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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2012
 
   
  RETE ONCOLOGICA, ALLEANZA FRA REGIONE FVG E PRIMARI

 
   
  Udine, 9 maggio 2012 - Per affrontare i cambiamenti organizzativi nella Sanità, che si rendono indispensabili di fronte all´evoluzione della scienza medica e alla sempre maggiore complessità dei bisogni, occorre coinvolgere direttamente i professionisti e accrescere le loro competenze in un´area cruciale: il "governo clinico". È questo l´obiettivo del Protocollo d´intesa sottoscritto ieri a Udine tra la Regione e il Collegio italiano dei primari medici oncologi ospedalieri(Cipomo), per un programma di formazione mirato ad "accompagnare" l´attuazione del nuovo Piano oncologico regionale con il quale si prevede di costruire una vera e propria "rete oncologica" in Friuli Venezia Giulia. A firmare il documento sono stati il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il coordinatore regionale del Cipomo, Gianpiero Fasola, direttore del dipartimento di Oncologia dell´Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, a nome del presidente nazionale del Collegio Roberto Labianca. Alla firma era presente anche il direttore generale del Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano, Piero Cappelletti. Per un anno e mezzo una ventina tra primari e altri medici con responsabilità direttive nel campo dell´oncologia in Friuli Venezia Giulia, seguiranno un percorso di formazione manageriale specificamente mirato al nuovo Piano regionale, attualmente in fase di preparazione. Il ciclo di lezioni sarà gestito dall´Academy of Oncology Management della Sda Bocconi, secondo un programma messo a punto dai docenti Elio Borgonovi e Valeria D. Tozzi. A sostenere i costi del corso di formazione sarà lo stesso Cipomo, che considera il Protocollo firmato oggi come un esperimento pilota da estendere progressivamente anche ad altre Regioni. "Il tema centrale della Sanità - ha osservato il presidente Tondo - è oggi la sostenibilità, per garantire ai nostri cittadini cure adeguate. Il campo dell´oncologia è, in questo senso, paradigmatico. Il Protocollo firmato oggi va nella direzione giusta, che è la collaborazione fra l´istituzione e i professionisti, un modello che intendiamo estendere anche ad altri settori della nostra Sanità". Secondo il coordinatore regionale del Cipomo, Gianpiero Fasola, oggi il medico deve accettare la sfida organizzativa e gestionale. "Nell´oncologia - ha osservato - assistiamo a due aree di progresso: nel campo dei farmaci e della strumentazione diagnostica, ma anche in quello del ´governo clinico´. Dobbiamo cioè fare in modo che tutti i pazienti possano usufruire delle opportunità che la scienza ci mette a disposizione". Questo significa, in altre parole, costruire una "rete" istituzionalmente strutturata e adeguatamente governata, in modo che ciascun cittadino possa ottenere "le cure giuste nel posto giusto e nel momento giusto". Finora i rapporti fra i diversi professionisti e le diverse strutture che si occupano del paziente oncologico, sono stati gestiti in modo informale. Occorre dunque compiere il salto di qualità, costruire una "rete", così come indicato nel nuovo Piano oncologico. Un percorso che, con il Protocollo firmato oggi, vede Regione e professionisti alleati.  
   
 

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