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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Maggio 2012
 
   
  PIRELLI PZERO ESPERIMENTO TRA MARKETING E DESIGN DIVENTATO UN CULT

 
   
  A fine Ottocento erano impermeabili in caucciù. Oggi l’abbigliamento della griffe di pneumatici ha un’anima sperimentale. Dall’appeal fashion&sexy. In comune, nell’arco di 127 anni, l’impronta di una gomma dallo spirito hi-tech. Un progetto trasversale costruito tra marketing e moda, con radici forti ancorate nell’industrial design. E soprattutto con una storia antica, iniziata nel 1877 alle porte di Milano. A 125 anni dal primo esperimento, è nel 2002 che rinasce l’abbigliamento firmato Pirelli. Viene infatti lanciato un progetto con un’anima sperimentale ed high-tech e con un nuovo marchio, ove la lunga P diventa una P dalle proporzioni arodinamiche decorata da un piccolo zero: il progetto Pzero. Ieri erano scarpe, stivali, borse, impermeabili, soprabiti, cappotti impermeabilizzati e realizzati in un allora sconosciuto caucciù. Oggi il progetto ha un’anima nuova, sperimentale, ad alta tecnologia. “Da una ricerca di marketing era emerso che il marchio Pirelli era glamour, sexy e fashion. E questo appeal era stato dato al brand proprio dal calendario, il mitico The Cal. Per questo motivo abbiamo deciso di dare il via a un progetto di industrial design, che ha fatto da apripista per una serie di avventure molto simili”, dicono da Pirelli Pzero. L’avventura del gruppo milanese è partita in punta di piedi. Soltanto due oggetti destinati a diventare cult: una scarpa da vela, Pirelli Pzero Acqua, e una giacca dalle performance futuriste, Pirelli Pzero Aria. “Il debutto è stato affidato a una coppia di oggetti che potesse rappresentare il nostro mondo e che allo stesso tempo fosse capace di mostrare un carattere forte, indipendente, corredato da un alto standard qualitativo. Anche per questo sono stati necessari due anni di gestazione, per poter trovare il design più giusto e i partner migliori, specializzati nei rispettivi settori di prodotto”. Oggi i numeri del progetto sono diversi. La collezione è diventata un total look. Con tanti numeri. Sette sono i designer che compongono l’ufficio stile del marchio. Uno è il libro fotografico dedicato al progetto, con scatti di Marco Anelli, Alberto Giuliani, Lorenzo Castore. Due sono i partner che affiancano Pirelli come licenziatari (Morellato&sector per gli orologi, e Tecnorib per i gommoni), numerosi i prodotti gestiti internamente tramite la società Pzero Srl, dalle scarpe alle borse a progetti speciali in limited edition. La linea Pzero è distribuita in Italia nei 300 Top negozi di abbigliamento e calzature. Tra questi Biffi a Milano, Cenci a Roma, Bini a Viareggio, Raspini a Firenze, Sugar di Arezzo, Giglio a Palermo. All´estero è già consolidata la presenza in particolare in Spagna, Benelux, Uk, Russia e Middle East in molti negozi come Harrods a Londra, Sak’s Fifth Avenue a New York, Bosco dei Ciliegi a Mosca e Bugatti a Dubai. Non si contano i testimonial che affollano l’album vip del brand. “In poche stagioni Pirelli Pzero è diventato uno status symbol per una generazione. Ha registrato un successo che nemmeno noi ci aspettavamo. Quando nel 2003 abbiamo aperto il corner da Bergdorf Goodman a New York, abbiamo esaurito immediatamente le scorte e abbamo avuto liste d’attesa incredibili: per l’orologio avevamo prenotazioni per 400 modelli. E oggi continuiamo a registrare elevati tassi di sviluppo.” Perché la storia è destinata a ripetersi. Nel 2005 è stato firmato un accordo in licenza con Tecnorib per la produzione dei gommoni Pirelli Pzero. Così Pirelli celebra dopo 10 luminosi lustri l’antica produzione di gommoni gommati. Proprio nel 1955 nasceva, infatti, il Nautilus: il primo battello pneumatico. Il primo gommone Pirelli Pzero è stato varato nelle acque di Portofino nel maggio 2006. Nel 2008 grazie ad un accordo con Head, sono stati presentati gli sci Winter Sottozero che prendono nome dall’omonimo pneumatico la cui ultima evoluzione è stata lanciata nel corso dello stesso anno. Altamente tecnologici, grazie all’intelligenza del sistema antivibrazioni Head Intelligence Technologyò e la rivoluzione di una memoria a metallo liquido, Liquidmetalò, gli sci Winter Sottozero sono stati prodotti in soli 200 esemplari numerati e venduti nei negozi specializzati delle stazioni invernali più esclusive da Cortina D’ampezzo a St. Moritz. L’università Luigi Bocconi di Milano nel corso del mese di febbraio 2010 ha invitato Pirelli Pzero a tenere una lezione dal titolo “Il caso Pzero” agli studenti del Master internazionale in Fashion Experience & Design Management (Mafed 2010), corso per laureati e per studenti che hanno già effettuato esperienze nel settore della moda e del design  
   
 

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