Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Febbraio 2007
 
   
  FONDI UE: PRESENTATE A DOMEGGE NUOVE OPPORTUNITA’ 2007-2013 IL TERRITORIO BELLUNESE SARÀ AL CENTRO DI TUTTE LE AZIONI NELL’AMBITO DELLA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-AUSTRIA

 
   
  Domegge di Cadore (Belluno), 5 febbraio 2007 - Importanti occasioni di sviluppo si prospettano per il territorio bellunese nell’ambito dell’applicazione della nuova Programmazione Europea 2007-2013, che ha profondamente rinnovato l’impostazione del precedente periodo 2000-2006. In particolare, la “Cooperazione Territoriale” (l’attuale Programma Interreg) ha ottenuto il riconoscimento di vero e proprio “Obbiettivo” europeo con una dotazione per l’Italia che è passata da 434 milioni di euro nel 2000-2006 a 846 milioni per il 2007-2013. Le molte novità sono state presentate il 2 febbraio a Domegge di Cadore dall’assessore regionale alle Politiche Economiche con delega ai Fondi Europei Fabio Gava, nel corso del Convegno “Le opportunità di collaborazione internazionale nell’ambito del futuro Obbiettivo 3” a cui è intervenuto anche l’assessore veneto alle politiche per la montagna Oscar De Bona. “Abbiamo scelto Domegge per questa presentazione – ha sottolineato Gava – perché proprio il territorio bellunese sarà al centro praticamente di tutte le azioni che verranno intraprese nell’ambito della cooperazione transfrontaliera Italia-austria ed è quindi, assieme alla Regione, di fronte ad una nuova sfida da accettare e da vincere”. L’obiettivo comune – ha fatto rilevare da parte sua De Bona – è lo sviluppo equilibrato e l’integrazione delle cosiddette aree periferiche e quindi più marginali. In particolare, una maggiore collaborazione e integrazione fra aree confinanti per evitare soprattutto lo spopolamento e l’abbandono delle zone montane. L’assessore Gava ha ricordato “i grandi risultati raggiunti con l’Obbiettivo 2 2000-2006, ma anche le importanti occasioni che deriveranno sia dall’Obbiettivo ‘Competitività e Occupazione’, al quale Belluno potrà partecipare al pari di tutto il Veneto, sia da quello riservato alla cooperazione tranfrontaliera, che invece riguarda principalmente il bellunese”. Per procedere all’elaborazione del nuovo Documento di Cooperazione Italia-austria è già stato costituito un gruppo di lavoro fra i rappresentanti delle 6 Regioni che compongono l’area transfrontaliera e degli Stati Italia e Austria. Il programma punterà a promuovere lo sviluppo sostenibile e duraturo e l’integrazione armoniosa dell’area transfrontaliera per rafforzare l’attrattività e la competitività della Regione e dei suoi soggetti/protagonisti. La proposta di Programma Operativo potrebbe essere inviata agli uffici della Commissione Europea entro il prossimo 5 marzo. In quest’ambito si muove anche il Protocollo di Cooperazione siglato l’11 gennaio scorso a Klagenfurt dalle Regioni Carinzia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, che di fatto costituisce un nuovo importante passo verso la costituzione di un’Euroregione (in cui potrebbero entrare anche la Slovenia e le Contee croate dell’Istria e della Litoraneo-montana), a sua volta finanziabile con il nuovo “Asse 4 - Azioni Interregionali ed Euroregione”. Un’altra novità rispetto all’attuale Interreg, è data dal principio di “Lead Partner”, che consiste in un beneficiario capofila, scelto dai partecipanti ad un progetto come unico responsabile della corretta esecuzione, di ricevere e gestire tutti i fondi europei e nazionali ad esso relativi, e di controllare il buon andamento delle operazioni. Tutti i progetti dovranno comunque coinvolgere i territori di entrambi e lati del confine, e i partners dovranno rispettare almeno 2 di questi 4 requisiti: elaborazione congiunta del progetto; attuazione congiunta; personale condiviso; finanziamento congiunto. Nelle conclusioni, l’assessore De Bona è tornato sulle opportunità di sviluppo offerte dalla cooperazione territoriale europea, purchè le amministrazioni pubbliche sappiano coordinarsi per far squadra e abbiano la capacità di elaborare programmi condivisi e idee innovative. Si tratta infatti di sviluppare filoni economici che tengano conto anche del patrimonio ambientale del territorio montano, di uno sviluppo atomico del turismo e di un’agricoltura diversa da quella di pianura. Nella sostanza - ha concluso De Bona – attraverso il coordinamento ci sono i presupposti per concretizzare progetti capaci di creare quella ricaduta economica che genera ulteriori iniziative e qualità della vita. . .  
   
 

<<BACK