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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Aprile 2012
 
   
  AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE ORDINA ALLA GERMANIA DI RECUPERARE AIUTI INCOMPATIBILI PER LO SMALTIMENTO DELLE CARCASSE ANIMALI E DEI RIFIUTI DEI MACELLI IN RENANIA-PALATINATO

 
   
  Bruxelles, 26 aprile 2012 - La Commissione europea ha rilevato che il sostegno pubblico a favore di "Zweckverband Tierkörperbeseitigung in Renania-palatinato" (Zt) - un provider locale di servizi per lo smaltimento delle carcasse di animali morti e scarti della macellazione - era incompatibile con l´Ue gli aiuti di Stato regole e ha ordinato alla Germania di recuperare un aiuto incompatibile di circa € 30 milioni dal beneficiario. Dall’ indagine della Commissione è emerso, in particolare, che Zt non ha avuto costi aggiuntivi per lo scarico di un servizio pubblico, perché non aveva sufficiente capacità di riserva oltre alle sue normali operazioni di padroneggiare un focolaio epidemico, e non era quindi legittimata a ricevere la compensazione pubblica. Zt ha costantemente ricevuto un sostegno annuo di circa € 2.250.000 dai suoi proprietari, vale a dire le autorità regionali della Renania-palatinato, a risarcire per le perdite subite. La Germania sostiene che tali pagamenti annuali pubbliche sarebbe giustificato per compensare Zt per lo scarico di un obbligo di servizio pubblico, vale a dire il mantenimento di capacità di riserva per poter affrontare l´aumento del numero delle carcasse in caso di un focolaio epidemico (ad esempio l´afta epizootica afta epizootica). Questa linea di ragionamento è stata assunta anche dal più alto tribunale amministrativo tedesco ( Bundesverwaltungsgericht ) nei procedimenti nazionali sullo stesso caso. Nella sua indagine approfondita, la Commissione ha stabilito che la Zt non ha avuto costi aggiuntivi per il mantenimento della capacità di riserva in più, perché si poteva contare su capacità non utilizzata di notte e nei week-end in tempi di crisi. Inoltre, la Commissione, tenendo conto della giurisprudenza della Corte di giustizia europea (Cge) nella sua sentenza Gemo del novembre 2003 (causa C-126/01 ), ha concluso che chi inquina (ad esempio gli agricoltori ei macelli) sono pienamente responsabili a pagare tutti i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti di origine animale. Infine, l´indagine della Commissione ha stabilito che Zt aveva usato il sostegno statale per perseguire una politica dei prezzi economicamente insostenibili e aggressivo, offrendo servizi di smaltimento in perdita. Di conseguenza, la Commissione ha constatato che la Zt il ripianamento di perdite annuali non può essere giustificato come compensazione del servizio pubblico, ma semplicemente coperto normali costi operativi della società, dando un indebito vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti che devono operare senza tali sovvenzioni.  
   
 

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