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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Maggio 2012
 
   
  IL GHIACCIO ANTARTICO SI SCIOGLIE A CAUSA DELLE CALDE CORRENTI OCEANICHE

 
   
  Bruxelles, 7 maggio 2012 - Scienziati provenienti da Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti hanno scoperto che l´Antartide sta perdendo ghiaccio principalmente a causa di calde correnti oceaniche che colpiscono il lato inferiore della banchisa. Le scoperte, pubblicate nella rivista Nature, possono aiutare i ricercatori a fare previsioni più affidabili sul futuro innalzamento del livello del mare. I ricercatori hanno usato misurazioni satellitari e modelli provenienti dal satellite Icesat (Ice, Cloud and Land Elevation Satellite) della Nasa (National Aeronautics and Space Administration). Questi li hanno aiutati a distinguere tra le due cause conosciute dello scioglimento delle calotte di ghiaccio: (a) calde correnti oceaniche che sciolgono la parte inferiore delle calotte polari galleggianti, e (b) aria calda che causa il loro disgelo dall´alto. Essi hanno scoperto che le calde correnti oceaniche sono responsabili dello scioglimento di 20 delle 54 calotte di ghiaccio. La maggior parte di queste calotte che si sciolgono si trovano nella parte ovest dell´Antartide. I ricercatori hanno osservato che sempre più ghiacciai interni stanno scorrendo giù verso la costa, perdendosi nelle calotte di ghiaccio che si stanno assottigliando. Il risultato è che una maggiore quantità di ghiaccio viene persa in mare, facendo così crescere il livello del mare. Secondo il team, l´assottigliamento causato dall´oceano sta causando le più grandi e veloci perdite di ghiaccio nella parte ovest e anche in tutto l´Antartide in generale. "Si possono perdere enormi quantità di ghiaccio in mare senza che le estati raggiungano mai un caldo sufficiente a sciogliere la neve in cima ai ghiacciai," ha detto Hamish Pritchard della British Antarctic Survey nel Regno Unito, l´autore principale dello studio. "Gli oceani possono fare tutto il lavoro dal basso." I ricercatori hanno installato uno strumento laser su Icesat per un periodo di 5 anni (dal 2003 al 2008), producendo una serie temporale di 4,5 milioni di misurazioni dell´altezza della superficie che li ha aiutati a mappare il mutevole spessore della maggior parte delle calotte galleggianti attorno all´Antartide. Il team ha calcolato come la calotta di ghiaccio cambiava nel tempo, e ha usato dei modelli informatici per eliminare i cambiamenti nello spessore del ghiaccio dovuti ad accumulo e compattazione della neve naturale. Usando inoltre un modello delle maree, essi sono riusciti a escludere i cambiamenti di altezza innescati dalle maree che sollevano e abbassano le calotte di ghiaccio. "Questo studio dimostra le potenzialità dell´altimetria laser dallo spazio per la comprensione dei processi sulla Terra," ha spiegato Wagner, scienziato del programma criosfera presso il quartier generale della Nasa a Washington. "Associato alla raccolta della Nasa di altre ricerche sulle calotte di ghiaccio usando dati della nostra missione Grace, satellite radar e aerei, noi otteniamo una panoramica completa dei cambiamento della calotta di ghiaccio che migliora le stime sull´aumento del livello del mare." I dati del radar satellitare hanno misurato i cambiamenti delle banchise e dei ghiacciai in passato; una migliore precisione nel rilevamento di cambiamenti nello spessore delle calotte di ghiaccio nel tempo è stato il risultato delle misurazioni effettuate con il laser. Operativo dal 2003 al 2009, Icesat è stato il primo satellite a usare l´altimetria laser per studiare le regioni polari del pianeta. Icesat-2 dovrebbe essere lanciato nel 2016. "Questo studio dimostra l´urgente necessità che Icesat-2 vada nello spazio," ha detto Jay Zwally, scienziato del progetto Icesat presso il Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt, Stati Uniti. "Noi possediamo informazioni limitate sui cambiamenti nelle regioni polari causati dal cambiamento climatico. Niente è in grado di osservare questi cambiamenti meglio delle misurazioni satellitari." Ha detto il dott. Pritchard: "Studi hanno mostrato che i venti antartici sono cambiati a causa dei cambiamenti del clima. Ciò ha influito sulla forza e sulla direzione delle correnti oceaniche. La conseguenza è che dell´acqua calda si infila al di sotto del ghiaccio galleggiante. Questi studi e i nostri nuovi risultati suggeriscono che i ghiacciai in Antartide stanno reagendo rapidamente a un clima che cambia." Per maggiori informazioni, visitare: Nasa Icesat e Icesat-2: http://icesat.Gsfc.nasa.gov/  
Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html  
 
   
 

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