con più di 10mila abitanti e in cui vive il 75 per cento della popolazione umbra, sostenendone gli sforzi per la riorganizzazione dei servizi, ma che dovrà essere conseguito in maniera il più omogenea possibile in tutto il territorio regionale". "Sulla base dei risultati ottenuti nel 2011 - ha detto ancora la presidente - è realistico prevedere che a fine 2012, con l´implementazione del porta a porta per cui abbiamo messo a disposizione degli Ati 1 milione e 800mila annui con il Piano triennale 2001-2013, con il regolamento regionale che prevede incentivi per chi è virtuoso e disincentivi per chi conferisce maggiori quantità in discarica, la raccolta differenziata si attesti anche sopra al 50 per cento e nel medio periodo si arrivi al 65 per cento. Un´ulteriore spinta sarà data dalla realizzazione di impianti a valle della raccolta differenziata". "L´umbria potrà così lavorare all´attuazione della parte del Piano regionale dei rifiuti più significativa dal punto di vista della sostenibilità ambientale - ha rilevato - che punta sulla filiera del riciclo, sulla diminuzione della produzione e del conferimento nelle discariche, e fare una valutazione dell´intero ciclo dei rifiuti tenendo conto delle scelte compatibili dal punto di vista economico e ambientale, poiché incidono sulle amministrazioni e sulle tariffe dei servizi per i cittadini". L´assessore Rometti, che insieme alla presidente Marini ha voluto ringraziare quanti concorrono alla realizzazione del Piano regionale, a cominciare dai cittadini, ma anche Comuni, Ati, soggetti gestori dei servizi, uffici regionali e Arpa, si è soffermato in particolare sui risultati conseguiti lo scorso anno. "Ci indicano che la strada intrapresa nel 2011, il primo vero anno di attuazione del Piano approvato nel 2009, è quella giusta - ha detto - Abbiamo impresso una spinta decisiva al sistema di gestione, rompendo un trend di crescita che era di poco superiore all´1 per cento, grazie al passaggio dalla raccolta tradizionale con i cassonetti stradali alla raccolta domiciliare o porta a porta. Per il primo anno, inoltre, invertiamo il trend della produzione dei rifiuti che si è ridotto significativamente. Un calo da attribuire non solo alla crisi e alla diminuzione dei consumi - ha rilevato - ma all´azione di sensibilizzazione svolta dai Comuni e alle azioni per il contenimento promosse dalla Regione, ad esempio con il programma delle fontanelle di acqua pubblica". "Non va sottovalutato, inoltre - ha concluso - che i criteri con cui l´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione ambientale, certifica i dati, sono assolutamente rigorosi e che, se venissero applicati i criteri meno penalizzanti di altre regioni, l´Umbria sarebbe più vicina al traguardo che si è posta e che rappresenta il nostro obiettivo prioritario e strategico". Dati 2011. È stata di 513mila 952 tonnellate la produzione annuale di rifiuti urbani e assimilati in Umbria per l´anno 2011, in calo rispetto all´anno precedente di 35 mila087 tonnellate (-6,39 per cento), mentre sempre per lo stesso anno, il totale della quantità di rifiuti urbani differenziati è stato pari a 195 mila 412 tonnellate, in aumento di circa 15 mila tonnellate rispetto alle quantità 2010 (+8,24 per cento). I dati trasmessi dai Comuni sono stati elaborati dall´Arpa, validati dall´Osservatorio regionale e approvati dalla Giunta regionale. Sempre nel 2011, la produzione pro-capite di rifiuti, calcolata sulla base della stima degli abitanti equivalenti (pari a 965.864 abitanti) è scesa da 572 kg/abitante a circa 520 kg/abitante, con un calo su base annuale del 7 per cento. Il dato, fortemente positivo, segnala un forte calo della produzione, generalizzato su tutto il territorio regionale e più consistente dove si registra anche un maggiore incremento della raccolta differenziata. In proposito, particolarmente significativo è il dato rilevato nel territorio dell´Ati 2 dove si registra un calo della produzione pari a -8,20 per cento a fronte di un aumento della raccolta differenziata dell´+8,28 per cento. Ciò a conferma che il sistema di raccolta domiciliare contribuisce a tale riduzione in