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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Maggio 2012
 
   
  LOMBARDIA: BASTA CON SECONDE CASE PRESENTATO IL ´PTRA´ PER SVILUPPO DI OROBIE E VALSASSINA IL NUOVO PIANO D´AREA RIDISEGNERÀ IL FUTURO DELLE VALLI

 
   
  Bergamo, 7 maggio 2012 - ´Questo piano d´area non vuole essere una Nuova sommatoria di vincoli, ma un qualcosa da costruire insieme al territorio, di concerto con le Amministrazioni comunali e le realtà territoriali e rappresenta un´opportunità per perseguire uno sviluppo ordinato e una crescita più omogenea e moderna, riordinando lo sviluppo turistico e preservando l´identità dei territori e del loro tessuto economico ´tipico´´. Sintetizza così il Piano Territoriale d´Area delle Valli Alpine (Ptra) Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, che ha riunito il 3 maggio a Bergamo sindaci e rappresentanti dei 45 Comuni che saranno ´parte attiva´ nella formazione del Piano, di cui 41 dell´Alta Valle Brembana e della Valle Seriana e 4 della Valsassina, le due Province di Lecco e Bergamo, il Parco delle Orobie bergamasche e tre Comunità montane (Valle Brembana, Valle Seriana e Valsassina - Valvarrone). Enti Locali Coinvolti Nel Definire Gli Obiettivi Del Piano -Per redigere questo Piano, previsto dalla legge 12 del 2005 e individuato dal Piano Territoriale Regionale come approfondimento di maggior dettaglio di un ambito territoriale sotto il profilo dello sviluppo socioeconomico - ha spiegato l´assessore Belotti -, verrà messo a disposizione dei Comuni di quest´area - tutti per lo più molto piccoli - un supporto tecnico da parte di tecnici della Regione Lombardia e dell´Università di Bergamo, che parteciperà alla definizione del Piano d´area stesso. ´Tengo a sottolineare - ha ribadito Daniele Belotti - che nulla sarà calato dall´alto. Il Piano sarà, infatti, al contrario, il frutto della partecipazione e della collaborazione degli enti locali e territoriali. L´obiettivo è quello di definire un nuovo modello di sviluppo, che valorizzi le Orobie bergamasche e l´altopiano della Valsassina, esaltando le loro peculiarità e risorse e dando vita a un nuovo ordine urbano e a nuovi scenari di sviluppo´. Perché - ha proseguito Daniele Belotti - ´con le seconde case abbiamo raggiunto il limite. Il territorio è già stato pesantemente compromesso da questa ormai superata tipologia di turismo e lo sviluppo futuro delle valli bergamasche e della parte montana della provincia di Lecco, non dovrà più passare per la villetta in montagna da 59.000 euro ´svenduta´ in televisione, perché questo non potrà essere più elemento trainante di un sano sviluppo´. Pianificazione Attenta E Semplificazione Normativa - ´Si è costruito tanto, troppo - ha proseguito Belotti - e in molti casi, purtroppo, anche male. Il dato di utilizzo medio delle seconde case, pari a soli 17/20 giorni l´anno è desolante. Dobbiamo quindi puntare a uno sviluppo più omogeneo e duraturo, che costituisca le basi di un´economia interna in grado di offrire possibilità di lavoro e crescita ai residenti, che punti a evitare lo spopolamento e attiri nuovi abitanti. Dobbiamo impedire che l´ambiente venga sfruttato in modo indiscriminato, anche perché la prima forma di prevenzione del dissesto idrogeologico, è la pianificazione attenta´. ´Con i sindaci - ha poi concluso l´assessore - lavoreremo anche e soprattutto per semplificare le norme´. Attueremo un processo di ascolto, un lavoro di approfondimento dei bisogni del territorio, per arrivare, entro un paio d´anni, a fissare i paletti necessari per una crescita sana, ove la qualità dell´ambiente e del paesaggio non siano messi in discussione da scelte urbanistiche penalizzanti´.  
   
 

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