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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2012
 
   
  IMPARIAMO DAL PASSATO PER PROTEGGERE IL FUTURO

 
   
  Bruxelles, 9 maggio 2012 - Alcuni scienziati in Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno scoperto che l´uomo moderno può imparare molto sulla gestione della terra guardando quello che si faceva in passato. Lo studio, presentato sulla rivista Pnas, ha puntato i riflettori sulla zona amazzonica e indica che i primi abitanti gestivano in modo sostenibile il proprio terreno coltivato. I dati suggeriscono che le popolazioni indigene che vivevano nella savana intorno alla foresta amazzonica coltivavano senza usare il fuoco. Coordinati dal College of Humanities dell´Università di Exeter nel Regno Unito, i ricercatori del Centro nazionale di ricerca scientifica (Cnrs) e dell´Università di Montpellier in Francia, dell´Università di Edimburgo nel Regno Unito e dell´Università dello Utah negli Stati Uniti hanno detto che queste scoperte potrebbero far luce sull´uso sostenibile e sulla conservazione di uno dei più importanti ecosistemi del pianeta. I ricercatori di tutto il mondo stanno studiando modi per salvare questi ecosistemi che vengono distrutti piuttosto rapidamente. Rispetto alla savana amazzonica, la terra viene usata per agricoltura industriale e allevamento di bestiame. I ricercatori hanno esaminato campioni di polline, carbone e altri resti di piante, come fitoliti, che attraversano un periodo di oltre 2000 anni. Hanno sviluppato un quadro preciso dell´uso della terra nella savana amazzonica nella Guyana francese, fornendoci così una nuova prospettiva sull´uso della terra prima e dopo il 1492, quando arrivarono gli europei. Sulla base di questi dati, i primi abitanti di questa zona specifica praticavano l´agricoltura su "campi in rilievo". Questo tipo di attività si concentrava sulla costruzione di piccoli tumuli con strumenti di legno, che creavano un drenaggio migliore, l´ossigenazione del terreno e la ritenzione dell´umidità. Questa pratica era particolarmente importante per le savane, una zona caratterizzata sia da siccità che da inondazioni. La maggiore fertilità del letame continuamente raccolto dal bacino inondato e depositato sui monticelli era anch´essa un vantaggio per i campi, dicono i ricercatori. Gli agricoltori di quei tempi limitavano l´uso del fuoco, il che contribuiva a conservare le sostanze nutrienti e la materia organica del terreno. Riuscivano anche a preservare la struttura del terreno. "Abbiamo usato la datazione con il radiocarbonio per stabilire l´età dei campi rialzati," ha detto Mitchell Power dell´Università dello Utah, uno degli autori dello studio. "Siamo arrivati alla conclusione che il polline di grano che abbiamo trovato risale a 800 anni fa, datando i depositi di carbone al di sopra e al di sotto del sedimento dove si trovava il polline." Questo studio ci aiuta a smentire la teoria secondo la quale le popolazioni indigene usavano il fuoco come metodo per ripulire la savana e gestire la loro terra. I risultati indicano un brusco aumento degli incendi con l´arrivo dei primi europei, il cosiddetto "incontro colombiano". Commentando i risultati dello studio, l´autore principale, dott. Jos, dell´Università di Exeter, dice: "L´antico uso della terra collaudato nel tempo potrebbe preparare il terreno alla moderna attuazione dell´agricoltura in rilievo nelle zone rurali dell´Amazzonia. Un´agricoltura in rilievo intensiva potrebbe diventare un´alternativa al bruciare la foresta tropicale per la pratica dell´addebbiatura recuperando nuovi ecosistemi della savana altrimenti abbandonati creati dalla deforestazione. Può contribuire a ridurre le emissioni di carbonio e allo stesso tempo fornisce sicurezza alimentare per le popolazioni rurali più vulnerabili e povere." Da parte sua, il co-autore, professor Doyle Mckey dell´Università di Montpellier, ha detto: "Le savane amazzoniche sono tra i più importanti ecosistemi della Terra e sostengono una ricca varietà di piante e animali. Sono inoltre fondamentali per gestire il clima. Anche se le savane oggi sono spesso associate a frequenti incendi ed emissioni di carbonio alte, i nostri risultati mostrano che non è stato sempre così. Con il riscaldamento globale è più importante che mai trovare un modo sostenibile per gestire la savana. I suggerimenti su come fare potrebbero trovarsi nei 2000 anni di storia che abbiamo svelato." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Exeter: http://www.Exeter.ac.uk/  Pnas: http://www.Pnas.org/    
   
 

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