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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Maggio 2012
 
   
  VENEZIA: TORNANO PER LA PRIMA VOLTA LE "VENEZIE" DI WILLIAM CONGDON AMATE DA PEGGY GUGGENHEIM

 
   
  «William Congdon è l´unico pittore, dopo Turner, che ha capito Venezia, il suo mistero, la sua poesia, la sua passione. Il suo modo d´esprimersi è moderno, la sua comprensione vecchia quanto la città stessa. Egli ha saputo cogliere l´effettiva essenza di molti secoli e fonde questa visione in un sogno così fantastico e bello che i suoi dipinti lasciano senza respiro [.] Sono fatti di lava; sono lampeggianti; palpitano della vita e della passione di tutti i veneziani che da lungo tempo riposano nella loro ultima dimora.» Così scriveva Peggy Guggenheim nel 1953, esprimendo il suo entusiasmo di fronte alle Venezie di Congdon. Ora, l´occasione del primo centenario della nascita di colui che è uno dei maggiori anche se più trascurati protagonisti dell´Action Painting americana è colta da Ca´ Foscari per realizzare, in collaborazione con la William G. Congdon Foundation di Milano-washington e con il sostegno di Assicurazioni Generali, una mostra con oltre 40 opere sul lungo soggiorno (1948-1960) dell´artista a Venezia, la città che diviene, dopo New York, il secondo e più importante correlativo della sua ricerca espressiva, e sulle raffigurazioni che quel soggiorno produsse. Congdon, come aveva avuto modo di osservare ancora Peggy, «non appartiene a nessun gruppo di pittori. Sta a parte. Non appartiene a nessuna scuola. Nessuno ha cercato di dipingere alla sua maniera prima di lui. [...] I veneziani non vedono mai i suoi quadri...», e infatti questa sarà la prima rassegna di opere di Congdon che avrà sede a Venezia. La mostra ospitata negli spazi di Ca´ Foscari Esposizioni, curata da Giuseppe Barbieri e Silvia Burini, con il prezioso apporto di Rodolfo Balzarotti, riunisce molti degli esiti più significativi della produzione di William Congdon sul soggetto veneziano, tra le prime Piazze del 1948 e il Crocefisso 1b (1960), realizzato dall´artista dopo la clamorosa conversione alla chiesa cattolica che finì per escluderlo dal sistema e dal mercato dell´arte statunitense, in cui tra le due ali delle Procuratorie compare l´immagine del Cristo crocefisso in luogo della Basilica marciana. Oltre che dalla Fondazione Congdon le opere provengono da collezioni private italiane e americane, nonché da numerosi musei americani e da quello inglese dell´Università di Cambridge. Le tele di Congdon saranno esposte nelle sale del piano nobile, affiancate da gigantografie del suo soggiorno veneziano, da bacheche con lettere e schizzi, dalla proiezione di disegni, appunti grafici e opere di soggetto veneziano o coeve non convocabili nel percorso della mostra. L´osservazione di Peggy Guggenheim su un sotterraneo collegamento tra la ricerca su Venezia di Turner e quella di Congdon ha suggerito tuttavia una particolare e originale articolazione del progetto espositivo: nel pianterreno degli spazi espositivi, nell´ambito del progetto di ricerca "Venice Imago", saranno collocate infatti alcune piante topografiche della città di Venezia, rese interattive grazie a uno specifico software predisposto dall´équipe del Computer Vision Laboratory di Ca´ Foscari, con proiezioni sulle pareti delle sale di scorci e vedute della città di Venezia da Turner a Congdon (con opere di Turner, Caffi, Renoir, Monet, Singer Sargent, De Pisis, Klee, Music, Vedova, Tancredi, Guidi, ecc.), in modo da far percepire la novità d´impianto degli esiti del pittore americano e la risonanza nelle sue opere di quelli di Turner. Sarà dato spazio tuttavia anche alle raffigurazioni realizzate durante l´età della Serenissima. Una sorta di gioco interattivo in cui il visitatore, selezionando un punto della mappa, ne sprigionerà i contenuti che verranno riprodotti sulle pareti mostrando la rappresentazione di quell´angolo di Venezia fatta da questo o quel pittore. Le mostre di Ca´ Foscari si caratterizzano infatti anche per l´innovatività delle modalità di fruizione che propongono: anche questa mostra sarà pertanto dotata di installazioni multimediali uno a tutti (come le mappe interattive di Venezia cui si è accennato), alcune delle quali saranno dedicate alla figura e all´opera di Congdon, con filmati, contenuti aggiuntivi, interviste ai curatori e ai membri del comitato scientifico, testimonianze, una quantità di informazioni gratuitamente offerte all´attiva partecipazione del visitatore; anche questa mostra prevede installazioni. La mostra inoltre vedrà la quotidiana presenza di mediatori culturali, studenti opportunamente formati volti a stabilire con il pubblico una dinamica di attiva interazione con l´opera, rispondendo alle domande, suggerendo specifici sotto-percorsi, aiutando il pubblico nella consultazione dei devices multimediali. Info: William Congdon A Venezia (1948-1960): Uno Sguardo Americano - Ca´ Foscari Esposizioni, Ca´ Giustinian dei vescovi, Dorsoduro 3246, 30123 Venezia - 5 maggio / 8 luglio 2012 - Curatori Giuseppe Barbieri / Silvia Burini  
   
 

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