quanto implica una raccolta più selettiva e attenta dei rifiuti e, con la progressiva eliminazione dei cassonetti stradali, si riducono anche le quantità di rifiuti conferite impropriamente nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani, da utenze non domestiche. Il dato è ancora più significativo se si considera che per l´effetto combinato di questi fattori si registra anche un calo del rifiuto indifferenziato destinato allo smaltimento (nell´Ati 2 -20 per cento): il totale della quantità di questa tipologia di rifiuti è stato infatti pari a 318mila 540 tonnellate, in diminuzione di circa 50mila tonnellate rispetto alle quantità 2010 (-13,56 per cento). Per quanto riguarda i rifiuti urbani differenziati, il totale della quantità raccolta è stato pari a 195mila412 tonnellate, in aumento di circa 15mila tonnellate rispetto alle quantità 2010 (+8,24 per cento). Di particolare rilevanza l´aumento pari al 32 per cento della frazione organica umida (Fou) dovuta all´estensione del sistema di raccolta domiciliare. Tale frazione che attualmente è destinata al recupero di materia (compost di qualità), in futuro, potrà essere destinata anche al recupero di energia (biogas) in impianti di digestione anaerobica in corso di progettazione. La media annuale della raccolta differenziata sull´intero territorio regionale si è attestata al 38,02% segnando un incremento di oltre il 5 per cento rispetto all´anno precedente 2010 (32,90 per cento), rompendo un trend di crescita che da alcuni anni segnava incrementi annuali poco superiori all´1 per cento). L´incremento su base annuale, seppure significativo, non rivela però il vero dato di incremento della raccolta differenziata: il passaggio dal tradizionale sistema di raccolta stradale ai nuovi sistemi di raccolta domiciliari o porta a porta è avvenuto principalmente nella seconda metà dell´anno e pertanto risulta "diluito" nella media annuale. I dati relativi al solo quarto trimestre 2011, pur segnalando incrementi diversi su ciascun Ati, registrano infatti una quota regionale di raccolta differenziata superiore al 43 per cento, con un incremento rispetto all´anno precedente di +10 per cento. Il 2011 rappresenta quindi l´anno di "svolta" per l´incremento della raccolta differenziata. Sulla base della progressione della riorganizzazione dei servizi di raccolta, è verosimile che a fine 2012 la percentuale di raccolta differenziata si possa attestare su una quota anche superiore al 50 per cento. I dati del primo trimestre dell´Ati n.2 (che "pesa" per circa il 40 per cento sulla media regionale) registrano una quota di raccolta differenziata superiore al 51 per cento. Proseguendo il trend di crescita anche negli Ati più in ritardo, in particolare nell´Ati 4, è ipotizzabile che a fine 2012 possa essere conseguito un risultato regionale di raccolta differenziata prossimo al 55 per cento. I Comuni che nel 2011, grazie allo sviluppo dei sistemi di raccolta domiciliare, hanno raggiunto e superato l´obiettivo del 50 per cento sono 18: Citerna, Sigillo, Bettona, Deruta, Fratta Todina, Magione, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Paciano, Panicale, Piegaro, San Venanzo, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Giano dell´Umbria, Gualdo Cattaneo, Attigliano, Guardea. Tra di essi, si segnalano i comuni di Fratta Todina, Piegaro, Torgiano e Giano dell´Umbria che hanno già raggiunto e superato il 65% di raccolta differenziata ovvero l´obbiettivo più ambizioso fissato dal Piano Regionale. Tra le azioni messe in campo dalla Regione per la riduzione dei rifiuti rientra il programma di installazione delle "fontanelle di acqua pubblica": nel 2011 dalle 18 fontanelle installate sono stati erogati 12.300.000 litri di acqua pari a 8.200.000 di bottiglie (1,5 litri per bottiglia) cui corrispondono 246.000 Kg di plastica "risparmiata" o non rimessa in commercio. Mettendo in fila tutte queste bottiglie, si coprirebbe una distanza di 574 Km (Perugia-torino). Sono previste nuove installazioni a Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello, Gubbio e Umbertide.  
   
 

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