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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2012
 
   
  DELLAI AI GIOVANI: L´EUROREGIONE PARTE DA VOI NEL CORSO DELLA GIORNATA FINALE ORGANIZZATA DAL GECT AL LICEO GALILEI DI TRENTO

 
   
   Trento, 9 maggio 2012 - Giornata finale il 6 maggio del festival itinerante "I confini che ci uniscono", organizzato dal Gect Euregio, e a cui hanno partecipato circa 120 giovani dal Trentino, dall´Alto Adige e dal Tirolo. Una quarantina di studenti trentini, del liceo Galileo Galilei di Trento, del liceo Bertrand Russell di Cles e della Consulta studentesca. Il 6 maggio, nell´aula magna del Galilei, a Trento, l´incontro, apertosi con i saluti del presidente Lorenzo Dellai, sul tema dei confini, centrale in questa prima edizione della manifestazione; a seguire la relazione di Paolo Grigolli di Trentino School of Management e quindi, in gruppi, i lavori di sintesi sulle diverse problematiche con le quali i partecipanti all´esperienza si sono confrontati in questa tre giorni, fra Innsbruck, Bolzano e Trento. In chiusura la seduta plenaria, e il solenne giuramento di "tenersi in contatto", di continuare a fare assieme. Entusiasmo da parte di tutti, quindi, ma anche consapevolezza del fatto che il percorso non si esaurisce qui, ma anzi, prosegue, per la costruzione di un´Euroregione sempre più unita, cosciente della propria storia, dell´esistenza di un passato comune, ma anche delle sfide che Trentino, Alto Adige e Land Tirol hanno di fronte, proiettate sullo sfondo di un´Europa che, come sottolineato dal presidente Dellai, deve deve dare sempre più spazio ai popoli, alle minoranze che la compongono. La giornata è iniziata attorno alle 8.30 con i saluti del presidente Dellai ai giovani dei tre territori dell´Euregio che hanno preso parte a questa iniziativa, la prima nel suo genere organizzata dal Gect, e che ieri sera, al Mart di Rovereto, avevano assistito al concerto proposto nell´ambito di "Upload", il festival delle giovani band euroregionali. "Oggi la forma concreta di questa cooperazione transfrontaliera è data dal Gect - ha detto Dellai - ma vogliamo costruire in futuro una vera e propria regione europea. A partire da tante iniziative concrete, che riguardano in primo luogo i giovani. Proprio ieri a San Michele si sono riuniti i rettori delle tre Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, assieme ai ministri dell´istruzione di Italia e Austria. Insieme abbiamo deciso di mettere in rete le Università dell´Euregio. Dunque siamo partiti dal tema della conoscenza, dall´investimento sui giovani, per dare sostanza ad uno spazio comune in cui convivono 3 lingue, ladino, tedesco, italiano, due appartenenze nazionali, quella italiana e quella austraica, ma dove una e una sola è la voglia di costruire l´Europa dal basso, dai cittadini, dalle comunità o, per riprende il tema di oggi, partendo proprio dai confini. Qualche volta si pensa infatti all´Europa come ad una sorta di puzzle, di mosaico dove ogni tassello corrisponde ad una nazionalità e ogni nazionalità a uno stato. Si pensa dunque che basti mettere assieme gli stati per avere una vera unione. Invece la questione principale è posta proprio dai confini interni, dal momento che quasi mai le nazionalità coincidono esattamente con i confini degli stati. Non a caso, come ben sappiamo, esistono le minoranze. E a ben vedere l´Europa nel suo insieme può essere considerata proprio un insieme di minoranze. In questo quadro ci siamo anche noi, tutto noi che viviamo a nord e a sud del Brennero. Ecco perché è importante l´Euroregione del Tirolo storico. Essa ha un duplice significato: non solo rivivere la storia del passato, una storia che ci ha visti per secoli uniti, ma anche dare una mano alla costruzione dell´Europa , partendo dalla consapevolezza dei suoi confini e di come essi possano servire ad unire anziché a dividere. L´euroregione quindi non significa solo collaborare con chi sta vicino a noi, significa fare qualcosa di molto più ambizioso. Per questo abbiamo deciso di partire dai giovani, dagli studenti, dalle scuole, dalle Università insomma, dal futuro. Perché ci aspettiamo che da voi possano venire contributi importanti, fertili, preziosi, per la costruzione dell´Europa che vogliamo."  
   
 

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