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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Maggio 2012
 
   
  ANALISI CGIA MESTRE: MARINI “LE CONTRADDIZIONI DEL CORRIERE DELLA SERA”

 
   
  Perugia,. 012 – “Le analisi della Cgia di Mestre, forse un po’ imprudentemente “sparate” dal Corriere della Sera, nell’inchiesta a firma di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, presentano evidenti contraddizioni”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che contesta la correttezza dei dati citati dal Corriere della sera nell’articolo apparso sul numero del 26 aprile dal titolo “Privilegi, sprechi e bilanci colabrodo. Tutte le (folli) spese delle Regioni”. “Basti segnalare come la stessa analisi sull’andamento della spesa delle Regioni svolta dalla Cgia nel 2010 e riguardante il periodo 2001-2008 (quindi un periodo molto simile a quello 2000-2009 dell’attuale analisi) presentava andamenti molto differenti. Nel lavoro del 2010 l’aumento della spesa totale delle regioni era del 47,7%, mentre in quello attuale (relativo ad un periodo appena due anni più lungo) esso sarebbe addirittura del 75%. In particolare l’Umbria nel 2010 si piazzava al nono posto con un incremento – si ricorda dal 2001 al 2008 – di 50,3%, mentre nell’analisi attuale (relativa al periodo dal 2000 al 2009) sarebbe al primo posto con un incremento addirittura del 143,7%!! Cosa possa essere successo in appena due anni di così eclatante? Forse qualche errore di dato, atteso che nel documento del 2010 l’Umbria in valore assoluto aveva, per la Cgia, una spesa nel 2001 di 2.217 milioni mentre nel documento attuale il valore del 2000 (in base al quale è calcolato l’incremento) è di soli 1.310 milioni! “Ma poi, come avrebbe finanziato l’Umbria questa presunta esplosione di spesa? Risultano forse continui inasprimenti delle imposte regionali? No, posto che la Regione è tra quelle che meno ha ricorso alla leva fiscale. Risultano boom di disavanzi sanitari? No, posto che l’Umbria è tra le pochissime regioni ad aver presentato bilanci sanitari in pareggio, tanto da essere stata individuata come regione “modello” dal Ministero!” “Dunque l’incremento, che è molto inferiore a quanto avventatamente dichiarato sul Corriere, è dovuto a “fisiologici” aumenti nei trasferimenti statali per via di nuove materie e funzioni, come pure a quote di fondi comunitari e, magari, anche a quote crescenti del Fondo sanitario, prove queste caso mai di una buona capacità di intercettare risorse e di spenderle adeguatamente”. " E, in ogni caso, continua la Presidente Marini, come lo stesso direttore della Cgia di Mestre scrive presentando l’indagine – cosa omessa nell’articolo di Rizzo e Stella – “maggior spesa non sempre è sinonimo di spreco o di una cattiva gestione della finanza pubblica. Chi, soprattutto al Centronord, ha investito in questi ultimi dieci anni in maniera importante sulla sanità, sui trasporti e sull’assistenza sociale, oggi può contare su livelli di qualità e di quantità dei servizi offerti ai propri cittadini che sono tra i migliori d’Europa”. Ebbene, proprio quello che ha fatto in questi anni la piccola Umbria. Che ha portato oltretutto gli stipendi degli amministratori regionali umbri al livello più basso d’Italia. Che ha i conti della sanità in ordine. Che non ha inasprito la leva fiscale regionale. Che ha ridotto di milioni di euro il costo del funzionamento e delle spese per il personale, che sta diminuendo progressivamente il numero di dipendenti e dirigenti, etc.". “Ma tutto ciò al Corriere della Sera, ed a Rizzo e Stella in particolare, forse non interessa. O magari è sfuggito. Alla faccia di quel giornalismo etico che richiede verifica, approfondimento, riscontro e non superficialità, sciatteria, né giornalismo gridato, di cui in queste ore si parla proprio qui a Perugia al Festival internazionale del Giornalismo dove mi risulta essi stessi siano ospiti per dare “lezioni” di giornalismo”.  
   
 

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