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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Maggio 2012 |
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IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANTONIO TAJANI IN VISITA NEGLI USA, MESSICO E COLOMBIA CON RAPPRESENTANTI DELL´INDUSTRIA E DELLE PMI EUROPEE
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Bruxelles, 14 maggio 2012 - Da giovedì 10 maggio, il Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, è in visita negli Stati Uniti, che continuerà in Messico dal 13 al 15 maggio per finire il 16 e 17 in Colombia. Tajani è accompagnato da una delegazione di rappresentanti dell´industria e delle Pmi europee interessati a verificare opportunità di business e cooperazione in questi paesi. Questa missione fa parte di una serie di "missioni per la crescita" finalizzate a rafforzare i legami economici e commerciale con l´Europa per rilanciare sviluppo e competitività. Dopo il Brasile alla fine del 2011, prossime tappe la Russia, alcuni paesi del Nord Africa, la Cina e il Vietnam, tra la seconda meta del 2012 e l´inizio del 2013. Negli Stati Uniti si punta a migliorare la cooperazione in alcuni settori chiave per integrazione dei mercati e business, quali standardizzazione ed eliminazione delle barriere tecniche, innovazione industriale, Pmi, spazio e turismo. Nel corso della sua visita Tajani incontrerà rappresentanti del governo e del congresso americano, oltre che leader politici ed economici. Tajani parteciperà anche a una tavola rotonda promosso dalla Camera di Commercio Usa e dal Transatlic Business Dialogue con 60 rappresentanti d´imprese statunitensi, intervenendo sul tema dell´integrazione del mercato transatlantico. Malgrado la crisi, Stati Uniti e Europa restano di gran lunga i due più grandi mercati del mondo, con il 54% del Pil globale, il 28% del commercio di merci e il 43% di servizi. Sono rispettivamente i primi partner commerciali: 18% dei beni e 25 dei servizi Ue verso gli Usa e 21% di merci e 35% di servizi Usa verso l´Ue. Oltre 36 milioni di posti di lavoro dipendono da questo interscambio. Gli investimenti Usa in Europa sono il triplo che in Asia e quelli Ue ben otto volte superiori alla somma di quelli in Cina e India. Come emerge anche da studi recenti, i vantaggi di una maggiore integrazione e libertà di accesso ai mercati sarebbero consistenti e porterebbe centinaia di migliaia di nuovi posti e una rilevante crescita del Pil su entrambe le sponde dell´Atlantico. |
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