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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Aprile 2012
 
   
  FVG: INCONTRO REGIONE CON RFI E CONSORZI INDUSTRIALI PER RACCORDI FS

 
   
  Udine, 26 aprile 2012 - Il tema dei cosiddetti "canoni di allaccio" tra la rete ferroviaria ed i nuclei industriali del Friuli Venezia Giulia sono stati al centro, il 24 aprile ad Udine, di una riunione dell´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, i responsabili territoriali di Rfi-rete ferroviaria italiana ed i presidenti ed i direttori dei Consorzi industriali, delle zone industriali e dei terminal logistici presenti in regione. Secondo una disposizione di Ferrovie dello Stato di fine 2009, entrata quindi in vigore all´inizio dell´anno successivo, Rfi ha introdotto una nuova tariffa del canone di concessione (variabile tra i 50 ed i 150 mila euro) correlato comunque ai volumi di traffico e che progressivamente viene a ridursi al raggiungimento di livelli stabiliti di movimentazione dei carri ferroviari. Una nuova normativa, secondo i responsabili di Rfi, introdotta anche allo scopo di razionalizzare, di rendere più efficiente e di concentrare il traffico "su ferro" in un adeguato numero di impianti e che dovrà trovare applicazione - con la sottoscrizione di specifici contratti - entro la fine dell´anno in corso. Un problema dunque da analizzare e risolvere nel giro dei prossimi mesi, ha osservato l´assessore Riccardi, tenendo peraltro conto della "peculiarità del Friuli Venezia Giulia", sul cui territorio trovano ubicazione ed operatività quasi 50 raccordi ferroviari, ma non di proprietà Rfi, ha riferito il presidente del Consorzio industriale dell´Aussa Corno, Tullio Bratta, bensì finanziati e gestiti da privati o da istituzioni del territorio. Su proposta dello stesso Riccardi - accettata unanimemente - i responsabili di Rfi ed i vertici dei consorzi industriali del Friuli Venezia Giulia analizzeranno "punto per punto" i diversi raccordi ferroviari presenti e le diverse applicabilità del canone in regione nel corso del prossimo mese di maggio: "questo quadro sarà portato all´attenzione dell´Amministrazione regionale, che ricercherà con i diversi ´attori´ un punto di equilibrio e di sostenibilità". "Desideriamo trovare soluzioni concordate - ha riferito al termine dell´incontro l´assessore Riccardi, pronto ad intervenire anche nei confronti del Governo nazionale - ma auspichiamo che Ferrovie dello Stato comprenda le ´ragioni´ di un Friuli Venezia Giulia che anche attraverso i suoi terminal logistici (per lo più finanziati negli anni con risorse provenienti dalle casse regionali) ha concretizzato una politica dei trasporti che tiene conto della particolare condizione geoeconomica di questa nostra regione, la quale attraverso i suoi scali marittimi e le sue strutture logistiche alle spalle dei terminal portuali ed in prossimità dei maggiori agglomerati produttivi si proietta in particolare verso i mercati del Centro-est Europa".  
   
 

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