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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Maggio 2012
 
   
  SCHENGEN I DEPUTATI EUROPEI SI OPPONGONO ALLA REINTRODUZIONE DEI CONTROLLI ALLE FRONTIERE

 
   
  Strasburgo, 2 maggio 2012 - L´immigrazione non deve essere usata come ragione per reintrodurre i controlli alle frontiere nell´area Schengen. I membri della commissione alle Libertà civili (Libe) hanno infatti votato una relazione che invita a utilizzare i controlli alle frontiere unicamente come ultima soluzione possibile. La relazione della deputata rumena liberale Renate Weber richiede anche agli Stati membri di consultare la Commissione e gli paesi vicini prima di passare all´azione. Quale è la sua reazione al voto della commissione alle Libertà civili? Sono molto contenta dell´adesione da parte dei membri all´idea di voler preservare la libertà di movimento all´interno dello spazio Schengen. La commissione alle Libertà civili è stata chiara e non permetterà che i controlli alle frontiere avvengano in circostanze diverse rispetto a quelle già esistenti. Per esempio non crediamo che l´immigrazione possa essere considerata come una minaccia alla sicurezza nazionale tale da reintrodurre i controlli alle frontiere. Quasi tutti i miei colleghi sono stati d´accordo a un approccio collettivo: nel caso di reintroduzione dei controlli è necessario consultare la Commissione e i gli Stati membri coinvolti nella decisione. Come sarà possibile decidere se uno Stato membro ha il diritto di ristabilire i controlli alle frontiere? Non si tratta semplicemente di quello che pensa uno Stato membro, ma anche di come le sue decisioni influenzano i paesi vicini. È per questo che un approccio comunitario è il più normale. Dobbiamo essere uniti, lavorare insieme e consultarci prima di agire. Se convinciamo il Consiglio a seguire la nostra direzione - ciò significherebbe che in ogni caso uno Stato membro sarebbe tenuto a discutere con la Commissione e con i paesi vicini prima di prendere una decisione e per capire se i controlli alle frontiere sono la soluzione giusta. Le sole eccezioni sono legate alle minacce terroristiche. In questo caso lo Stato può reintrodurre temporaneamente - 10 giorni - i controlli alle frontiere -, al termine dei quali è comunque obbligato a comunicare con la Commissione. Quali sono i rischi possibili legate alle reintroduzione di queste misure di controllo? Nella relazione abbiamo ricordato che è necessaria una minaccia seria imminente. Non vogliamo che siano prese misure radicali solamente perché c´è un rischio lontano. La reintroduzione dei controlli alle frontiere deve essere l´ultima soluzione. Normalmente gli Stati membri dovrebbero essere capaci di gestire queste situazioni attraverso i normali meccanismi della democrazia. Oltre al Parlamento, anche il Consiglio dovrà approvare la proposta della Commissione sulle regole comuni di reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere interne e legate a circostanza eccezionali.  
   
 

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